Dopo aver inaugurato ieri la prima parte di questa mini-serie di recensioni coi nostri consigli e sconsigli su cosa vedere in questi giorni di forzata clausura, oggi vi parliamo di due film italiani: In vacanza su Marte e L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose.

IN VACANZA SU MARTE (piattaforma streaming: Sky Primafila, Amazon Prime Video, Apple Tv, Chili, TIMvision, Infinity, Google Play, YouTube, Rakuten Tv, PlayStation Store, MeCoyoniVision)

Ah ah ah ah, no, ma che davvero davvero dovrei rovinare la mia già logora reputazione recensendo questo film?

Va bene, lo confesso: ho molte difficoltà ad addormentarmi la notte, perciò alle due del mattino afferro il tablet e guardo qualcosa che ritengo estremamente “poco stimolante”. Può capitare di prendere una cantonata e di ritrovarmi alle 4 incollato allo schermo perché il film si è rivelato meglio di quanto pensassi, ma in alcune occasioni ho la matematica certezza che non durerò più di un quarto d’ora. In quest’ultimo caso certe commedie nostrane sono una vera garanzia.

Lo so che è poco professionale, ma In vacanza su Marte mi ha cullato per ben cinque, appaganti nottate. Perciò almeno un sentito “grazie!” al trio Parenti-De Sica-Boldi glielo devo per questo.

«Ma il film com’è?»
Scegliete voi la risposta, tanto vanno bene tutte:
1) Il modo di dire “Sparare sulla Croce Rossa” è stato inventato per questo titolo.
2) “Verso l’imbarazzo e oltre!”, per restare in tema spaziale.
3) «Per girarlo abbiamo usato la stessa tecnologia di The Mandalorian!», disse orgoglioso De Sica in un’intervista. Poi un Jedi lo ha tagliato in due con la spada laser.
4) Se Boldi è bollito e De Sica è cotto, Neri Parenti dev’essere fritto.
5) Tempi comici assenti, battute assenti, risate assenti. Film assente.
6) Momenti scoreggioni sempre presenti, sia mai che l’affezionato pubblico rimanga deluso. Comunque anche su Marte puzzano.
7) Recitazione a braccio dei comprimari, probabilmente buttati sul set con in mano un pezzo di carta igienica sul quale sono stati scritti i due dialoghi da improvvisare.
8) Musichette ignoranti buttate lì a caso.
9) La “trama” è sempre quella, cambia solo la scenografia. Come se potesse bastare.
10) Il film sa di vecchio, si percepisce chiaramente quell’odore stantio di morte che prevarica quello della naftalina. “Il cinepanettone è morto, lunga morte al cinepanettone!”.

Unica nota positiva: Milena Vukotic fa tenerezza, ma sappiamo che è brava e che anche lei deve mangiare come tutti.

In vacanza su Marte: Regia di Neri Parenti con Christian De Sica, Massimo Boldi, Milena Vukotic, Paola Minaccioni, Lucia Mascino, Denise Tantucci. Voto: 0/5

 

L’INCREDIBILE STORIA DELL’ISOLA DELLE ROSE (piattaforma streaming: Netflix)

Stupirsi di qualcosa che dovrebbe essere normale. È ciò che accade durante la visione de L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, perché ci si trova di fronte ad una buona produzione, con un soggetto che ha davvero dell’incredibile – ispirato ad un fatto realmente accaduto – che ondeggia con disinvoltura tra commedia e critica al Potere, ottimamente fotografato, scenograficamente accurato, diretto con ritmo e interpretato da bravi attori. Lo stupore deriva dal fatto che è un film italiano uscito per Netflix che non sfigura di fronte alla concorrenza estera. E scusate se è poco.

Sibilia, dopo la trilogia di Smetto quando voglio, coscrive e dirige una pellicola prodotta da Matteo Rovere, facendoci fare un rinfrancante tuffo negli anni ’60 quando l’utopia aveva una speranza di trasformarsi in qualcosa di concreto.

Il regista abbandona i colori acidi dei suoi precedenti lavori per lavorare su quelli pastello, senza vergognarsi di utilizzare in modo piuttosto massiccio il digitale come già si usa da tempo nel Cinema americano (e non solo); anche se talvolta è impossibile non pensare alle opere di Wes Anderson, la vera forza della sua ultima fatica sta nel soggetto, già romanzato nel libro L’isola e le rose (2013) di Walter Veltroni che, non a caso, del film è consulente.

I difetti non mancano (il bolognese dei due protagonisti è quel che è e per l’età del personaggio di Germano chiudiamo un occhio, così come per alcuni effetti digitali tirati un po’ via), ma la strada per realizzare film che non parlino solo di gente attorno a una tavola imbandita o di persone nevrotiche che si urlano in faccia per due ore c’è ed è questo che ci fa ben sperare in una nuova isola felice del Cinema italiano.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. Regia di Sydney Sibilia. con Elio Germano, Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, Leonardo Lidi, François Cluzet. Voto: 3,5/5.