La rassegna Rumors nell’edizione 2021 ha ospitato sabato 26 giugno il progetto LRDL (La Rappresentante di lista), band nata nel 2011 dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina. Il loro concerto è un’esplosione di energia e di vita, la migliore espressione della parola “rinascita”, per ritrovare il senso dello stare insieme nello stesso luogo e condividere la magia della musica. L’atmosfera è frizzante fin dall’inizio, il Teatro Romano di Verona è sold-out, le limitazioni dell’affluenza causa Covid-19 sono penalizzanti, ma la sensazione è che avrebbero comunque avuto grandi soddisfazioni in termini di presenze.

Look shocking e brani potenti

Alle 21.20 inizia lo show, entrano i quattro musicisti: Marta Cannuscio (flauto, percussioni elettroniche e cori), Enrico Lupi (tastiere e tromba), Erika Lucchesi (sassofono, chitarra elettrica e acustica, percussioni e cori) e Roberto Calabrese (batteria), che si alterneranno in modo dinamico tra fiati e sezioni ritmiche. Dario Mangiaracina, uno dei due deus ex-machina de LRDL all’ingresso sfoggia un look che ricorda Flea dei Red Hot Chili Peppers, capello rosa shocking ed anfibi con tacco alto. Ma è l’arrivo di Veronica Lucchesi, da vera Diva con parrucca fluo, che fa esplodere la platea in un boato. Tutta la band indossa una tunica, forse per omaggiare il luogo storico meraviglioso in cui suonano, che genera in loro un’emozione palpabile.

Il concerto inizia alternando parecchi brani dell’ultimo “My Mamma”, uscito dopo la presentazione di “Amare” sul palco di Sanremo, che ha aumentato molto la loro popolarità ed ha probabilmente consentito al progetto di decollare. Veronica ha un’intonazione naturale davvero rara: canta, balla, salta e corre sul palco in tutta la sua lunghezza, conservando una qualità nel cantato notevole. Dario e gli altri musicisti sembrano divertirsi molto e anche i brani più spiccatamente elettronici come “Alieno” o ” V.G.G.G.” suonano con buona potenza ed espressività.

“My Mamma”, l’ultimo lavoro in tour

Via via i ragazzi si sciolgono, Veronica si cambia e sfoggia un tubino di pailettes dorate, illuminando il palco come una stella. Il messaggio di inclusione, di vitalità, di spazio per la libertà di tutti è molto chiaro, non servono proclami politici: basta una bandiera rossa con su scritto “Vita” con il pennarello, che sventola dal palco e ci riporta palpabile l’estremo bisogno di condividere la bellezza che arriva dall’arte.

La Rappresentante di Lista al Teatro Romano, foto di Elena Castagnoli

Dario e Veronica ringraziano a più riprese e dichiarano di stare vivendo il sogno di presentare finalmente dal vivo l’ultimo lavoro, che amano molto e che li rispecchia in modo totale. Un disco che viaggia tra pop, elettronica, ma anche folk e composizioni minimali, segno tangibile di eclettismo e di volontà di imporre una personalità artistica, indipendentemente dai talent show e dai like.

Il pubblico partecipa con trasporto, nonostante mascherine e distanziamento, in platea sotto il palco si rivede gente ballare e divertirsi, fatto di per sè emozionante dopo il peso di questi mesi difficili. Molti tra i presenti conoscono i testi a memoria, anche dei lavori precedenti, a partire da “Siamo ospiti”, una delle prime canzoni realizzate dal duo, che risuona in un teatro rapito dallo spettacolo. Veronica Lucchesi nasce attrice e la sua capacità interpretativa emerge tutta in un brano come “Resistere”, tra recitazione e canto, in un crescendo emotivo che accompagna perfettamente il desiderio di rinascita che ci accomuna in un’estate calda di vita e di speranza.

La Rappresentante di Lista nello scatto di ©Manuela di Pisa

L’ultimo pezzo dopo un breve intervallo è “Amare”, momento atteso da tutti, a coronamento di un concerto perfetto, empatico, bellissimo. Arriva sul palco Elisabetta Fadini, direttrice artistica di Rumors con i fiori per il duo, che vengono poi distribuiti a tutta la band con una divertente chiusura teatrale. Poco prima delle 23 termina lo show, il pubblico stoicamente resiste in piedi per dieci minuti reclamando un secondo bis, che non arriverà (probabilmente per la gestione dello sfollamento dal teatro già predefinita), ma che dimostra l’entusiasmo, davvero raro, generato dalla performance de LRDL.

Il tour continua a Ferrara il 2 luglio e al Vittoriale di Gardone Riviera il 9 luglio, ma le date sono entrambe sold-out. Si tratta di un progetto coerente, vitale che rimette al centro il talento e che centra l’obiettivo portando lo spettatore a contatto tangibile con novanta minuti di bellezza, meraviglia, commozione. Novanta minuti come la partita di calcio della nazionale italiana, che mi regala una Verona semi deserta e prolunga all’uscita dal Teatro Romano la poesia di questa serata.

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