Il pubblico da una parte, gli attori dall’altra. Ma se in mezzo c’è qualcos’altro e questo qualcosa è un muro ecco che tutto cambia. Non è il divisorio immaginario teorizzato da Denis Diderot per invitare chi recita a dimenticarsi degli spettatori e così raggiungere una interpretazione più realistica.

E non è neppure il muro in mattoni, eretto durante lo spettacolo del 1977 Cottimisti di Claudio Remondi e Riccardo Caporossi, perché non c’è più nulla da rappresentare e il tempo non è più strutturato per scene poiché conta solo ciò che si compie realmente davanti a chi guarda. Al Teatro Nuovo torna il muro sul palcoscenico, però è trasparente, in plexiglass, dietro al quale l’attore-tennista gioca dirimpetto alla superficie acrilica guardando il pubblico. Il Teatro Stabile di Verona – Centro di produzione teatrale presenta oggi con un trailer una rappresentazione del tempo che viviamo: “Il muro trasparente – delirio di un tennista sentimentale“, spettacolo a cura di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio, con scena di Antonio Panzuto, che debutterà non appena le normative lo consentiranno.

Nella fase X che vedrà la riapertura dei teatri con gli spettatori opportunamente distanziati, la separazione attore-pubblico sarà dunque già garantita in partenza. Sul palcoscenico Max, il protagonista, interpretato da Paolo Valerio, ad affrontare da solo la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis contro una parete di plexiglas. Dall’altra il pubblico nei panni, evidentemente, dell’avversario.

Max soppesa la racchetta, si confronta con la schiena dolorante, si misura con la passione del tennis e quella amorosa, gioca, pensa, racconta, si dibatte tra l’ossessione per il tennis, per l’oroscopo, per le chat. Ai silenzi si alternano urli di sfida, quasi disperati, di un uomo alle prese con sentimenti che si travasano l’uno nell’altro. Le soluzioni si fanno problemi, l’agonismo dell’innamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita.

Le sue domande – chi è l’avversario? Cos’è l’amore? Chi vince cosa? – forse riescono a superare la barriera trasparente e diventare quelle degli spettatori. E quel muro si cui l’attore-atleta si allena, pure al passo coi tempi del Coronavirus, diventa uno specchio.

Nel video che segue, Paolo Valerio si cimenta con la nuova barriera sul palcoscenico.