“Nemmeno le bombe riescono a fermare l’arte”. Con quest’idea nella mente la giornalista e documentarista Laura Silvia Battaglia ha realizzato fra il 2019 e l’inizio del 2020 il docufilm Yemen, nonostante la guerra. La pellicola verrà proiettata questa sera al Cinema Teatro Nuovo di San Michele Extra per il primo dei tre appuntamenti in sala di Mediorizzonti. Organizzato da veroNETta129 in collaborazione con il nostro giornale Heraldo, la rassegna tenta di raccontare, attraverso opere cinematografiche, il Medioriente, con linguaggi nuovi e possibilmente non stereotipati.

La pellicola di Battaglia dura circa 50 minuti e con brevi ma efficaci pennellate racconta la strenue lotta per la sopravvivenza (non solo fisica ma anche culturale) del coraggioso popolo yemenita, che dal 2015 vive sulla propria pelle e suo malgrado una sanguinosa guerra. Un conflitto che nel corso degli anni ha già provocato oltre 6 milioni di morti su una popolazione totale di 28 milioni. Le storie prese in considerazione dalla giornalista freelance (collaboratrice di Radio3, La Repubblica e Washington Post fra gli altri) sono quelle di “comuni cittadini” che tentano di portare avanti, pur fra mille difficoltà, il proprio percorso artistico, formativo o informativo: musicisti, insegnanti, giornalisti, fotografi, imprenditori e blogger i quali, ognuno a proprio modo, non si arrendono di fronte alle inevitabili difficoltà che la grave situazione in cui versa il proprio Paese pone loro di fronte quotidianamente.

Il conflitto in Yemen nasce durante la Primavera araba del 2011, quando la rivolta costrinse l’allora presidente Ali Abdullah Saleh a cedere il potere al suo vice Abdrabbuh Mansour Hadi. La transizione politica avrebbe dovuto portare stabilità nel Paese, fra i più poveri dell’area, ma così non è stato. Anzi, da allora la situazione in Yemen invece che migliorare è decisamente peggiorata, perché il neo-presidente Hadi ha dovuto affrontare gli attacchi da parte delle forze militari fedeli a Saleh, una crescente insicurezza alimentare e una crisi economica dilagante.

Laura Silvia Battaglia sarà presente in sala per la prima serata di Mediorizzonti

I combattimenti in Yemen sono iniziati nel 2014 quando il movimento ribelle musulmano sciita Houthi ha preso il controllo della provincia settentrionale di Saada e delle aree limitrofe. Gli Houthi hanno continuato ad attaccare arrivando a prendere la capitale Sanaa e costringendo Hadi all’esilio all’estero. Il conflitto si è ulteriormente intensificato nel marzo 2015, quando l’Arabia Saudita e una coalizione sunnita hanno lanciato attacchi aerei contro gli Houthi (sostenuti dall’Iran sciita), con l’obiettivo di riportare al governo Hadi. Il conflitto è entrato così a far parte nella lunga serie di tensioni regionali e culturali che da anni animano i conflitti e micro-conflitti in Medio Oriente tra le due storiche fazioni: sciiti e sunniti. La devastazione è ovunque. Lo Yemen, pur con l’appoggio degli Emirati Arabi Uniti, che da una parte appoggiano il pur debole governo centrale e dall’altra alimentano la guerriglia per guadagnare posizioni nei confronti delle milizie Houti, non riesce ad uscire dalla gravissima crisi in cui versa ormai da molti anni, nonostante risorse energetiche e bellezze paesaggistiche in abbondanza.

Di questo e molto altro parleremo al termine della proiezione in compagnia della regista, che sarà presente in sala, per capire meglio il passato, il presente e soprattutto il futuro di questa nazione, ago della bilancia dei fragili equilibri che condizionano la politica internazionale nella penisola araba e nel Medio Oriente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA