Le elezioni amministrative si avvicinano sempre di più e si avverte nell’aria la volontà da parte di alcuni cittadini di cambiare la propria città. I primi a pretendere un cambiamento a Verona sono proprio i giovani. La loro voce è supportata dal gruppo giovanile Yanez, nato durante l’ultimo lockdown tra marzo e aprile del 2021. Lavoratori e studenti tra i 19 e i 33 anni si sono incontrati chiusi in casa davanti agli schermi dei propri computer e hanno incominciato a riflettere sulle problematiche di Verona e a immaginare come potrebbe essere il futuro della loro amata città.

«È necessario che Verona volti pagina e che si allontani dall’oscurantismo di cui è stata vittima negli ultimi 10 anni strizzando l’occhio in più di qualche occasione a gruppi di estrema destra nazifascisti – afferma Jacopo Buffolo portavoce di Yanez -. La nostra realtà giovanile proporrà nei prossimi mesi dei temi su cui discutere per il futuro di Verona, in modo tale da stimolare il dibattito pubblico cittadino in vista delle prossime elezioni amministrative

Dopo il lockdown, il gruppo giovanile Yanez ha incominciato ad attivarsi sul territorio e ha promosso due iniziative: una sullo stato di abbandono di alcuni luoghi veronesi, l’altra sui giovani. Nel corso dell’estate Yanez ha infatti promosso su Facebook l’evento “Riscatta”, postando sulla propria pagina gli angoli di Verona in uno stato di degrado o di abbandono. Il gruppo giovanile ha poi invitato anche i cittadini a fare la stessa cosa, collezionando ben 40 foto che denunciano tutte quelle zone della città che andrebbero recuperate.

L’evento più recente invece ha riguardato la lettura pubblica di una lettera scritta dal gruppo Yanez, avvenuta il 7 novembre in via Cappello davanti alla statua dello scrittore Emilio Salgari. L’intento era quello di lanciare una sfida all’amministrazione attuale e futura di Verona che dovrebbe incominciare a pensare di più ai giovani e a coinvolgerli attivamente nel cambiamento della città.

«A Verona di parla spesso di giovani ma mai con i giovani – spiega Buffolo -. Non ci sono nemmeno degli spazi pensati per l’aggregazione della nostra fascia d’età a eccezione dei locali. Mancano nella nostra città quelle politiche giovanili che dovrebbero sostenere i ragazzi nell’andare a vivere da soli e progetti che ci coinvolgano nel rinnovamento di Verona. Non ci sono investimenti sulla nostra categoria.»

Riqualificazione degli edifici abbandonati, lavoro, ambiente e arricchimento culturale sono i quattro macro temi da cui, secondo Yanez, bisognerebbe ripartire per cambiare il futuro di Verona.

Le denunce di Yanez

Abbandono

«Verona è piena di luoghi ed edifici abbandonati, non utilizzati come la zona Chievo o la Villa Pullè – dice Buffolo -. Questi spazi dimenticati possono essere valorizzati e dati in mano ai giovani per recuperarli e rigenerarli anche perché, oltre ai locali, Verona non ha alcun spazio di aggregazione giovanile dove permettere ai ragazzi di ritrovarsi e scambiarsi le idee.»

Ambiente

«Verona è al 70esimo posto nella classifica nazionale delle città con il più alto tasso di inquinamento dell’aria – denuncia Buffolo -. Serve un’amministrazione che, assieme alla partecipazione attiva dei cittadini, guidi la città verso la transizione ecologica. Un altro problema legato all’ambiente è il traffico che attanaglia la città e alcune parti dei suoi quartieri.»

Lavoro

«Il lavoro sfruttato e il problema della disoccupazione c’è in tutta Italia e quindi anche a Verona – racconta Buffolo -. Bisognerebbe garantire ai giovani, e a tutti in generale, di poter vivere grazie a un lavoro sano, regolare, capace di dare delle prospettive future. È necessario avere la possibilità di avere un reddito dignitoso e di sviluppare l’occupazione lavorativa in linea con la tutela dell’ambiente.»

Cultura

«La cultura è stata lasciata indietro ed è stata poco sviluppata, quando in altre città si sono fatti molti investimenti in questo settore coinvolgendo anche i giovani – dice Buffolo -. Verona potrebbe avere un’offerta molto più ampia come ce l’hanno tante altre città grandi. Le iniziative proposte sono invece al pari delle realtà provinciali. Tante associazioni non hanno nemmeno uno spazio per trovarsi. C’è una carenza di bandi che permetterebbero alle realtà culturali veronesi di essere aiutate nell’organizzare le loro iniziative culturali.»

Yanez e le future elezioni amministrative

Il gruppo Yanez non ha ancora le idee chiare su come svilupperà la sua attività in vista delle elezioni amministrative della primavera del 2022. La realtà giovanile veronese non è sicura di allearsi a qualche forza politica in campagna elettorale, ma continuerà a denunciare i problemi della città, a trovare soluzioni e a coinvolgere attivamente chi vive a Verona organizzando dibattiti pubblici.

«Il cambiamento è necessario e per far sì che avvenga metteremo tutte le energie che abbiamo a nostra disposizione – afferma Buffolo -. Abbiamo ancora tempo per ragionare sulle modalità attraverso cui intendiamo orientare le nostre attività, ma dopo aver assistito ad alcuni eventi come il Congresso Mondiale delle Famiglie non possiamo fermarci. Vogliamo essere quella scintilla che spingerà tanti altri a fare qualcosa per il futuro di Verona.»

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