Il pubblico della rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storija e tradizioni in montagna ha decretato miglior lungometraggio il film “Lunana: a yak in the classroom” del giovane regista Pawo Choyning Dorji, che ha conquistato anche il Premio della Giuria MicroCosmo del carcere di Verona. Lessinia d’Argento al documentario “Asho” di Jafar Najafi.
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Lunana: a Yak in a Classroom vince la Lessinia d’Oro del 26 Film Festival della Lessinia. Il film è una produzione del Buthan, diretto dal giovane e simpatico Pawo Choyning Dorji. La Lessinia d’Argento, per il miglior cortometraggio va ad Asho, produzione iraniana per la regia di Jafar Najafi.
Il pubblico, a casa e online, decreta dunque la vittoria di due film che avevano ottime chance di aggiudicarsi il premio finale. Più facile, a mio parere, quella di Asho, meno per Lunana: a Yak in a Classroom insidiato da almeno altri tre film che si sono piazzati al secondo e terzo posto.
Viene da dire che vince la scuola, in questo caso una scuoletta a 4.800 metri di altitudine sulle Terre Alte del Buthan.
E ha ragione il sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti di congratularsi per questa vittoria che mette al centro la scuola. In Buthan, dice Melotti, Paese sicuramente più povero del nostro, mandano un maestro in una scuola a otto giorni di viaggio a piedi dall’ultima fermata del pullman, mentre da noi, le scuole di montagna si preferisce chiuderle.
Lunana riceve anche il premio della giuria di “MicroCosmo”, composta da alcuni detenuti del carcere di Montorio e pure la Menzione Speciale di “Log to Green” per il miglior film a tutela dell’ambiente.
Asho, vincitore della Lessinia d’Argento, porta sullo schermo un giovanissimo pastore iraniano che da grande vuole fare l’attore. Si chiude dunque un’edizione segnata e condizionata dalle norme anticoronavirus. La realizzazione di questa ventiseiesima edizione, fatta con la presenza di pubblico in sala rappresenta una grande vittoria frutto di tenacia, volontà e sguardo lungo nel futuro.
A spiegare il risultato bastano alcuni dati: oltre 4mila biglietti venduti, circa 400 abbonati online e 2.700 le singole visualizzazioni.
Il Festival vince, vince anche la Lessinia nonostante l’assenza della libreria, dell’osteria, del ristorante e di tutte le iniziative che ruotavano attorno al Festival. Il virus e la pioggia non sono riusciti a tenere lontani gli spettatori che hanno quasi sempre riempito la sala. Onore e merito al direttore artistico, Alessandro Anderloni, a uno staff di notevole livello, agli amministratori e ai negozianti di Bosco Chiesanuova che hanno cercato di supportare al meglio questa particolare edizione. Oggi pomeriggio, domenica 30 agosto, la proiezione dei film premiati.
L’appuntamento è per il prossimo anno per un’edizione il più possibile normale. Il 2021 sarà l’anno della numero 27.
