Partiamo da un presupposto. Solo chi non fa mai pronostici non li sbaglia. Quindi siamo consapevoli che qualsiasi cosa scriveremo potrà essere smentita dai fatti nel giro di poche ore: prendete tutto il contenuto di questo articolo “con le molle” e anche un po’ di ironia. Altra premessa: per scaramanzia non faremo alcun commento alla partita dell’Italia. La sfida contro l’Austria di questa sera non sarà oggetto, per ovvie ragioni, di analisi da parte nostra. Mentre scriviamo abbiamo già la maglietta azzurra indosso e siamo in pieno pre-partita. Anche se non fosse una questione di scaramanzia, sarebbe difficile rimanere neutri e lucidi su questo match. Analizzeremo, invece, le altre sette sfide che determineranno, fra oggi e martedì 29 giugno, quali saranno le otto nazionali rimaste e, dunque, pretendenti al titolo di Campione d’Europa.

Galles-Danimarca (oggi alle 18): è il primo ottavo, che si giocherà fra pochissimo, alle 18. Sulla carta si presenta come una sfida equilibrata, fra le due seconde rispettivamente dei gironi A e B. In realtà è una partita che appare sbilanciatissima nelle motivazioni, perché da una parte c’è una squadra, il Galles, che pare aver già ottenuto il suo massimo in questo europeo (la qualificazione del girone) e che ha le sue stelle Ramsey e Bale non certo al top della propria carriera e di forma. La squadra si appoggia a loro, anche se è dotata di un altro paio di elementi (fra cui certamente il furetto James e il subentrante Kieffer Moore, a cui – concedecelo – vanno istintivamente le nostre simpatie, non fosse altro per il nome che porta; in generale la squadra britannica è dotata di buona fisicità e corsa, ma nel complesso è qualitativamente meno pericolosa della squadra che ben figurò in Francia nel 2016. Dall’altra parte c’è una compagine che – passata la grande paura di Chris Eriksen nella prima sfida contro la Finlandia – ha trovato, soprattutto nella gara contro la Russia, una grandissima carica. Il 4-1 finale di quella sfida ha permesso alla Danish Dynamite di issarsi dall’ultimo al secondo posto in un colpo solo e di trovare un insperato e quanto mai abbordabile primo turno nella fase eliminatoria. La Danimarca, peraltro, già nel ’92 fu protagonista di una cavalcata incredibile all’Europeo, conclusosi addirittura con la sorprendente vittoria finale. Questo per dire che i danesi sono in qualche modo già abituati alle grandi imprese e quest’anno forse lo saranno ancor di più, dopo quello che è già successo. Al di là delle motivazioni, comunque, la squadra gioca bene, con alcuni giocatori in particolare che rappresentano un “grimaldello” efficace per la lenta difesa gallese. Pronostico: DANIMARCA

Olanda-Repubblica Ceca (domani alle 18): la sfida fra gli Orange e i cechi appare più equilibrata di quanto sembri. Schik e compagni, in realtà, sono una buona compagine, con alcune eccellenze, come appunto l’ex Sampdoria e Roma, in grado di finalizzare il gioco del resto della squadra, un po’ grossolano forse, ma abbastanza efficace. Tutti dietro la linea della palla e poi via, in contropiede. L’Italia, peraltro, nell’82 vinse un Mondiale proprio in quel modo. Insomma, i cechi partono tutt’altro che battuti al cospetto di una squadra, quella del ct De Boer, che in avanti fa letteralmente fuoco e fiamme (otto reti in tre partite sono li a dimostrarlo), ma che balla un po’ troppo là dietro. Se i difensori centrali sapranno prendere le misure agli attaccanti cechi non ci sarà partita, ma se verranno sorpresi per primi e poi l’Olanda dovrà in seguire allora per Wynaldum e compagni potrebbe farsi dura. Nonostante questo il valore delle due squadre pende dalla parte di Amsterdam. Pronostico: OLANDA

Belgio-Portogallo (domani alle 21): sulla carta è anche la sfida fra Ronaldo e Lukaku, con la differenza che – a parte, forse, Bruno Fernandes e Pepe – i lusitani non possono contare su una qualità generale di squadra che invece i belgi hanno in ogni reparto. Basti pensare che uno come Eden Hazard non parte nemmeno titolare, spesso chiuso nell’undici di partenza dai vari De Bruyne, Mertens e compagnia cantante. Il Belgio, dall’altra parte, ha la forte pressione di non aver fino ad ora raccolto quanto la sua “generazione d’oro” avrebbe probabilmente potuto e dovuto. Di certo sono più squadra e nel complesso hanno anche maggiori motivazioni, visto che il Portogallo è campione in carica, anche se il calcio è uno sport da talmente tante variabili che dare per scontato che vinca il migliore è quantomeno un azzardo. In questo caso il migliore, Ronaldo, ha già trascinato i suoi a suon di gol (ma più che altro a suon di trasformazioni dagli undici metri) fino agli ottavi, ma ci pare che il Belgio abbia una consapevolezza maggiore dei propri mezzi. Pronostico: BELGIO

