Si torna subito in pista per il primo back-to-back della stagione. Dopo il Gran Premio d’Argentina, la MotoGP rimane nel continente americano trasferendosi negli Stati Uniti, dove nel fine settimana si disputerà il quarto appuntamento del mondiale.

Nato per ospitare le competizioni più importanti a livello internazionale, il Circuito delle Americhe aveva iniziato la sua storia accogliendo la Formula 1 a fine 2012, per poi dedicarsi alla MotoGP qualche mese più tardi. Costituito da venti curve, presenta diverse sezioni ispirate ai circuiti più famosi sparsi per il mondo, in particolare il primo settore, che richiama i tratti caratteristici di Silverstone e Suzuka ad alta velocità. Una tappa diventata ormai appuntamento fisso per il motomondiale, dove la MotoGP festeggerà la sua cinquecentesima gara.

Un video riassunto per gesteggiare le cinquecento gare del motomondiale

Dopo il primo successo conquistato da Aleix Espargarò la scorsa settimana, le aspettative nei confronti dell’Aprilia sono aumentate, ma la casa di Noale predica calma, conscia che la strada per arrivare in cima è ancora lunga. La vittoria argentina però ha dato fiducia all’ambiente, che ora finalmente sa di avere tra le mani una moto competitiva.

Le scelte della Michelin

Per il quarto appuntamento della stagione, Michelin si presenterà sul circuito della Americhe con tre mescole dalla differente costruzione. La gomma anteriore sarà simmetrica, mentre quella posteriore sarà asimmetrica. Una sfida non solo logistica, considerati i ritardi nell’arrivo dei macchinari per montare le coperture, ma anche sportiva. Il tracciato americano, infatti, presenta tratti di lunga percorrenza che metteranno sotto stress gli pneumatici. Altrettanto impegnativo sarà il lavoro dell’impianto frenate, date le staccate più impegnative di curva uno e curva dodici.

«Queste due gare consecutive tra Termas de Rio Hondo e Austin sono una sfida logistica per il nostro team. Tuttavia, siamo sempre felici di spostarci e rendere entusiasmanti gare che i tifosi apprezzeranno. Sappiamo che dall’ultima volta che abbiamo visitato questa pista, sono stati effettuati dei lavori al tracciato per togliere quei dossi che causavano problemi ai piloti. Ora dobbiamo vedere se queste modifiche funzioneranno e come influenzeranno il livello di grip. Ciò detto, sono sicuro che la nostra allocazione darà ai piloti l’opportunità di spingersi ai limiti e lottare per la vittoria», ha spiegato Piero Taramasso di Michelin.

Ritorna in pista Marquez

A seguito del violento high-side in Indonesia, Marquez era stato costretto a osservare un periodo di riposo per un nuovo episodio di diplopia. Una necessità che lo aveva spinto a saltare la trasferta argentina per concentrarsi sul recupero.

Data la vicinanza tra l’appuntamento del Termas de Rio Hondo e quello del Circuito delle Americhe, sembrava quasi scontato che l’otto volte iridato sarebbe stato costretto a saltare un’altra gara, ritornando solamente a fine aprile in occasione del Gran Premio del Portogallo. Un’eventualità che, però, lo spagnolo aveva cercato di scongiurare, rimettendosi subito al lavoro con un test privato in sella a una Honda CBR 600RR. Prove di rientro per verificare le condizioni della vista e prendere nuovamente contatto con una moto, nella speranza di ricevere l’approvazione dei medici. Consenso che sarebbe arrivato qualche ora più tardi, mettendo Marquez nella posizione di potersi imbarcare alla volta di Austin.

Il successo di Marquez nel 2021

«Sono molto felice di essere tornato, è una sensazione fantastica tornare e farlo su una delle mie piste preferite. Non importa la situazione, mi piace molto guidare in Texas e su questo tracciato ho ricordi incredibili. Abbiamo del lavoro da fare dopo aver saltato due gare e l’intero weekend dell’Argentina, quindi non voglio fissare un obiettivo al momento. Ci sono molte cose da tenere a mente, ma l’importante è tornare a correre durante questo fine settimana», ha spiegato il nove volte campione del mondo.

Miller in cerca del riscatto

I primi tre appuntamenti stagionali non hanno riservato grandi soddisfazioni per il team ufficiale Ducati e, più in particolare, Jack Miller. Tra i problemi tecnici del Qatar e la prova opaca dell’Argentina, l’unico risultato di spicco è stato il quarto posto di Mandalika sul bagnato. Prove che l’australiano non vede l’ora di mettersi alle spalle, nella speranza che il tracciato statunitense possa regalare maggiori soddisfazioni. «Sono contento di tornare in pista e lasciarmi alle spalle la gara dell’Argentina. L’ultimo GP è stato particolare: non correvamo a Termas da due anni e con il programma così compatto abbiamo faticato. Ora torniamo in Texas su una pista che mi piace e dove in generale riesco ad essere veloce. Sono determinato a fare bene e dare finalmente una svolta alla mia stagione», ha dichiarato il numero 43.

Al contrario, chi vuole proseguire la sua striscia positiva dopo il buon risultato dell’Argentina è Francesco Bagnaia. L’italiano era stato suo malgrado protagonista di un inizio di stagione molto negativa, con due cadute in altrettanti appuntamenti. Il quinto posto in rimonta in terra sudamericana ha dato fiducia all’ambiente, ma per non cadere nuovamente in una spirale negativa sarà fondamentale trovare costanza, sia nei risultati che nelle prestazioni. «Durante l’ultimo GP in Argentina sono riuscito finalmente a ritrovare le stesse sensazioni che avevo lo scorso anno sulla mia Desmosedici GP. Sono molto contento perché significa che stiamo lavorando nella giusta direzione» – ha detto Bagnaia nell’anteprima del weekend -. «Posso dire che il mio Mondiale è realmente iniziato la scorsa settimana e ora sono determinato a mantenere questo trend positivo.»

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