L’ultimo appuntamento di “Parole Amiche” è con Fabiano Massimi. Sabato 24 ottobre, alle 18.30 al Centro Culturale di San Giovanni Lupatoto, la rassegna letteraria organizzata dall’Associazione Balder chiude la manifestazione con l’autore del best-seller internazionale, e suo romanzo di esordio, L’Angelo di Monaco.

Chi scrive avrà il piacere di fare gli onori di casa, dialogando con Massimi durante l’incontro. 

Nato a Modenna il 29 giugno 1977. Dopo aver studiato al liceo scientifico Wiligelmo di Modena, si è laureato in filosofia all’Università di Bologna. Succesivamente ha svolto gli studi a Manchester e, rientrato in Italia, ha vinto il Master biennale in tecniche della narrazione alla Scuola Holden di Torino, di cui è stato anche bibliotecario. 

Dal 2003 collabora con diverse case editrici, soprattutto con la Giulio Einaudi Editore di Torino, come lettore, curatore di antologie, traduttore dall’inglese ed editor di narrativa e saggistica. Tra gli autori stranieri che ha tradotto figurano Julie Kavanagh, Richard Mmarinik, James Renner, Roger Smith, e Kit Whitfield. 

Per Einaudi Stile Libero ha curato anche l’autobiografia di Patty Pravo. Ha collaborato inoltre con diverse testate giornalistiche, tra cui “La Stampa” e “l’Unità”.

Attualmente lavora anche come bibliotecario presso la biblioteca civica Antonio Delfini. Nel 2017 ha vinto il Premio Tedeschi per il miglior romanzo giallo inedito con Il club Montecristo, un giallo umoristico pubblicato lo stesso anno nella collana da edicola Il Giallo Mondadori Oro.

A inizio 2020 ha pubblicato L’angelo di Monaco uscito per Longanesi Editore, un intrigante thriller storico confezionato a romanzo. Il libro è stato l’esordio italiano più venduto alla London Book Fair 2019, ed è ora in corso di traduzione in 10 paesi del mondo.

Fabiano Massimi con L’angelo di Monaco mette in luce un fatto realmente accaduto, sconosciuto al grande pubblico, ma balzato all’attenzione della cronaca nel secolo scorso, precisamente nel settembre del 1931: la misteriosa morte, verificatasi in circostanze ancora non chiare, della avvenente Angelika Raubal, detta Geli, amata e prediletta nipote di Adolf Hitler.

Il racconto si apre con il ritrovamento a Monaco di Baviera, in Prinzregentenplatz 16, del cadavere di Angelika Raubald nell’appartamento signorile dove la ragazza viveva con lo zio, tutore legale, e astro nascente del Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, Adolf Hitler.


Il corpo, riverso sul pavimento in una pozza di sangue, veniva rinvenuto nella stanza da letto della giovane con accanto una pistola, di proprietà dello zio Adolf.
Per indagare sul caso, vengono incaricati dalle maestranze del Führer due abili investigatori, il commissario Sigfried Sauer con il suo fidato collaboratore, l’investigatore Helmut Forster, detto Mutti.


L’indagine, forzatamente centrata sull’ipotesi del suicidio, sarà chiusa in modo discutibile dopo otto ore, per poi essere riaperta e richiusa poco dopo.

Con L’angelo di Monaco Massimi punta i riflettori su un importante evento di cronaca realmente accaduto riuscendo a consegnare al pubblico un thriller storico con tocchi romanzati estremamente avvicente.
Lo scrittore ha la capacità di amalgamare perfettamente circostanze tratte dalla realtà: personaggi, luoghi, tempi, dichiarazioni dei testimoni, articoli di giornali, documenti assieme ad elementi frutto della sua pura fantasia che tuttavia non snaturano la veridicità storica dei fatti, anzi, al contrario, rendono il tutto particolarmente accattivate.
Un libro affascinate che accompagna il lettore nella storia, lasciandolo con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

L’evento sarà garantito con tutte le misure di cautela necessarie per la sicurezza dei partecipanti. L’ingresso all’incontro è libero.

(L’immagine in evidenza è di Katia Zantedeschi)