Con la vittoria ottenuta alle spese del Cagliari, per il Verona può considerarsi definitivamente chiusa la pratica salvezza. Grazie ai punti conquistati contro i rossoblù sardi, infatti, l’Hellas ha finalmente superato la fatidica quota dei 40 punti, soglia che da quando la vittoria vale tre punti, garantisce la permanenza nella massima serie. Alla fine del torneo mancano ora nove partite nelle quali – come candidamente ammesso dallo stesso Juric – i gialloblù scenderanno in campo con l’obiettivo di conquistare il maggior numero di punti possibile, con il dichiarato intento di non lasciare nulla per strada.

Il ragionamento, tuttavia, oltre che su come potrà terminare questa stagione, si sposta inevitabilmente in prospettiva anche su quella futura, che vedrà l’Hellas partecipare al campionato di serie A per la terza volta consecutiva. Dopo l’ottimo score finale dello scorsa stagione, Juric si è ritrovato tra le mani una squadra completamente rinnovata in ogni reparto ma rimboccandosi le maniche e andando oltre ogni più rosea aspettativa – giusto dirlo – è riuscito nell’impresa, per molti considerata alla partenza impossibile, di ripetere il grande risultato dell’anno precedente, ponendo addirittura le basi per superare il numero di punti della stagione passata. La sensazione, però, è quella che il tecnico slavo non sia più disposto a rimanere in riva all’Adige alle stesse condizioni. I messaggi spediti al club in questi ultimi mesi sono apparsi chiari, quasi cristallini. Nella lista dei suoi desideri al primo posto c’è sicuramente la permanenza sulla panchina gialloblù ma solo se sarà possibile mettere concretamente sul tavolo un progetto di crescita e consolidamento. E questo indipendentemente dal fatto di avere davanti ancora due anni di contratto perché, si sa, i contratti, quando le idee iniziano a non convergere più verso la medesima stella polare, si possono interrompere alla stessa velocità con la quale sono stati firmati.

Il tecnico gialloblù Ivan Juric

In riva all’Adige le premesse per porre le basi di qualcosa che possa andare oltre l’orizzonte di una sola stagione ci sono tutte. Lo sa bene il presidente Setti e come lui anche il diesse D’Amico, ma soprattutto il primo a esserne consapevole e profondamente convinto è proprio Juric. L’attuale annata ha visto ancora una volta la valorizzazione di diversi giocatori sui quali non sono mancate le attenzioni dei grandi club. Sicuramente qualcuno partirà, tuttavia l’importante è che a farlo non siano in troppi per non dover ricominciare tutto daccapo, abbandonando ogni ambizione di poter finalmente porre le basi per un ciclo pluriennale. Uno scenario, questo, che potrebbe addirittura mettere a rischio la permanenza di Juric sulla panchina scaligera. Meglio pensarci bene prima di correrlo…

Foto: hellasveronaFC

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