In quest’anno di pandemia e di relazioni a distanza il mondo dell’informazione è stato messo a dura prova. Non solo per le difficoltà anche operative di raccogliere le notizie, ma per la crisi economica di tutto il settore, che ha portato in questi ultimi mesi diverse testate a ridimensionare il personale o rendere sempre più complicato il lavoro del giornalista. Non è un caso se proprio in questi ultimi giorni anche il Sindacato dei Giornalisti del Veneto (SGV) è sceso in piazza accompagnato dallo slogan “Dignità, lavoro, libertà” in un sit-in insolito in piazza Bra.

Vedere giornalisti scendere in piazza è certamente anomalo, ma l’urgenza ha smosso anche chi, ogni giorno, racconta la realtà per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza dell’informazione quale bene comune, a fondamento di una società democratica e pluralistica.

Noi di Heraldo, nati poco più di un anno fa in pieno primo lockdown e mossi dalla passione e l’energia di una trentina di collaboratori, nel nostro piccolo abbiamo deciso di organizzare, in collaborazione con il Canoa Club di Verona, il primo Festival del Giornalismo di Verona, e di farlo, finalmente, in presenza.

E il primo appuntamento è in programma già oggi, 4 giugno, con l’anteprima all’Antica dogana di fiume, luogo storico costruito a metà del Settecento sulla riva cittadina dell’Adige, in uno dei rioni più belli e forse meno conosciuti del centro storico di Verona, il Filippini, a due passi dalla medievale chiesa di San Fermo e dall’università.

La campagna di crowdfunding

Per rendere il progetto condiviso abbiamo deciso anche di lanciare una campagna di crowdfunding per rendere protagonisti (e non solo fruitori) dell’evento i cittadini e le cittadine di Verona, che facendo anche una piccola donazione potranno dare il loro contributo attivo alla realizzazione della manifestazione. Per dire grazie a chi ci aiuterà abbiamo creato delle piccole e grandi ricompense, che coinvolgeranno il nostro pubblico a vivere in modo stimolante e inedito un festival che di fatto sta letteralmente nascendo oggi, giorno dopo giorno, nella nostra città. Ognuno può contribuire donando nella piattaforma Idea Ginger al link dedicato.


Nel frattempo siamo stati affiancati da alcune aziende veronesi, che con i loro servizi ci supportano in questa avventura e che ringraziamo per aver creduto nella nostra idea. Un progetto ambizioso, certo, ma che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, un riconoscimento importante che ci fa ben sperare su un’iniziativa pensata per porre al centro il lavoro giornalistico di qualità. Altri patrocini sono in arrivo, come quello dell’università di Verona, altro partner di questa manifestazione.

L’anteprima del Festival

L’evento di apertura del festival è un vero e proprio prologo rispetto alla manifestazione, e vede protagonista venerdì 4 giugno alle 18.30 Toni Capuozzo, volto noto del giornalismo italiano e inviato nei teatri di guerra più importanti della recente storia mondiale: Bosnia-Herzegovina, Medio Oriente, Somalia, Iraq, Afghanistan (qui le informazioni per accedere all’evento).

Capuozzo ha all’attivo numerosi libri, tra cui l’ultimo, Lettere da un Paese chiuso (Signs Books, 2020) dedicato alla pandemia da Sars-CoV-2 che ha caratterizzato quest’ultimo anno e mezzo nel nostro Paese, ma non solo.

Il primo Festival del giornalismo a Verona

L’edizione 2021 del Festival del giornalismo di Verona, in programma dal 1 al 5 luglio, vedrà la presenza di una ventina di professionisti del settore, con l’obiettivo di affrontare il ruolo del giornalismo nella realtà attuale, contrassegnata dalla sempre maggior difficoltà dei cittadini a districarsi tra l’enorme mole di dati e informazioni che quotidianamente ricevono dai media, talvolta fra loro discordanti, e disorientata dal fenomeno delle fake news.

L’informazione riguarda tutti, l’informazione libera e indipendente è un termometro con cui si misura il benessere di qualsiasi Paese. Per questo abbiamo scelto di far nascere Heraldo e di creare connessioni e dialogo tra giornalisti e cittadini per abbattere il muro della diffidenza. Per dare respiro a tanti temi che in questo anno abbiamo solo sfiorato e poco approfondito. Lo faremo in presenza alla Dogana di fiume. Vi aspettiamo.

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