Un’atmosfera pazzesca, un ritmo coinvolgente, ricco di contenuti e pieno di spunti interessanti: sono questi gli ingredienti che hanno condito il TEDx Verona 2023 e che hanno reso la due giorni di laboratori e conferenze in Gran Guardia un’esperienza da ricordare per le quasi duemila persone che hanno partecipato al weekend più innovativo del panorama veronese.

Un successo oltre le aspettative per l’edizione dal tema YES – what’s your question?, approfondito nella giornata di domenica 14 maggio dai dodici prestigiosi speaker che si sono susseguiti sul palco dell’ Auditorium della Gran Guardia e che hanno intrattenuto non solo i presenti ma anche coloro in collegamento video dalla Sala convegni dello stesso palazzo.

Dopo il saluto del presidente Francesco Magagnino, ha aperto le danze Gianluca Gazzoli, speaker radiofonico, content creator e ideatore del seguitissimo podcast “Passa dal BSMT”. Gazzoli ha parlato dell’importanza della condivisione positiva portando sul palco di TEDx la sua storia e la sua vita fatta di “montagne russe” e scosse, con uno spartiacque rappresentato dal fatto che da quando ha 15 anni Gianluca vive con un defibrillatore sottopelle.

Ambiente, futuro e storie di vita

A seguire è stato il turno di Carlo Carraro, professore ordinario di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, di cui è stato il Rettore dal 2009 al 2014 e vice Presidente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamenti climatici. Il professore ha illustrato prospettive, ostacoli e atti da compiere in merito al cambiamento climatico. Il tempo stringe, ma con la formazione di imprese lungimiranti, una politica con obiettivi a lungo termine e una consapevolezza civica nulla è ancora perduto.

Giada Pistilli durante il suo intervento. Foto di TEDxVerona Team Press

Nel talk successivo Giada Pistilli, eticista che si occupa della redazione di codici etici in ambito aziendale e accademico, lavorando in maniera interdisciplinare tra policy, diritto e filosofia, ha provato a dissipare dubbi e ombre riguardanti l’intelligenza artificiale,  nuova frontiera del sapere e della tecnologia. Giada ha sottolineato come sia possibile uno sviluppo etico, che abbia l’obiettivo di far restare la tecnologia, in questo caso l’IA, come un qualcosa al servizio dell’umano . «È importante rimettere l’essere umano al centro – ha dichiarato Giada – perché il valore strumentale dei modelli di IA capaci di interagire consiste nel fatto che sono e devono essere le macchine a rapportarsi a noi e non viceversa».

Dall’intelligenza artificiale si è passati ad una storia di vita vissuta con di Maurizio Galimberti, il fotografo famoso per gli iconici mosaici realizzati in Polaroid, con ritratti che hanno come protagonisti personaggi del calibro di Johnny Depp, Lady Gaga e Robert De Niro. L’artista ha trasmesso tutta la sua simpatia e la sua passione per la fotografia, alimentata da una vita piena di esperienze ed aneddoti. Galimberti ha illustrato varie sfumature del suo mestiere, di come spesso serva togliere ed arrivare all’essenziale  e di come «la vita è fatta di imperfezioni, la fotografia di conseguenza non deve essere perfetta», arrivando al pubblico in maniera molto empatica e naturale.

Una scaletta varia ed intrigante

Gabriele Greco ha chiuso la prima sessione di conferenze portando tutti nel particolare e curioso mondo dei ragni. Fisico nato nel 1991 che ha incentrato i suoi studi di ricerca sui ragni e sulla produzione della loro seta, perfetta per lo sviluppo di nuove tecnologie in diversi campi, Greco ha riferito di come «la seta offre opportunità per sviluppare soluzioni ecosostenibili per l’industria tessile, ma è anche ottima per sviluppare l’ingegneria biomedicale. Questa è una delle ricerche più grandi: cercare di produrre seta di ragni artificiale con le stesse proprietà della seta di origine naturale».

Subito dopo la pausa pranzo è salita sul palco Emma Nolde, cantautrice toscana classe 2000, che si è presa la scena con le sue canzoni e soprattutto con un discorso profondamente umano ed impattante. Una giovane anima che ha ricordato a tutti la straordinarietà di essere normale e l’importanza di poter sbagliare, concetti se vogliamo “semplici” ma che spesso trascuriamo.

Toccante e sentito anche il discorso di Maziar Bahari, giornalista iraniano- canadese, regista e attivista per i diritti umani fondatore di IranWire, piattaforma utile per condividere informazioni e per fare in modo che i citizen journalists possano imparare dai giornalisti professionisti iraniani in esilio forzato. Bahari ha raccontato la difficile e delicata situazione che attanaglia il Paese orientale, tra proteste soppresse e regime autoritario. Il giornalismo partecipativo può essere uno degli strumenti per contrastare tutto ciò, nell’ottica di una libertà che può cambiare il sistema.

