Rigenerati nella Speranza è l’iniziativa che unisce e accomuna le diocesi e le realtà aderenti al Progetto MAB – Musei, Archivi e Biblioteche del Triveneto in un percorso di valorizzazione culturale dei beni ecclesiastici volendo sottolineare il legame profondo con la comunità e il territorio. Al centro di questa iniziativa la Cattedrale e il Battistero, simboli del dono, della fede e della misericordia che diventano, qui, punti di riferimento per sviluppare itinerari e iniziative giubilari differenziate.

In questo contesto la Diocesi di Verona ha scelto di rendere ancor più accessibile e partecipato il suo ricco patrimonio ecclesiastico, offrendo un’occasione unica di scoperta e consapevolezza. Questo è stato sottolineato questa mattina in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Cristiana Beghini, direttrice dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Verona, Lucia Vantini, delegata episcopale per l’ambito della prossimità e Alberto Savoia, bibliotecario della Biblioteca diocesana del Seminario vescovile.

Da sinistra, Alberto Savoia, Cristiana Beghini e Lucia Vantini.

Una nuova visione per i beni ecclesiastici veronesi

«Nella Settimana nazionale dei Beni culturali ecclesiastici, in tutta Italia, musei, archivi, biblioteche e istituti culturali appartenenti a diocesi o a istituti religiosi apriranno al pubblico attraverso numerosi appuntamenti e il Veneto – attraverso Rigenerati nella speranza – avrà al centro della propria proposta il Battistero e la Cattedrale» ha commentato Cristiana Beghini, direttrice dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Verona.

«Inoltre la Consulta per i Beni culturali del Triveneto ha scelto anche di sostenere la creazione di un’opera d’arte “partecipata”, intitolata “Toward The Light – Verso la Luce”grazie alla preziosa collaborazione dell’artista tedesca Lore Bert. Chiunque desidererà, nei prossimi mesi, potrà lasciare un segno attraverso la scrittura del proprio nome su particolari fogli che saranno resi disponibili negli spazi della Cattedrale della città. L’opera poi sarà esposta in occasione della prossima Biennale internazionale d’arte di Venezia 2026 nella Chiesa di San Fantin».

Un progetto significativo quello presentato e che si apre al pubblico con un calendario «frutto di un lavoro tra realtà diverse, alle quali è stato chiesto di condividere alcune loro iniziative partendo da un tema comune. Un modo per collaborare, per unire risorse e competenze, per fare rete partendo da ciò che è in essere con un approccio diverso. Un modo per comunicarsi all’esterno rimettendo al centro la valorizzazione dei beni ecclesiastici e culturali» ha sottolineato Alberto Savoia, bibliotecario della Biblioteca diocesana del Seminario vescovile.

Un incrocio virtuoso, quindi. Un incrocio dal valore simbolico e non solo come ha ricordato Lucia Vantini, delegata episcopale per l’ambito della prossimità, sottolineando come «per la nostra diocesi tutto questo significhi un “incrocio di strade”, di risorse, di sinergie legato alla scommessa del Giubileo ma, anche, a qualcosa di più profondo e continuato. Vogliamo creare percorsi di rigenerazione che restino nel tempo. Rigenerati nella Speranza è un “punto di luce” non solo per la qualità delle iniziative, ma per l’orizzonte che si sta disegnando, attraverso questo lavoro comune che intende mettere in connessione le differenze di tutti».


Tante le realtà coinvolte

Archivio storico diocesano, Biblioteca diocesana del Seminario vescovile in collaborazione con lo stesso, Museo di interesse diocesano presso la Biblioteca Capitolare, Associazione Chiese Vive, Associazione Verona Minor Hierusalem, Associazione Sophia Arte, il Servizio Pellegrinaggi della Diocesi: sono i tasselli di un mosaico prezioso attraverso il quale si raccontano la storia, la spiritualità e l’arte di una comunità viva.

Il cambiamento è proprio qui: guardare oltre i propri confini per valorizzare un patrimonio comune ricco di significato in un percorso che rende tutti protagonisti. Un’esperienza condivisa che, a partire dal 10 maggio e fino a fine anno, offrirà eventi, mostre, visite guidate, pellegrinaggi e momenti spirituali pensati per avvicinare le persone alla bellezza e al significato profondo dei beni ecclesiastici, nel segno della rigenerazione e della speranza.

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