Croazia-Spagna (lunedì ore 18): anche questo è un ottavo piuttosto equilibrato, con due squadre che appartengono stabilmente e ormai da tempo all’aristocrazia non solo europea, ma addirittura mondiale. Da una parte il direttore d’orchestra Modric e una squadra fatta di grande qualità ed esperienza, unita a qualche giovane emergente con un futuro dorato, che rappresenta davvero il meglio che oggi può offrire il calcio balcanico. Dall’altra una squadra chiamata al ricambio generazionale dopo i fasti di una decina di anni fa, quando a dirigere il tutto c’erano gli Xavi e gli Iniesta, e che oggi però appare troppo “emotiva” per essere strutturalmente solida come un tempo. Un rischio calcolato, ovviamente, anche perché probabilmente la Spagna punta già ai Mondiali dell’anno prossimo e un torneo di rodaggio ed esperienza per tanti ragazzini ci può anche stare. Il gioco e le scelte di Luis Enrique vengono però spesso criticate, ma questa volta, dopo una qualificazione nel girone “acciuffata” all’ultima giornata, siamo al test-verità. Solidità con un pizzico di fantasia, da una parte, contro emotività e classe, dall’altra. Pronostico: CROAZIA

Francia-Svizzera (lunedì, ore 21): fra tutti è in assoluto l’ottavo più sbilanciato. Non ci pare possa esserci partita fra le due formazioni, pur con una Svizzera che in passato ha dato del filo da torcere alle grandi squadre. Però quella vista già contro l’Italia non sembra in grado di poter fronteggiare lo strapotere transalpino. Deschamps deve, però, trovare i giusti equilibri in una squadra che con Pogba e Kanté a centrocampo dovrebbe mettere una diga davanti alla difesa che, al contrario, ogni tanto imbarca gol inaspettati. Si veda alla voce Ungheria. Detto questo, se là davanti girano Mbappé, Griezmann e Benzema, per la difesa svizzera non ci sarà, come si suol dire, “trippa per gatti”. Pronostico: FRANCIA

Inghilterra-Germania (martedì, ore 18): dopo quella con l’Italia questa è forse la partita più “sentita” dai tedeschi, che contro l’Inghilterra, nelle sfide che contano, hanno quasi sempre vinto, tranne nella finale mondiale del ’66, quando un gol-fantasma regalò la vittoria agli atleti di Sua Maestà. A parte quell’episodio, poi di solito sono i bianchi di Germania a farla da padrone contro gli omologhi Albionici. In realtà questa volta la sfida si presenta molto meno a favore dei teutonici, visto che entrambe le squadre hanno presentato durante questo torneo alcuni fattori positivi e altri negativi. L’Inghilterra segna senz’altro molto poco (due gol fino ad ora, entrambi di Sterling), ma incassa ancora meno (zero, per la precisione), è composta da una banda di ragazzini terribili capitanati da Kane in campo e da Southgate in panchina. Le premesse per fare bene ci sono tutte, ma in realtà già contro la Scozia si sono viste più di una difficoltà contro squadre che si chiudono e ripartono. Cosa che, paradossalmente, la Germania sa fare molto bene. Una squadra, quella di Joachim Low, arrivata per il rotto della cuffia agli ottavi dopo aver superato il “girone di ferro” con Francia e Portogallo (e la malcapitata Ungheria, che ha comunque venduto carissima la pelle) e ora proiettata nella parte più agevole del tabellone. Chi passa questa sfida, infatti, è un serissimo candidato alla finale. Il gioco non è spumeggiante né solido come in passato, ma ad alcuni veterani (Muller, Kroos, Neuer, Hummels) si affianca una generazione di giovani dal talento cristallino, in grado di invertire l’inerzia della partita. Nel complesso la bilancia pende più dalla loro parte, alla fine. Pronostico: GERMANIA

Ucraina-Svezia: Shevchenko, il vecchio asso del Milan, guida i suoi dalla panchina con il solo Andriy Yarmolenko a provare a farne le veci in campo. Impresa ardua ripetere le gesta dell’allenatore ucraino, ma l’attuale numero 7 ha personalità da vendere e quando è in forma, come pare essersi presentato a questi europei, può dire ancora la sua. Certo la fragilità difensiva della squadra gialloblù cozza un po’ con le ambizioni del suo allenatore, ma in fondo gli è andata bene, perché agli ottavi trovano sì una “prima del girone” come la Svezia, ma poteva essere la Spagna e allora lì, forse, non ci sarebbe stata partita. Gli scandinavi, Invece, pur solidissimi in difesa, si presentano a questo appuntamento da “favoriti ma non troppo”, nel senso che è vero che Janne Anderson, il loro allenatore, ha fino ad ora indovinato tutte le mosse, ma è anche vero che se non ci fosse stato il portierone Olsen (ex Roma, scartato) a parare tutto il parabile forse saremmo qui a parlare di un altro abbinamento. Di certo c’è che non ci saremmo aspettati alla vigilia del torneo una di queste due squadre come minimo ai quarti. Sarà per loro già un fantastico risultato. Visto che nelle precedenti sei partite non abbiamo azzardato più di tanto una sorpresa, proviamo a farlo qui e anche se a logica la vittoria è più probabile che vada agli scandinavi, qui affermiamo il contrario, anche perché di solito, negli ottavi, almeno una sorpresa arriva sempre. Pronostico: UCRAINA

E ora che ci siamo sbilanciati, siamo pronti anche a venir smentiti in tutte e sette le partite. Sarà comunque uno spettacolo, speriamo, da gustare fino in fondo.

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