La meraviglia, l’importanza delle scelte e la relazione tra successo e felicità

Anghela Alò, creative director specializzata in cerimonie olimpiche, grandi spettacoli ed eventi world wide ha poi mostrato come nascono le sue “meraviglie”. Tra cerimonie Olimpiche e Mondiali (da ultimo quella di Qatar 2022), Alò è stata protagonista in prima persona della creazione di progetti di alto rango. Un’esperienza trasversale, passando per svariati Paesi e culture, tra linguaggi diversi e multimedialità, con ancora un sogno nel cassetto: Milano – Cortina 2026.

Foto di TEDx Verona Team Press

Ernesto Maria Ruffini, avvocato tributarista direttore dell’Agenzia delle Entrate che ha portato un forte impulso digitale al fisco italiano, ha voluto rimarcare come le nostre scelte possano incidere anche sulla vita degli altri e della società che ci circonda. «Possiamo rimanere spettatori del mondo che scorre o agire nella comunità facendo la differenza» ha spiegato Ruffini, che ha portato l’esempio di Rosanna Oliva, la donna che voleva diventare prefetto e che dopo una tenace battaglia nel 1960 vinse il suo ricorso in Corte di Appello aprendo così l’accesso per le donne alle carriere della pubblica amministrazione fino ad allora riservate agli uomini.

La kermesse è proseguita con Davide Cervellin, analytics leader, nominato per tre anni consecutivi una delle 100 persone più influenti nel Data Driven business e autore del podcast Office of Cards dedicato al mondo del lavoro. Nel suo speech però più che sul suo brillante percorso professionale Davide si è voluto incentrare su come successo lavorativo e felicità non sempre vadano di pari passo. Cervellin ha parlato quindi del suo percorso di crescita che lo ha portato a vedere il mondo da angolazioni diverse. «Per 36 anni ho cercato la felicità e il successo dentro di me e invece l’ho trovato quando ho girato la telecamera verso le altre persone».

La tavola del passato, la voglia di vivere e l’interculturalità delle arti

Patrizia Basso, professore ordinario di Archeologia classica all’Università di Verona ha illustrato il progetto di ricerca “In Veronensium mensa. Food and wine in ancient Verona” che studia quali cibi e bevande si siano alternati sulle tavole dei veronesi nei secoli. «Studio le cose per cercare di ricostruire la vita degli uomini: ascoltare la vita delle cose ci abitua ad ascoltare anche le persone, così come noi stessi».

Il numeroso pubblico del TEDx Verona 2023. Foto di TEDx Verona Team Press

C’è stato spazio anche per il video saluto di Sofia Goggia, designata come speaker ma che per sopraggiunti motivi personali ha dovuto rimandare l’occasione. Sul palco ha portato tutta la sua energia e vitalità anche Alessandro Bordini, avventuroso ragazzo che 10 anni fa ha perso la vista in uno sfortunato incidente. Alessandro non si è fermato e continua ancora oggi a girare il mondo e vivere al massimo, come ha raccontato nel suo libro “Crescere al buio”.

A chiusura del tutto il gruppo di acrobati tanzanesi, argentini e brasiliani Cores da Bahia ha alimentato ancora di più il clima positivo del Palazzo con un’esibizione vivace e spettacolare che ha entusiasmo tutti i presenti.

Il saluto finale e… a presto!

Il presidente Magagnino ha quindi ringraziato tutti per l’ottima riuscita dell’evento, svoltosi grazie al grande lavoro del team organizzativo di TEDx Verona, formato da 35 professionisti volontari coadiuvati da altri 100 volontari che hanno aiutato in questi due giorni in Gran Guardia.

Désirée Zucchi, una delle organizzatrici e coach degli speaker, si è detta molto soddisfatta per quanto fatto da tutto il team e felice per il ritorno in presenza che ovviamente ha un sapore diverso, dopo anni dove stare insieme è stato impossibile.

Si è chiuso così un evento che ha unito tutte le fasce d’età, veicolando storie, emozioni e momenti di vita, all’insegna dell’innovazione e del sapere.

L’affiatato team di volontari di TEDx Verona che ha reso possibile il tutto.

Il TEDx scaligero non si ferma qui, anzi raddoppia. L’appuntamento è infatti per il TEDxWeekendVerona che si terrà dal 3 al 5 novembre. Si tratta del summit internazionale di tutti gli organizzatori TEDx: ogni anno TED sceglie un TEDx nel mondo a cui chiedere di organizzare questo prestigioso evento, e la scelta per il 2023 è stata proprio Verona. Sono attesi in città 400 organizzatori TEDx provenienti da tutto il mondo, per un evento di straordinaria rilevanza.

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