Il rapporto tra Sergio Pellissier e il Chievo ha tutte le sembianze di una storia infinita che nemmeno una serie interminabile di sentenze negative è riuscita a scalfire. Ben diciotto stagioni con 496 presenze e 134 gol, ai quali ha fatto seguito un’esperienza, sicuramente inferiore alle aspettative, di direttore sportivo, fanno dell’attaccante di origine valdostane una vera e propria bandiera del club della Diga. Ora, dopo le vicissitudini estive che ne hanno decretato la mancata iscrizione al campionato e la contemporanea esclusione dal calcio professionistico, l’ex capitano gialloblù ha deciso di mantenere in vita quell’esperienza partendo dalla Terza Categoria con una nuova società alla quale è stato dato il nome di FC Clivense.

Sergio Pellissier, il giorno della presentazione dell’FC Clivense (foto Giorgio Vincenzi)

Pellissier, dopo la sentenza che ha estromesso il Chievo dal calcio professionistico, ha deciso di iniziare questa nuova avventura. Come è nata l’idea?

«Sono rimasto molto dispiaciuto per come sono andate le cose. Il legame che ho con il Chievo, però, mi ha portato a non lasciare nulla di intentato perché non volevo e non potevo permettere che il Chievo sparisse. Ho cercato anche di ripartire dalla Serie D ma trovare oltre 500mila euro nel periodo di Ferragosto è sembrata sin da subito impresa proibitiva. L’importante, comunque, era fare qualcosa. Nonostante possa sembrare azzardato, ho deciso di ripartire, anche se questo voleva dire farlo dalla Terza Categoria, il gradino più basso del mondo del calcio.»

La nuova società doveva inizialmente chiamarsi Chievo 2021 ma poi è stata iscritta come FC Clivense.

«La mia idea era di mantenere il nome Chievo ma quando ho saputo dell’idea di Luca Campedelli di voler adire le vie legali ho preferito – saggiamente vien da dire – lasciar perdere. Con il Presidente, inoltre, non ci parliamo più da diverso tempo. Oltre il rapporto professionale, prima da giocatore e poi da dirigente, l’ho sempre reputato un amico e difeso da tutto e da tutti, anche se questo mi ha portato in alcuni casi a subire delle conseguenze negative. Mi spiace molto per come sono andate le cose però ora devo guardare avanti e pensare al futuro della mia nuova società.»

In questa avventura, tuttavia, non è solo. Al suo fianco ci sono anche Riccardo Allegretti, Enzo Zanin e Lorenzo Squizzi, tutti come lei con un passato, più o meno duraturo, nel club.

«Riccardo (Allegretti, ndr) è un pazzo come me che ha deciso di seguirmi in questa avventura. È stato lui stesso a chiamarmi, offrendomi la sua disponibilità a rimettersi in gioco in questa sfidante scommessa. Come lui ci sono anche Enzo Zanin e Lorenzo Squizzi, tutte persone che hanno scolpito nel loro cuore il nome Chievo. Non sono i soli comunque, anche altri avrebbero voluto esserci ma per motivi vari non hanno, almeno per il momento, potuto essere al mio fianco. Non escludo, tuttavia, che in futuro se ne aggiungano altri.»

Il tecnico dell’FC Clivense, l’ex gialloblù Riccardo Allegretti (foto Giorgio Vincenzi)

Nelle selezioni per la nuova squadra si sono presentati in tantissimi. Scegliere non deve essere stato semplice.

«Nella due giorni di selezione presso l’impianto del Payanini Center si sono presentati oltre 500 giocatori, provenienti da tutte le parti d’Italia. Questa cosa ci ha riempito di orgoglio e soddisfazione, anche se non è stato per nulla facile arrivare a scegliere la rosa che avrebbe partecipato al campionato. L’obiettivo nostro, ora, è quello di fare una buona stagione, cercando se possibile di conquistare la promozione. L’anno prossimo, poi, a seconda di come andranno le cose e in base anche all’arrivo di eventuali nuovi soci finanziatori, valuteremo cosa fare.»

Facendo, però, un passo indietro, cos’è andato storto nella sua avventura da dirigente?

«L’avventura da direttore sportivo era iniziata per me con ben altre aspettative. Andando avanti con il tempo, però, mi sono accorto che ero privo di qualsiasi potere decisionale e che la mia presenza era diventata praticamente ininfluente. Ecco perchè ho deciso, con grande dispiacere, di farmi da parte.»

In attesa di conoscere il futuro – c’è sempre in ballo ancora una pronuncia della Corte di Giustizia Europea, al quale Luca Campedelli si è rivolto in ultima istanza – l’FC Clivense ha iniziato il proprio campionato di Terza Categoria vincendo i primi due incontri per 2-0 (contro l’Alba) e 3-0 (con il Cobriolo). Sugli spalti oltre 350 fedelissimi della North Side 1994, il gruppo storico della tifoseria clivense. Il prossimo anno indipendentemente da come andrà a finire l’attuale stagione, sembra possa rimanere aperta la possibilità di un salto triplo carpiato in avanti che consentirebbe alla nuova società di Sergio Pellissier di ripartire dalla Serie D. Questa, però, è tutta un’altra storia…

Foto. Giorgio Vincenzi

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