Un occhio che riflette delle immagini. No, non stiamo parlando di Blade Runner bensì di un frame tratto dal video di presentazione dell’Extra sci-fi festival Verona giunto quest’anno alla sua seconda edizione.

Al Cinema Teatro Nuovo San Michele, sempre gravitando attorno a Ridley Scott, sabato 18 marzo è stato presentato un altro suo capolavoro: Alien. In collaborazione con il Trieste Science+Fiction Festival e le testate giornalistiche i400calci ed Heraldo, la proiezione di Alien ha avuto il piacere di essere introdotta dai redattori dei i400calci Tomshiro Gifuni e George Rohmer, che hanno raccontato al pubblico la genesi della pellicola e alcuni aneddoti interessanti a riguardo.

La nascita di un capolavoro

Spiega George Rohmer, che il film è nato da una costola del progetto mai portato a termine di Alejandro Jodorowsky per l’adattamento sul grande schermo di Dune. Dan O’Bannon infatti, addetto agli effetti speciali, conobbe tramite la lavorazione dell’opera magnum del cineasta cileno Chris Ross e Hans Ruedi Giger, i quali divennero parte del team creativo di Alien: film scritto dallo stesso O’Bannon e nato da una sua idea mentre si trovava sul set di Dark Star di John Carpenter.

Un’estasi creativa che ha permesso ad Alien di mantenere invariato il suo valore cinematografico nel corso degli anni e diventando quanto mai attuale nelle tematiche, aspetto sottolineato anche dalla presenza numerosa del pubblico in sala.

Il film di Ridley Scott continua Gifuni “ha messo alla berlina alcuni temi del cinema statunitense ribaltando ad esempio i canoni del western, dove gli americani spavaldi conquistano la frontiera mentre in Alien il concetto si ribalta, in uno spazio che è pieno di incubi terrificanti”.

Ingresso affollato al Cinema Nuovo San Michele per la proiezione di “Alien”. Foto di Osvaldo Arpaia

L’incubo è ancora tra noi

La visione al cinema del film del 1979, che nel corso della sua vita ha avuto poche possibilità di riproposizioni, ha acquistato un sapore ancora più claustrofobico nel buio della sala, come se ci fossimo trovati a bordo dell’astronave Nostromo, impotenti di fronte all’incubo madre dello Xenomorfo.

Il prossimo appuntamento con il festival della fantascienza a Verona è programmato a La Sobilla, salita San Sepolcro, 6/B (zona Porta Vescovo), il prossimo giovedì 23 marzo alle 19.30. Il fumettista Jazz Manciola, autore della locandina di Extra di quest’anno, racconterà del suo webcomic “Apocalisse Fredda” (TacoToon, 2023) che mischia fantascienza, mistica e azione, nel solco degli action comics americani e degli shonen giapponesi.

Durante la serata presenterà lo speciale spin-off “Dal profondo”, realizzato proprio in occasione del festival, autoproduzione di 30 pagine che narra la stessa storia, ma questa volta dal punto di vista dei demoni. In mostra le tavole dell’opera e alcune illustrazioni inedite.

Il terzo incontro di EXTRA sci-fi festival Verona si apre con il cortometraggio di Nicolò Goattin dal titolo “The last piece of the puzzle” (UK, 2020, 8’). Ingresso libero con tessera (3 €)

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