Prosegue la rassegna letteraria di Parole Amiche, promossa dall’Associazione Balder, con un nuovo appuntamento, questa sera, alle 18.30, presso il centro culturale di San Giovanni Lupatoto. Ospite della serata Sara Vallefuoco, che presenterà il suo romanzo d’esordio Neroinchiostro, edito da Mondadori. Dialogherà con l’autrice Serena Mazzurana, collaboratrice di Heraldo, che è media partner dell’iniziativa.

Sara Vallefuoco esordisce con un giallo e lo fa tornando indietro a un’Italia che ancora non può definirsi tale come nazione, in un’epoca a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, in cui un concetto unitario è ancora tutto in costruzione. Un periodo in cui ancora tutto è frammentato e “l’Italia appare più unita sulle mappe che nel cuore dei suoi abitanti”, come si legge nella presentazione della casa editrice.

Estate 1899. Il vicebrigadiere Ghibaudo, assieme a un gruppo di carabinieri provenienti da tutto il Regno d’Italia, viene trasferito nell’entroterra sardo con il compito di tenere a bada e combattere il brigantaggio che sta imperversando nell’isola.

Proiettato in un mondo differente da quello a cui era abituato, quello piemontese, si ritrova in un contesto in cui i crimini sembrano essere superiori a numero ma non a denunce, che infatti scarseggiano. A rompere il ghiaccio di questo equilibrio malsano sarà Lianora, una paesana che denuncerà per prima un caso di furto.

Questa denuncia sarà, però, solamente la punta di un iceberg ben più profondo che porterà il vicebrigadiere Ghibaudo alla scoperta, nelle stalle di Lianora, del cadavere di una collega dell’Arma. E questo romperà non ben pochi equilibri.

Sara Vallefuoco, nata a Roma ma residente a Telve, in provincia di Trento, insegna materie letterarie in una scuola secondaria ed è al suo primo romanzo, che è entrato nella storica collana de I Gialli Mondadori. Pratica la scrittura da tanto tempo e ha già pubblicato racconti gialli in diverse raccolte.

Prima di approdare all’insegnamento, ha lavorato come catalogatrice di libri antichi, libretti d’opera e manoscritti musicali all’Archivio di San Giovanni in Laterano in Roma, nell’Abbazia di Montecassino e nella Biblioteca Reale di Torino. Un’attività a contatto con documenti antichi che ha trasferito con facilità anche nelle ricerche per ambientare storicamente il suo primo romanzo, cercando materiali documentali sulla criminalità nella Sardegna del Regno d’Italia e sugli usi, costumi e consumi dell’epoca, felicemente ricostruiti nella narrazione.

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