Auguri e allarmi

La guerra condotta dalla Russia contro l'Ucraina non conosce pietà e pure in questi giorni di festa non ha ammesso tregua. Il 29 dicembre scorso l'attacco aereo condotto su diverse città è stato il più feroce dall'inizio dell'invasione e i giorni seguenti hanno continuato a registrare aggressioni a danno dei civili. L'inizio del 2024 è senza illusioni, mentre l'Europa resta a guardare.

Il manicomio dell’identità

"Cane e contrabbasso", ultimo romanzo di Saša Ilić pubblicato da Keller, è una storia complessa tra passato e presente sulle orme di un musicista jazz, a partire dagli eventi della guerra che frammentò la Jugoslavia.

Lo stesso dolore, di nuovo

Vedere la guerra scoppiata in Israele dal punto di vista degli ebrei ucraini è come essere paralizzati dentro un déjà-vu. "Che siano residenti in Israele di lunga data o i profughi arrivati l’anno scorso, è la seconda stagione dello stesso serial, stessa regia con nuovi attori, dove le tinte sono ancora più forti e i crimini ancora più efferati del primo".

La fragile tranquillità delle città fluttuanti

L'attacco di questi giorni ai siti culturali, oltre che alla popolazione e alle riserve alimentari, prosegue lungo una visione che non ha un valore strategico militare. A costo di distruggere anche parte della propria identità culturale, Mosca non rinuncia alla politica di aggressione che mina le radici della cultura ucraina.