Il rientro da Sesto San Giovanni è stato un bel viaggiare per la Virtus Verona.

I rossoblù sono tornati a casa con tre punti in tasca, con la porta imbattuta da quattro gare, hanno registrato la quinta vittoria della stagione e raggiunto il sesto posto in classifica. Un crescendo non solo numerico che rende dolce il risveglio nella mattinata di Santa Lucia. Tanti consensi e niente carbone, in una certa misura temuto dopo un inizio torneo in cui si era raccolto poco nonostante una semina tutt’altro che da disprezzare.

Il successo allo Stadio Breda contro la Pro Sesto certifica che la svolta in positivo è ormai avvenuta.

I dati delle ultime dieci gare parlano da sé: l’inserimento di Hallfredsson e Nalini nell’organico della formazione di Fresco ha rappresentato il detonatore di quei valori e quelle potenzialità che da dieci turni stanno permettendo di viaggiare ad una media di quasi due punti a partita. Non che la rosa non avesse doti importanti, ma è indubbio che i due innesti di ottobre valgono parecchio. Sono due fuoriclasse per la categoria. Aggiungerli a gente con un retroterra di livello in terza serie del calibro di Danti, Arma e Marchi ha anche permesso ai giovani, a partire da quelli del reparto mediano come Metlika e Lonardi, di consolidarsi sul piano della personalità.

Ieri i rossoblù hanno dominato gli avversari dal primo all’ultimo minuto, per quanto non sia stata una partita comoda. Dietro, ancora una volta a tre, con Daffara, Cella e Pellacani più Amadio e Zugaro attenti alla copertura sulle corsie esterne, si è completata la quarta prestazione netta consecutiva, con un perfetta alternanza tra i pali tra Giacomel e Sibi a godersi l’onore. L’unico difetto ascrivibile ai rossoblù è semmai non aver chiuso il conto già nel primo tempo. Ovvero aver capitalizzato solo una modesta percentuale della mole di occasioni create e aver corso un paio di rischi evitabili.

Intascati i dolcetti di Santa Lucia, in vista del Natale e del giro di boa tra i gironi d’andata e ritorno, al Gavagnin sono in arrivo due sfide top. Saranno in visita le prime della classe. Non sarà semplice ma se proprio proprio Pittarello e compagni vogliono farsi un regalo e far chiudere l’anno del centenario virtussino in bellezza, per quanto da temere Padova e Sűdtirol sono eventualmente l’occasione ideale. Anche per spingere sempre più lontano chi è dietro.

Foto di copertina: Virtus Verona / Perini

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