Questo è il primo articolo di una serie per raccontare la scena musicale e artistica veronese di oggi, con uno sguardo nel recente passato. La speranza è che il pubblico veronese e non si appassioni ai propri artisti e si rivaluti la forza e la bellezza della musica dal vivo. Sarebbe bello, inoltre, che le istituzioni e i Comuni facilitassero l’apertura di spazi per l’arte e la musica, usufruibili da parte di tutta la comunità.

La tradizione culturale di Verona, d’altronde, ha reso la città straordinariamente creativa e invidiata nella sua unità e nella sua diversità, soprattutto in un contesto mondiale più ampio.

Data la sua storia millenaria, Verona dovrebbe diventare un polo artistico ambito da tutta Europa, da tutto il mondo, un luogo di opportunità di preparazione didattica e formazione professionale, per giovani e famiglie, un serbatoio musicale di rilevanza internazionale, con una particolare attenzione verso gli artisti emergenti e la musica dal vivo.

Una città all’avanguardia che non ha eguali. Un esempio per le capitali europee. Questo ci si aspetta da una città come Verona.

Si respira nuova musica

Una grande città deve sostenere e valorizzare i propri giovani, offrendo loro molteplici possibilità di esibirsi dal vivo, creando spazi e opportunità, sia in sede pubblica che privata, dare loro il giusto riconoscimento in ambito artistico e sociale, affinché Verona sia un caposaldo della musica, dell’arte e della cultura in generale.

Dopo due anni di pandemia sono tornati i concerti dal vivo con la piena capienza, ma non solo: si respira nuova musica e si è risvegliata una nuova creatività artistica. C’è la voglia di ripartire, di sognare, di gridare al mondo “fate l’amore, non la guerra”.

Il famoso scienziato Oliver Sacks ha rilevato che “le emozioni evocate dalla musica possono essere intensissime. Lacrime, estasi, sensazioni difficilmente descrivibili con parole. Ma la musica può anche scatenare reazioni pericolose: furori guerrieri, incitazioni al massacro ed al fanatismo religioso”.

Ci sono brani che entrano a far parte nella colonna sonora della nostra vita, per un motivo o un altro, a seconda della propria sensibilità, del momento, della percezione del quotidiano e per molti altri.

Federico Secondomè

Rimanendo in tempi recenti, menzioniamo l’album d’esordio di Federico Sambugaro Baldini, in arte Federico Secondomè, intitolato Male Davvero.

Il pop incontra l’elettronica in morbide assonanze, profonde melodie e testi che richiamano i più elevati valori dell’essere umano. L’album è composto da dieci pezzi, il cui concept è il senso di colpa, che non dovrebbe mai essere, un fatto traumatico, una fonte di dolore per sé e per gli altri, ma un’attesa pacifica e silenziosa, discreta, e un’apertura paziente e rispettosa a nuove panoramiche, che non elidono né escludono quelle precedenti, ma le completano, le arricchiscono.

Federico Secondomè, foto Pagina Facebook

Il fine ultimo è amare e rispettare sé stessi e poiché ogni individuo ha il diritto di cercare la propria felicità, occorre predisporre la vita in maniera che tale felicità possa essere raggiunta. E’ necessario solo un po’ di coraggio, di fiducia in sé stessi, di apertura mentale e di cuore. Beato chi capisce in tempo tutto ciò e sa dare così una svolta lucida e generosa alla propria esistenza.

Un album illuminante, moderno, i cui suoni, molto curati, risplendono di luce propria.

Federico (Sambugaro) Secondomè, autore e produttore classe ’95, vanta collaborazioni con diversi artisti della scena nazionale (Raphael Gualazzi, Irama, Emma Muscat, Matteo Bocelli, Greta Menchi, Mose, Giulia Penna, SAC1 e molti altri) e non saremmo sorpresi se fra qualche anno iniziasse a scrivere per qualche popstar di rilevanza internazionale, in quanto ha tutte le capacità per raggiungere questo obiettivo.

Frankie Brasco

C’è un artista che, nelle sue canzoni, parla del suo amore incondizionato per Verona, ma non solo, talvolta in dialetto veneto, talvolta in italiano. La forma è poetica, amabile, ironica, tra rock e colorate ballate: parliamo di Francesco Gerace, in arte Frankie Brasko. Si ascolti, ad esempio, la traccia Verona Monella, inclusa nel suo album d’esordio Braskopoli del 2021.

