Un aiuto legale a chi soffre di ludopatia. Moica, il Movimento per il Riconoscimento del Lavoro Familiare di Verona ha allestito un importante progetto in collaborazione con le avvocate Sara Gini del Foro di Verona e Sara Squassina del Foro di Brescia. Le due professioniste saranno a disposizione, per una prima consulenza legale gratuita, delle persone che, accedendo al numero verde 800608586 o agli uffici di Moica Verona e Moica Nazionale, intendono affrontare la dipendenza per uscire dal tunnel del gioco d’azzardo patologico. I due sportelli saranno attivi dal primo ottobre.  

La cena di presentazione del progetto degli sportelli e del programma 2019/2020 del Moica Verona

Questa sera è stata presentata l’iniziativa, illustrata dalle due avvocate, alla presenza di Anna Sanson, presidente della Consulta delle Associazioni Femminili del Comune di Verona e delle Socie Moica Verona, in occasione della cena di inaugurazione del programma 2019/2020, che sarà ricco di iniziative che affrontano tante tematiche che riguardano le donne e la società.

Sempre più persone soffrono di dipendenze da gioco d’azzardo, non solo adulti ma anche giovani, maggiorenni e minorenni, attratti dall’offerta virtuale online. Un problema personale e di emergenza sociale perché coinvolge sia chi è affetto da questa vera e propria malattia e sia i familiari che purtroppo non hanno gli strumenti per gestire la situazione. Per mettere in atto questa importante iniziativa per la collettività, il Moica Verona ha devoluto il proprio ricavato della Corsa di Giulietta 2019, tenutasi lo scorso 31 marzo. Quest’anno infatti il tema della gara podistica di solidarietà era Giulietta corre ma non gioca perché dedicata al progetto che da tre anni impegna il Moica nazionale. Si tratta del S.A.F.E., il Sistema di Aiuto Familiare ed Economico nell’ambito della ludopatia, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e promosso da Moica e U.P.T.E.R. di Roma, che prevede un numero verde sopracitato, a cui rispondono operatori telefonici di Moica appositamente formati con il compito di orientare verso i servizi sociali pubblici e privati del territorio i ludopatici. I quali vengono, poi, affiancati da professionisti, come psicologi, avvocati e assistenti sociali, per il ripristino dell’equilibrio psicofisico e la tutela del patrimonio di sussistenza delle famiglie messo in serio pericolo dalla patologia, che porta i soggetti a una smania incontrollabile di scommettere. 

«Gli sportelli di Verona e di Brescia, invece – ha spiegato la presidente di Moica Verona Anna Vitali –, saranno attivi per il primo anno in via sperimentale e sostenuti dalla sezione scaligera fino a ottobre 2021, se daranno buoni risultati in termini di aiuto reale. Verranno gestiti dalle due avvocate, che daranno una prima consulenza gratuita.» 

Moica Verona è nata nel 2013, mentre il movimento nazionale è stato fondato nel 1982 dall’attuale presidente Tina Leonzi. L’associazione senza scopo di lucro si occupa affinché il lavoro familiare abbia un riconoscimento umano, sociale e culturale: «Quello che allora, nel 1982, era appannaggio totale delle casalinghe ma che oggi è di tutte le donne – ha precisato Anna Vitali –, anche di quelle che lavorano. Riconosciuto dal Ministero del lavoro, da sempre il Moica si confronta con le Istituzioni. Sebbene la società sia cambiata e richieda la presenza della donna nel mondo del lavoro, l’occupazione all’interno della famiglia è invece stata cancellata, come se non esistesse. Ma esiste ed è fondamentale e indispensabile». Oggi il Moica è un’associazione di promozione sociale «che attraverso varie attività, come convegni, conferenze iniziative di formazione e informazione, di collegamento con enti territoriali e istituzioni,promuove la sensibilizzazione e la visibilità del valore della donna nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società – ha proseguito la presidente di Verona –. Il lavoro familiare è di grande responsabilità: educazione dei figli, assistenza agli anziani e ai disabili, gestione economica e logistica della famiglia, cura dell’ambiente di vita». L’associazione è trasversale, come ha precisato Vitali: «perché attraversa tempi, storia e classi sociali e si rivolge a tutte le donne anche quelle che lavorano al di fuori delle famiglie. Finanziamo i progetti con iniziative, con le quote associative e con la generosità dei nostri ospiti. E con gli sportelli legali dedicati alla ludopatia proseguiamo il nostro impegno in ottica legata proprio al mondo della famiglia».

Secondo i dati dell’Agenzia nazionale delle Dogane e dei Monopoli, nel 2017 in Veneto si sono spesi in giochi e scommesse 6 miliardi e 106 milioni, 276 milioni in più rispetto al 2016. I giochi d’azzardo più “gettonati”, è il caso di dirlo, sono le slot machine e le videolottery: circa 40mila sono le macchinette presenti nel territorio regionale, che hanno fatturato ben 4 miliardi e 700 mila euro (il 77% delle scommesse complessive venete).

Chi vuole iscriversi a Moica Verona può scrivere a moicaverona@gmail.com, consultare il sito nazionale www.moica.it  o presentarsi senza impegno agli incontri.