Uscito in libreria a dicembre 2022 per Rizzoli Editore, Di pietra e di furore – la vita e arte di Andrea Mantegna è l’ultima opera della scrittrice italiana Francesca Diotallevi.

Il testo, non inquadrabile in un vero e proprio romanzo come i suoi precedenti, è un saggio storico a tratti romanzato in cui sono raccontate la vita e le opere di uno degli artisti rinascimentali Italiani più noti al mondo, Andrea Mantegna.

Dalla narrativa al romanzo storico

Nata a Milano nel 1985, Diotallevi si laurea in Scienze dei beni culturali. Dopo l’esordio nel 2013, con Le stanze buie (Mursia), esce in libreria nel 2015 con Amedeo, je t’aime (Mondadori Electa), Dentro Soffia il vento (Neri Pozza, 2016), che è pure vincitore della seconda del Premio Neri Pozza sezione giovani, quindi con Dai tuoi occhi solamente (Neri Pozza 2018), candidato al Premio Strega e vincitore del Premio Comisso sezione giovani, del Premio Manzoni e il Premio Mastronardi. Nel 2021 sempre con Neri Pozza ripubblica il romanzo d’esordio Le stanze buie, profondamente rivisitato.

Un carattere duro come pietra

La copertina del romanzo storico di Francesca Diotallevi Di pietra e furore – Vita e arte di Andrea Mantegna, Rizzoli, 2022.

Il racconto parte dalla bottega del suo primo maestro, Squarcione, che gli insegnò la pratica artistica potenziando al meglio le doti dell’allievo. Tuttavia, ne sfruttò anche il talento e speculò a proprio vantaggio sulla vocazione del giovane. Tale abuso rese Mantegna, per tutta la sua vita, duro come una roccia e molto scontroso, sicché lo si ricorda con un carattere difficile, arrogante, sfacciato e rigido, da cui il titolo del libro “di pietra e di furore”. 

Dopo essersi ribellato ai soprusi di Squarcione, Mantegna inizia la sua carriera di artista tra Padova, Ferrara e la sua amata Mantova.

In virtù del suo talento creò opere artistiche di pregio altissimo: è stato pittore, miniaturista, incisore, scultore, architetto, tanto che è impossibile classificare Mantegna come artista in un unico settore specifico, poiché le sue capacità gli permisero di spaziare in ogni aspetto dell’arte.

Nove anni per la Camera degli Sposi

Tra le tante opere descritte nel libro, corredato da fotografie, vi è anche la Camera degli Sposi, datata tra il 1465 e il 1474, che si trova a Mantova nel Palazzo Ducale e alla quale Diotallevi dedica il capitolo intitolato “Il cielo in una stanza”. Il riferimento è agli affreschi folgoranti della cosiddetta Camera picta, dalle tinte azzurro pastello e dalla finzione architettonica che culmina nel centrale oculo prospettico.

Il lavoro di Mantegna, che doveva dipingere nella stanza affreschi tra soffitto e pareti, fu un dei più lunghi. Diotallevi ricorda nel libro che Ludovico Gonzaga, marchese di Mantova mandante dell’opera, non mancò nel lamentarsi della lentezza. Dopo nove anni l’opera fu conclusa e il risultato fu eclatante.Tuttora costituisce una delle raffigurazioni più stupefacenti del patrimonio storico-artistico italiano.

Le emozioni di Mantegna

Diotallevi racconta la vita dell’artista e le sue opere non con nozioni meramente tecniche, ma tratteggiando il tutto con una sensibilità non comune.

Infatti, benché ci sia una ricca carrellata delle rappresentazioni artistiche di Mantegna, il lettore non si trova di fronte ad una esposizione puramente specialistica, bensì si avvicina alle emozioni di Mantegna uomo, che poi egli esprime attraverso l’arte.

Questa prospettiva da un lato rende chiara la preparazione, basata su studi e ricerche, della scrittrice sulla personalità dell’artista e dall’altro arricchisce il testo avvicinando il lettore al lato più umano di Mantegna, senza tuttavia scalfirne il rispetto per il suo genio artistico.

Con una scrittura elegante, l’autrice raggiunge l’obiettivo di scavare nell’animo del protagonista, rendendo chiara non solo la bellezza del genio artistico in sé ma la ricchezza del suo bagaglio emotivo che rappresenta il muro portante della sua arte.
Francesca Diotallevi sarà alla Feltrinelli di Verona lunedì 27 febbraio alle ore 18 per la presentazione del volume e dialogherà con la restauratrice Daniela Campagnola, socia Soroptimist International Club di Verona. L’associazione internazionale di donne impegnate in attività professionali e manageriali ha lo scopo di sviluppare il potenziale delle donne, tutelare i diritti umani e le pari opportunità: questo appuntamento è quindi il primo di una serie di presentazioni organizzate da Feltrinelli, in collaborazione con il Club veronese.

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