Dopo la vittoria di Treviso, la Tezenis Verona è incappata in una nuova sconfitta casalinga contro Pesaro, in un match che ha evidenziato ancora una volta i pregi e i difetti della squadra di coach Ramagli. Un leit-motiv che prosegue dall’inizio del torneo e che continua a preoccupare staff, dirigenza e tifosi.

“È mancato qualcosa”

Questa è la frase che Ramagli ha sottolineato più volte nella conferenza stampa dopo la sconfitta contro Pesaro. Effettivamente nel match di domenica sera contro la squadra di Repesa è mancato ancora una volta quel quid in più per portare a casa due fondamentali punti. E quella continuità di risultati tanto cercata e tanto sperata rimane ancora una chimera, al momento ancora irraggiungibile.

Eppure la Scaligera ha provato a confermare quanto di buono fatto contro Treviso, ma questa volta non è bastato. Pesaro ha saputo mantenere maggiore freddezza nei momenti decisivi e non ha mollato fino all’ultimo istante di gara, con uno straordinario Visconti nella parte finale del match. La solita storia dell’ex che torna e colpisce la sua vecchia squadra, mostrando quello che non aveva mai fatto vedere, si è ripetuta anche al Palaolimpia.

Cosa c’è da rivedere e cosa da tenere

Alcune cose continuano a non funzionare: troppi gli errori banali commessi da Cappelletti e compagni, in molti frangenti manca la forza mentale per risultare incisivi, soprattutto nei momenti chiave del match, e in generale manca una certa stabilità di squadra. Anche il quintetto inedito visto in campo domenica con le coppie Casarin-Bortolani e Holman-Candussi non ha portato alcun beneficio rispetto alla solita Scaligera. E Sanders rimane tutt’oggi un oggetto misterioso.

Non tutto però è da buttare e proprio dalle cose positive bisogna cercare di ripartire. Da segnalare la buona prestazione di Holman, 17 punti a segno, anche se commette ancora alcuni errori in difesa, e quella di Cappelletti, con 20 punti a referto. 20 punti anche per il solito Anderson, che comunque ha voluto chiedere scusa a tutti con un post su Instagram.

Karvel Anderson – Foto dal profilo Facebook della Scaligera Basket

Intervenire sul mercato risulta sempre più necessario. Lo sa bene la società e ne ha parlato anche Ramagli, ma la ricerca di un’ala piccola non è cosa semplice. Chissà se tornerà un volto già visto al PalaOlimpia nello scorso campionato o se si preferirà optare per altro.

La squadra ha cercato sempre di dare il massimo, questo è indubbio, ma c’è comunque bisogno di un rinforzo prima che il gruppo, magari non aiutato dai risultati, entri in un vortice di impotenza e depressione che non porterebbe a nulla di buono. E a quel punto nessuna nuova scelta servirebbe più.

A Napoli sfida da non sbagliare

Se Santa Lucia non ha portato un dolce risultato, speriamo che almeno Babbo Natale accontenti i desideri dei tifosi gialloblù. Dopo il consueto giro con la sua slitta, è atteso lunedì sera, nel giorno di Santo Stefano, a Napoli, al Palabarbuto. Lì la Tezenis non potrà davvero sbagliare. Vincere contro i campani vorrebbe dire raggiungerli a quota otto punti e magari staccarsi dalle altre squadre che si trovano sotto, come Treviso e Trieste, che avranno due gare molto più complesse sulla carta (la prima a Tortona e l’altra in casa contro Trento). L’impegno della Scaligera non sarà, però, così semplice: una trasferta lunga, nel giorno dopo la grande abbuffata di Natale, contro una squadra che lotta per gli stessi obiettivi e avrà lo stesso imperativo di vincere a tutti i costi.

I giganti gialloblù non dovranno cadere nella trappola partenopea che potrebbe rigettarli in fondo alla classifica.  Il match di Napoli sarà l’ultimo del 2022: il 2 gennaio la Tezenis tornerà al Palaolimpia per giocarsela contro Trieste. Il primo obiettivo per il nuovo anno sarà quello di ritornare a fare punti nella propria casa, cosa che non accade dalla prima giornata di campionato.

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