Dopo l’etica e la politica, “Stile che cambia, dal Mediterraneo ai Paesi dell’Est” è la terza conversazione che chiude il format “Il mestiere dell’architetto”, un ciclo di tre incontri organizzato dall’Ordine degli Architetti di Verona. L’iniziativa, partita in novembre, si pone l’obiettivo di aprire un dialogo tra la categoria e i cittadini e di riflettere sul ruolo sociale e politico della figura dell’architetto all’interno della comunità e dei territori in cui opera.

Ogni evento si è tenuto in una cantina pregiata di Verona e questa volta la location individuata è Villa Spinosa nella località Jago di Negrar. L’incontro si terrà alle 18 e interverranno Mosè Ricci, architetto e professore ordinario di Urbanistica e Progettazione all’Università di Roma, e l’architetto veronese Paolo Richelli. I due dialogheranno con l’architetta Daniela Cavallo e sarà presente all’evento anche Paola Bonuzzi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Verona.

L’evoluzione dei canoni estetici a partire dal Mediterraneo

Quanto incidono i luoghi sulla forma, sullo stile e sull’approccio costruttivo degli architetti? Quanta coscienza abbiamo, anche come cittadini, dell’estetica dei territori in cui viviamo?

Il punto di partenza per questo ultimo dialogo de Il mestiere dell’architetto sarà il Mediterraneo, la culla più significativa di storia, mitologia e conoscenza su cui Ricci ha impostato per l’Accademia dei Lincei la sua ricerca collettiva e internazionale “Midways”.

Una scelta non casuale, poiché i luoghi che vanno dal Mediterraneo ai Paesi dell’Est sono oggi oggetto di grandi rivoluzioni urbanistiche e presentano canoni e stili diversi che mutano tra eccessi decorativi e minimalismo. È necessario quindi educare le persone alla bellezza e porre attenzione negli interventi all’estetica del territorio, tutelando e rispettando il suo paesaggio.

Gli ospiti del terzo incontro

L’architetto Mosè Ricci è professore ordinario di Urbanistica e di Progettazione Architettonica, Benemerito della Cultura e dell’Arte Italiana. Autore di libri sull’architettura, la città e il paesaggio, è Fulbright Scholar alla Harvard University e ha insegnato in diverse università italiane e all’estero. Nel 2012 è stato il curatore, per la città e il paesaggio, della mostra Recycle al MAXXI di Roma.

I suoi progetti hanno ricevuto riconoscimenti in diversi concorsi e mostre internazionali. Nel 2019 ha vinto il bando per un triennio di collaborazione all’attività scientifica del Centro interdisciplinare dell’Accademia dei Lincei per la quale sta portando avanti il progetto “Midways, le vie del Mediterraneo”.

Il portfolio di servizi professionali spazia dalla progettazione urbana al restauro monumentale e ristrutturazione di edifici, dalla progettazione e alla realizzazione di arredamenti e decorazioni residenziali.

Il veronese Paolo Richelli si dedica dal 1984 alla progettazione urbana, al restauro monumentale e alla ristrutturazione di edifici, fino alla progettazione e realizzazione di arredamenti e decorazioni residenziali. Tra i numerosi interventi di restauro e riqualificazione di edifici storici, si è occupato del Palazzo delle Poste di Verona.

Come partecipare alla terza conversazione

L’incontro “Stile che cambia, dal Mediterraneo ai Paesi dell’Est” è aperto alla cittadinanza prenotandosi all’indirizzo email architetti@verona.archiworld.it . L’evento potrà essere seguito anche in diretta streaming dalla pagina Facebook dell’Ordine degli Architetti di Verona. Per gli architetti iscritti, l’evento avrà valenza formativa (2CFP) con registrazione sulla piattaforma iMateria.