Se fino a pochi anni fa, per vivere appieno l’atmosfera di Vinitaly, l’unica soluzione era riuscire a reperire un biglietto d’ingresso all’evento fieristico, oggi possiamo dire che l’offerta del nostro “Fuori Salone del vino” è così ricca e variegata che possiamo tranquillamente dimenticare le lunghe code in auto sulla via della fiera e goderci la nostra eno-passione per le vie della città.

I primi Vinitaly and the city, che inizialmente erano “mini point di degustazione con concerto” prima a Porta Palio e poi in Gran Guardia, emulavano in piccolo il sistema fieristico, lasciando forse un po’ di insoddisfazione per non essere al “main event”. Possiamo decisamente dire che ora non è più così.

L’intento di VeronaFiere di indirizzare sempre più Vinitaly al business to business (come i nostri cugini teutonici del Prowein – che quest’anno sarà a maggio) doveva per forza passare da un maggiore investimento su eventi che coinvolgessero i veronesi, e i turisti wine lover, in centro città.

A fronte di uno strategico e sostanzioso aumento del biglietto fieristico, che quest’anno ha superato quota 100 euro con i diritti di prevendita (l’ultimo Vinitaly aveva un costo per i consumer che si aggirava intorno agli 80 euro), di un accesso per gli “esterni” limitato alla sola domenica e al mercoledì – ultimo giorno di fiera – e a un focus fortemente orientato alla presenza di importatori stranieri (ne sono stati annunciati circa 700), Vinitaly si gioca quest’importante edizione post pandemia per convincere produttori e cantine che investire sul sistema fieristico del vino ha un nuovo e rinnovato valore di business.

Una masterclass delle scorse edizioni

Il rapporto tra costo stand e aumento contatti/volumi d’affari (dovutamente al fatto che la fiera ultimamente era popolata quasi più di appassionati che di clienti effettivi) si era infatti assottigliato a tal punto che negli ultimi anni pre-pandemia molte aziende vitivinicole si stavano interrogando sull’utilità stessa delle fiere del vino.

Vediamo come Vinitaly e Prowein si giocheranno questa occasione, sicuramente di rilancio dopo anni di frustrazione pandemica: le carte in mano ci sono tutte.

Nel frattempo la città, già da oggi 8 aprile, si riempie di eventi, enoici e non, masterclass di vino per gli appassionati, ma anche show cooking, talk, concerti, dj set, visite guidate per scoprire le bellezze della città, presentazioni di libri, spettacoli di danza, dirette radiofoniche, mostre, rafting sul fiume, tour enogastronomici e ovviamente degustazioni, tutti legati dal setoso fil rouge della passione per il vino.

Morgan si esibirà la sera dell’11 aprile in piazza Mercato Vecchio

Il programma è così folto, ed è andato arricchendosi a tal punto di giorno in giorno, nelle ultime settimane, che è impossibile riportarlo per intero (qui il link per sfogliarlo tutto) ma non possiamo non citare nomi come Roy Paci, Morgan, Iginio Massari, Joe Bastianich, Giorgio Barchiesi (il Giorgione del Gambero Rosso), tutti protagonisti di eventi e concerti gratuiti per la città. La gran parte di Vinitaly and the city avrà come centro nevralgico piazza Dante e i vicini Cortile del Tribunale, Loggia di Fra Giocondo, Torre dei Lamberti, Cortile Mercato Vecchio e Loggia Antica per poi estendersi agli eventi speciali presso Portoni Borsari, Ponte Pietra, l’ex Dogana di fiume, Porta Leoni, Castelvecchio, Palazzo Balladoro, Palazzo Barbieri, i Magazzini Generali.

Anche il rafting sull’Adige fa parte del programma di Vinitaly and the city

Si inizia oggi alle ore 18:30 con l’inaugurazione alla Loggia di Fra’ Giocondo (in Piazza dei Signori) dove interverranno Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Davide Di Michele, vicepresidente della Provincia di Verona e il sindaco Federico Sboarina, con la presenza di Iginio Massari e la moderazione di Maurizio di Maggio di Radio Monte Carlo (radio ufficiale dell’evento).

Ma già dalle 18.00 fino alle 24.00 partiranno in piazza le degustazioni con ViVite, il “brand” che identifica la produzione vitivinicola delle cantine cooperative italiane, una produzione che vale oltre il 58% del vino italiano. Il biglietto per le degustazioni prevede 3 assaggi, tra token e mixology, al costo di 15 euro, mentre le masterclass, che nell’arco delle quattro giornate si svolgeranno nella Loggia Antica, una location storica unica e solitamente inaccessibile, saranno gratuite, previa prenotazione, e curate dal bravo Angelo Peretti, giornalista e gastronomo, che ci condurrà, con il progetto Biols, attraverso percorsi didattici e degustazioni di vini biologici italiani.

Roy Paci sarà protagonista della serata del 9 aprile

La Loggia di Fra Giocondo sarà invece dedicata ad incontri e rassegne sul tema della sostenibilità e dei vini green e il vicino Cortile del Mercato Vecchio ospiterà lo Sparkling & Mixology: un’area speciale dedicata al mixology tra bollicine (saranno presenti più di 100 referenze della docg di Asolo Prosecco) e spirits premium, miscelati con toniche classiche e aromatizzate. La Torre dei Lamberti farà da cornice a una selezione di etichette del terroir marchigiano, mentre il Cortile del tribunale, che ospiterà per i quattro giorni una rassegna Jazz e diversi ospiti, sarà sede delle degustazioni della regione Lazio.

Joe Bastianich e La Terza Classe

Tra gli eventi speciali, oltre i diversi percorsi guidati che si intersecano tematicamente per le vie cittadine, segnaliamo il talk di stasera alle 18.30 con uno dei più grandi Maestri Pasticceri italiani nel mondo, Iginio Massari, moderato dal giornalista Luca Mantovani, l’incontro con Tracy Eboigbodin, vincitrice dell’undicesima edizione di Masterchef, che presenta il suo libro “Soul Kitchen – Le mie ricette per nutrire l’anima” viaggio tra la tecnica e la fantasia in cucina, le esibizioni dei busker’s Art & Performance in varie location cittadine, la discesa del fiume Adige in gommone, attraverso la città, organizzato dal Canoa Club e la mostra “Nuove Cantine italiane. Territori e architetture”, presentata all’interno della splendida cornice settecentesca di Palazzo Balladoro in via Cavour: la mostra, visitabile fino il 13 aprile, vede un percorso che si snoda dalle langhe alla maremma, passando per le regioni Veneto, Piemonte, Alto Adige, Toscana e Sicilia, e cerca di raccontare il processo vinicolo attraverso i progetti delle cantine d’autore.

La mostra a Palazzo Balladoro ha inaugurato nel pomeriggio del 7 aprile

Vinitaly and the city è organizzato da Veronafiere in collaborazione con il Comune di Verona, Studioventisette e Doc Servizi Verona. Tutti gli eventi di piazza sono ad ingresso libero senza limitazioni. Le serate concerto prevedono l’ingresso contingentato in Cortile Mercato Vecchio di massimo 500 persone. Le masterclass sono gratuite ma è prevista la prenotazione.

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