Giovedì 13 maggio 2021 non finirà certo nelle pagine da ricordare della storia gialloblù. Prima, infatti, l’indagine della Guardia di Finanza nei confronti di Maurizio Setti, accusato di riciclaggio e appropriazione indebita, con conseguente sequestro preventivo di 6,5 milioni di euro, e in serata la sconfitta subita dalla squadra di Juric contro il Crotone, ultimo in classifica, al termine di una prestazione da dimenticare sotto molti punti di vista, probabilmente la peggiore di questa stagione.

Partiamo, però, con ordine. La bomba arriva nella tarda mattinata mentre la squadra attende il calar della sera per mettere piede sull’erba dello “Scida”. L’accusa nei confronti del numero uno gialloblù è cosa da far tremare i polsi: autoriciclaggio e appropriazione indebita. La cosa sembra risalire al contenzioso con Gabriele Volpi, inizialmente compagno di avventura e diventato poi acerrimo “nemico”, riguardo ad alcune società per le quali l’ex patron dello Spezia, in virtù di un credito vantato nei confronti di Setti, aveva chiesto il fallimento. Procedura concorsuale evitata poi dal presidente dell’Hellas attraverso un ripianamento di debiti mediante l’immissione, appunto, di 6,5 milioni di euro.

Secondo la Guardia di Finanza, però, questi fondi sarebbero stati sottratti in maniera illecita dalle casse del club mentre secondo Setti, che ha diramato in risposta un comunicato ufficiale, sarebbe tutto ok. In un contesto giudiziario che deve rimanere garantista è giusto che la giustizia faccia il proprio corso, senza dare spazio a giudizi e processi sommari. Staremo poi a vedere come finirà. Il popolo gialloblù, intanto, non può certo dormire sonni tranquilli, almeno fino a quando l’intricata matassa non sarà risolta.

Il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti

Siccome, come si suol dire, le sventure non vengono mai da sole, a rendere ancora più nefasta la giornata ci ha pensato la squadra, battuta sul campo del Crotone, fino a ieri ultimo in classifica, al termine di una prestazione decisamente sottotono e totalmente priva del mordente al quale ci eravamo abituati. Il concetto è stato ripreso in conferenza stampa anche dallo stesso Juric che, visibilmente contrariato e deluso, ha laconicamente commentato «Siamo mancati sotto il profilo dell’attenzione e dell’intensità. Una squadra come la nostra non va da nessuna parte e diventiamo così perdenti».

I gialloblù non sembrano nemmeno lontanamente parenti della squadra ammirata nel girone di andata e appaiono in riserva non solo fisica ma soprattutto mentale. Contro la formazione calabrese, già da alcune settimane condannata alla retrocessione, si sono salvati veramente in pochi, le insufficienze sono arrivate “a pioggia”.

A questo punto, la cosa migliore è attendere che il campionato arrivi al suo compimento, per poi iniziare a guardare al prossimo futuro. Le nubi all’orizzonte – permanenza di Juric e vicende societarie – sono però al momento tutt’altro che rassicuranti.

Foto: hellasverona.it

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