Il suo ultimo EP, intitolato Braskologia, racchiude i 7 singoli usciti precedentemente tra il 2021 e il 2022. Un cantautore sincero, goliardico, poliedrico che merita più di un ascolto.

Overkind e Da Quagga

Gli OverKind, un gruppo formatosi nel luglio del 2016 dalle ceneri dei Fatal Destiny, hanno pubblicato l’omonimo album, il loro secondo lavoro, dopo il precedente Acheron del 2019.

Un disco prezioso, genuino, di ottima fattura, sia per l’ottima produzione quanto per la qualità tecnica della band, una linfa vitale per gli amanti del progressive metal.

La formazione dei Da Quagga, foto pagina Facebook.

I Da Quagga si sono aggiudicati la decima edizione del Tregnago Rock Contest. Il loro sound amalgama il post rock con l’elettronica, il pop, il funky, rap e hip hop, un crossover di generi musicali che ricorda il gruppo underground degli Amari, formazione storica italiana. L’ultima produzione, del 2021, si intitola Bolla ed è un disco che trabocca di vitalità. I Da Quagga sono una band che vale la pena di vedere dal vivo, specialmente per la loro attitudine sul palco.

Montresór, Riccardo Tarocco, Agorà

Valentina Montresor, in arte Montresór, a inizio anno ha pubblicato l’Ep omonimo, e rappresenta una chicca nel panorama musicale nostrano. Cinque brani raffinati nei quali suoni eleganti si uniscono alla delicata voce di Valentina, in un sussurro delizioso di parole e intrecci sonori. L’ascolto cattura l’attenzione e rivela un’estrema emozione: Montresór colpisce per la sua trasparenza, per la sua genuinità e soprattutto per il suo talento.

Mille Vite è il brano musicale che segna l’esordio discografico di Riccardo Tarocco. Un pezzo pop, nel quale suoni moderni si amalgamano con il funky e il gusto del retrò. Un artista carismatico, dotato di eccellenti qualità canore.

Valentina Montresor, in arte Montresór

La band veronese Agorà ha pubblicato il nuovo singolo Selvaggia: si tratta del terzo brano del giovane percorso artistico del gruppo dopo gli ottimi riscontri dei singoli  Le tue Clarks e Siamo tutti qui. Una bella canzone pop rock, semplice, ma mai banale, molto curata nei testi, negli arrangiamenti e nei suoni, caldi come la bellissima voce del frontman Pierdavide Cappelletti. Il brano da solo dimostra la qualità del un gruppo, che non ha nulla da invidiare ai colleghi più famosi della scena nazionale, e con ampi margini di crescita.

Il pezzo, scritto dalla band, è stato prodotto da Federico Sambugaro Baldini, che ha donato al brano un sound fresco e moderno, sulla scia di nuovi progetti indie italiani come Pinguini Tattici Nucleari o La Rappresentante di Lista.

Rolando e Chianluca

Il rapper Rolando, con il suo nuovo singolo Reggaetonera, ci invita a ballare su variopinte e ritmate note reggae e sfumature pop. Ha in lavorazione un nuovo Ep, la cui uscita è prevista entro l’autunno, e finora ha pubblicato sei singoli tra il 2018 e il 2021: Webstar, Sei l’unica che vorrei, Fuori di Testa, Naviganti, Vamos e Imbarazzante.

Gianluca Chiarelli, in arte Chianluca, ha pubblicato il nuovo singolo Vivere all’Infinito. L’artista trasmette, tra musica e parole, la sua capacità empatica di raggiungere le anime e il cuore dei suoi ascoltatori. Lasciatevi trasportare dalle emozioni.

Andrea Belfi

Andrea Belfi è un compositore, batterista e percussionista veronese. Alle sue spalle innumerevoli progetti musicali ed artistici e molteplici collaborazioni, tra cui i Rosolina Mar, Lecrevisse, Mike Watts e Stefano Pilia ne Il Sogno del Marinaio, i Nonkeen di Nils Frahm e moltissimi altri. Numerosissime le sue pubblicazioni discografiche, tra singoli, Ep e album di musica elettronica, ambient, dub e sperimentale, nelle quali conferma il proprio talento e di essere uno dei nostri migliori musicisti d’esportazione.

Un’intervista del 2015 ad Andrea Belfi curato dal magazine musicale SentireAscoltare.

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