Oggi pomeriggio alle ore 18 il Verona scenderà in campo allo stadio ‘Olimpico’ per affrontare la Roma di Josè Mourinho. Le trasferte nella Capitale sono storicamente avare di vittorie per i gialloblù, che solo in due occasioni hanno conquistato il successo pieno. Su 30 incontri, solamente sette volte è arrivato un pareggio. Tra questi quello senza dubbio più importante è quello maturato il 21 ottobre 1984.

La domenica di “Garellik”

Il vero protagonista di quel pomeriggio romano di fine ottobre fu Claudio Garella. Il portiere gialloblù, infatti, riuscì a disinnescare, in un modo o nell’altro, i numerosi tentativi giallorossi. Ci provarono in tanti, da Falcao a Iorio, a Cerezo, per finire con Pruzzo e Di Carlo, ma la porta gialloblù rimase inviolata. Garella, era un portiere dallo stile non certo impeccabile, ma sicuramente efficace. Quel giorno diede sfoggio al suo più ampio repertorio di parate tanto da meritarsi, alla fine del match, il simpatico appellativo di “Garellik“. Per lui ebbe un pensiero anche l’avvocato Gianni Agnelli che disse: “Garella è il portiere più forte del mondo, però senza le mani”. Un complimento sicuramente originale ma altrettanto meritato.

Il portiere gialloblù Claudio Garella durante un’azione di gioco

Nell’anno dello scudetto quel pareggio rappresentò uno dei mattoni più importanti di quell’incredibile cavalcata tricolore. Nel corso della stagione altre furono le partite nelle quali il portierone gialloblù mise la firma con i suoi guantoni ma quel giorno è rimasto un fermo immagine indimenticabile.

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