Un sabato diverso quello che un nutrito gruppo di persone ha potuto trascorrere in città partecipando, con interesse ed entusiasmo, all’iniziativa di pellegrinaggio urbano “In Cammino nella Speranza” curato dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem in collaborazione con la Biblioteca Diocesana del Seminario Vescovile e l’Associazione Chiese Vive.

Una proposta culturale che ha preso forma attraverso un percorso a tappe grazie al quale poter scoprire il significato del pellegrinaggio e della speranza in chiave battesimale tematica, questa, alquanto significativa in occasione dell’anno giubilare in corso. Il pellegrinaggio urbano, inoltre, rientra nel più ampio progetto, presentato qualche giorno fa alla città, Rigenerati nella Speranza che unisce e accomuna le diocesi e le realtà aderenti al Progetto MAB – Musei, Archivi e Biblioteche del Triveneto in un contesto di valorizzazione culturale dei beni ecclesiastici ponendo al centro dell’attenzione la Cattedrale e il Battistero che diventano, qui, punti di riferimento per sviluppare itinerari e iniziative giubilari differenziate. A Verona le iniziative, iniziate in occasione della Settimana nazionale dei Beni culturali ecclesiastici, proseguiranno fino a fine anno.

Le tappe del pellegrinaggio urbano 

L’esperienza del pellegrinaggio urbano ha avuto inizio con l’accoglienza di Alberto Savoia, bibliotecario alla Biblioteca diocesana del Seminario vescovile, che ha aperto e condiviso, con i presenti, spazi di cultura ricchi di significato e testimonianze preziose non sempre conosciute.

La loggia del seminario vescovile con l’affresco che ritrae lo zodiaco, opera di Marco Marcola. Foto R. Cavallari.

Ecco, allora, qualche curiosità già all’ingresso con l’arrivo da Via Seminario, lo sguardo sorpreso dalla bellezza del chiostro per poi arrivare alla biblioteca moderna con i suoi numerosi volumi, tra i quali una sezione interamente dedicata proprio al tema del pellegrinaggio.

Nella Loggia è custodito l’affresco dipinto da Marco Marcola intorno alla metà del XVIII secolo dedicato ai simboli delle costellazioni dello Zodiaco e, infine, nella biblioteca antica è stato presentato un testo del 1791 in cui si racconta di un pellegrinaggio che da Venezia ha portato al Santo Sepolcro e al Monte Sinai. Qui le persone hanno potuto contribuire a Toward The Light – Verso la Luce dell’artista Lore Bert scrivendo il loro nome su particolari fogli di carta. Il gesto contribuisce alla realizzazione di un’opera corale, che sarà esposta nei mesi a venire in occasione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 2026.

San Fermo, Santo Stefano e San Giovanni in Valle tappe del tour

Un momento della catechesi con l’arte nella chiesa inferiore di San Fermo. Foto R. Cavallari.

La seconda tappa ha dato la possibilità di conoscere la Chiesa Inferiore di San Fermo Maggiore dove si è svolta la catechesi con l’arte a cura di Silvia D’Ambrosio dell’Associazione Chiese Vive. L’occasione ha dato la possibilità di partecipare in prima persona alla lettura, in chiave artistica, di un gruppo scultoreo attraverso il quale è emerso il tema della Parola che, se accolta, diventa momento di speranza e rigenerazione.

Infine, nel primo pomeriggio, la visita alle chiese di Santo Stefano e di San Giovanni in Valle, nelle quali i volontari di Verona Minor Hierusalem hanno continuato questo cammino nel segno della speranza attraverso altre opere d’arte legate al tema.

Oltre ai luoghi e alle opere d’arte è stato condiviso quindi un percorso nel quale tutti i presenti hanno potuto comprendere meglio il valore di ciò che ci circonda e che, non sempre, si è in grado di cogliere. Ancora una volta la cultura e l’arte si fanno portavoce di messaggi carichi di senso e profondità che possono essere resi fruibili da tutti. 

Verona Minor Hierusalem

L’iniziativa del pellegrinaggio urbano ha visto coinvolti Cristina Frescura, direttrice della Fondazione Verona Minor Hierusalem e i volontari che ne fanno parte. L’intento di Verona Minor Hierusalem è quello di condividere una forma di turismo culturale ed esperienziale, attraverso il quale valorizzare la città di Verona e tutti quei luoghi che potrebbero essere difficilmente visitabili, così da poter continuare a far vivere e rivivere il patrimonio storico, artistico e anche spirituale.

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