La conclusione dei laboratori teatrali della scuola Spazio Teatro Giovani coincide da quattro anni con il via al Festival Veronetta #SpazioTeatroGiovani.

Sono 152 i ragazzi, dai 9 ai 34 anni, impegnati sul palco durante l’anno in quello che è una vera e propria fucina di idee, studio e performance. E sono gli stessi ragazzi che si cimentano poi nell’intera organizzazione del Festival. 

La scorsa edizione ha visto 132 tra ragazze e ragazzi in scena e un pubblico di 2.000 persone, di cui 1.200 under 35. Questa edizione prevede un pubblico di oltre 2.500 spettatori. 

Parco S. Toscana diventerà il palco per questa edizione dal 6 al 28 giugno 2024, realizzata con il Patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Verona, che “crede fortemente nel valore che il teatro può rappresentare nel percorso di crescita, di formazione del sé e nel suo ruolo volto a dare ai più giovani la possibilità di esprimersi attivamente e da protagonisti all’interno della città”. 

Silvia Masotti e Camilla Zorzi,  attrici e registe alla conduzione di Spazio Teatro Giovani, spiegano il tema di questa quarta edizione, Sposta-Menti: «Il teatro è movimento. Ci si sposta da se stessi per entrare nei panni di altri. Si affrontano diffidenza e paura, si impara ad accostarsi all’altro con rispetto. Il teatro si fa insieme, perciò lo spostamento di ciascuno implica lo spostamento del gruppo. Il gruppo tiene insieme la differenza, che è una risorsa fondamentale, così da semplificazione e omologazione ci si sposta verso l’infinita complessità della natura umana: ci si allena a conoscerla, a comprenderla, a raccontarla. A teatro ci si sposta anche come spettatori: si va a teatro perché succeda qualcosa, perché lo spostamento nello spazio ne produca altrettanti nel pensiero e nell’anima…Tutto questo per noi è il senso di fare teatro con i giovani: creare possibili spostamenti che a loro volta creino altri sposta-menti».

Sposta-Menti - Quarta edizione del Festival Veronetta #spazioteatrogiovani

Sposta-Menti: il programma

Tanti gli appuntamenti di questa edizione che seguiranno un unico tema suddiviso in tre filoni principali. Ogni rappresentazione di questo dialogo trasversale tra gruppi prende vita in Parco S. Toscana alle ore 21.30.

Spostamenti della storia

Ad aprire saranno gli spostamenti della storia, con testimonianze e storie di coraggio e di resistenza. Il 6 e il 7 giugno andrà in onda “Staffette”, con un gruppo di ragazzi dai 19 ai 25 anni. Saranno le voci di Tina Anselmi, Nilde Iotti, Ida d’Este e altre donne della resistenza ad accompagnarci nel movimento femminile che vede sempre più le donne nel processo di trasformazione della società italiana dopo l’8 settembre 1943. 

Un gruppo dai 16 ai 20 anni porterà il 10 e l’11 giugno “La Rosa bianca” dalle testimonianze di Inge Scholl e dagli atti del processo a Sophie Scholl, raccontando il movimento di resistenza al nazismo e le voci dei ragazzi tedeschi dai 20 ai 24 anni che ne presero parte e che persero la vita dopo la cattura nel 1943: “le loro voci forti e fragili come una rosa bianca, come la carta dei loro volantini, arrivano fino a noi”.

Spostamenti del mito 

Gli spostamenti del mito, il secondo filone, propone una rivisitazione di due grandi storie mitologiche. 

Il 13 e il 14 giugno andrà in scena “Enea, lo straniero” dall’Eneide di Virgilio, con un gruppo dai 15 ai 19 anni. “La storia di Enea non è la storia di un guerriero, ma quella di un profugo, impegnato in un lungo viaggio attraverso il Mediterraneo. È la storia della dolorosa sorte che tocca a chi scappa dagli orrori della guerra. È la storia senza tempo di un uomo che dopo tanto peregrinare trova una nuova terra da poter chiamare casa. Questa terra è l’Italia. Questa è la storia delle radici di Roma e delle nostre”. 

È poi il turno di “Un’altra Medea”, portata in scena il 17, il 18 e il 19 giugno. 
Con un gruppo dai 24 ai 30 anni, uno studio sul mito di Medea, da Euripide a Christa Wolf. Un cammino tra le innumerevoli versioni della storia di Medea, principessa della Colchide fino a quella recuperata da Christa Wolf nel 1996. È qui che si mostra la complessità del mito, non solo in ciò che mostra ma anche in ciò che nasconde. 

Spostamenti del contemporaneo 

Si termina con gli spostamenti del contemporaneo, con la messa in scena, grazie alla concessione dell’autore, di due testi di drammaturgia contemporanea di Stefano Massini. 

Il primo ad andare in scena sarà “L.F.C.”, il 22, il 23 e il 24 giugno con un gruppo dai 19 ai 29 anni, tratto da Ladies Football Club.
È il 6 aprile 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, un gruppo di operaie di una fabbrica inglese che produce proiettili e bombe, trova un pallone in cortile durante la pausa pranzo. Da un calcio a quel pallone, prende vita la prima squadra di calcio femminile, Ladies Football Club. Ogni calcio è un passo avanti verso una società dove ognuno può fare scelte per la propria vita, nonostante la fatica, l’imbarazzo, la paura e l’imbarazzo. 

Ogni serata vedrà delle giovani attrici in dialogo con tre calciatrici professionisti in apertura della rappresentazione per affrontare il tema delle parti opportunità nello sport, in collaborazione con la consigliera Comunale con delega alle Pari Opportunità, Beatrice Verzé.

Ultimo appuntamento quello del 26, del 27 e del 28 giugno con “Manhattan Project” realizzato con un gruppo dai 21 ai 29 anni.
Ci troviamo nel 1938 quando “il Clan degli Ungheresi” composto da quattro scienziati ungheresi scappa dall’Europa antisemita e approda in America. Saranno loro a spostare le particelle dell’atomo, intuendo potenzialità e rischi di un uso militare di quella che sarà poi conosciuta come reazione a catena. Da lì, nulla fu più come prima: l’invasione di Hitler, l’arrivo di Robert Oppenheimer e il via alla realizzazione della bomba atomica. 

Un primo approccio al tema avverrà il giorno 8 giugno alle ore 18 con le registe Masotti e Zorzi con il Prof. Nicola Pasqualicchio al Festival Veronetta Contemporanea, sui temi di Manhattan Project e il rapporto tra scienza e drammaturgia. 

L’accesso al Festival 

L’accesso al Parco sarà consentito previa prenotazione del proprio posto inviando una mail a spazio.teatro.giovani@gmail.com indicando i propri dati e contatti. Verrà inviata una mail di confermata prenotazione e i posti verranno assegnati la sera stessa in ordine di arrivo. 

Il festival è gemellato con Veronetta Contemporanea Festival e si inserisce all’interno degli Intrecci di programmazione di Estate Teatrale Veronese. 

Tutti gli spettacoli sono a offerta libera. Per tenersi informati su eventuali aggiornamenti, seguire i canali Facebook e Instagram di Spazio Teatro Giovani. 

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