Mancano quattro mesi al Festival della lirica in Arena. I cast sono allestiti, il cartellone è pronto e i nomi sono di grande fama italiana e internazionale.

«Con questa 98esima edizione ci avviciniamo verso il centenario del Festival operistico. Quando due anni fa mi sono insediato come presidente – spiega il sindaco di Verona Federico Sboarina – la Fondazione Arena stava uscendo dal commissariamento; un’eredità pesante. Assieme alla sovrintendente Cecilia Gasdia abbiamo sempre sostenuto che per un rilancio era fondamentale alzare l’asticella della qualità. Il bilancio 2019 ci ha dato ragione. I dipendenti sono tornati a percepire le 12 mensilità, rispetto alle 10 del periodo precedente. Gli spettatori sono stati 424.000, con un incremento dell’8%.»

Jonas Kaufmann

Anche quest’anno la Fondazione intende percorrere la strada iniziata, innalzando ancora di più il livello e aggiungendo alcune rarità. Roberto Alagna, Marcelo Álvarez, Roberto Aronica, Angel Blue, Jorge de León, Plácido Domingo, Amartuvshin Enkhbat, Yusif Eyvazov, Barbara Frittoli, Sonia Ganassi, Aida Garifullina, Alberto Gazale,  Vittorio Grigolo, Saioa Hernández, Ruth Iniesta, Murat Karahan, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Nino Machaidze, Emily Magee, Ambrogio Maestri, Angela Meade, Francesco Meli, Chris Merritt, Anna Netrebko, Lisette Oropesa, Michele Pertusi, George Petean, Olesya Petrova, Saimir Pirgu, Anna Pirozzi, Marina Rebeka, Katia Ricciarelli, Luca Salsi, Ekaterina Semenchuk, María José Siri, Rafał Siwek, Carlo Ventre, Sonya Yoncheva, Elena Zilio sono “solo”  alcuni dei nomi che si esibiranno in Arena. 

«Certamente i cast internazionali daranno un ruolo di prim’ordine al nostro cartellone, ma la tradizione andrà di pari passo con l’innovazione – continua Sboarina –. L’Arena ha il merito di lanciare il regista cinematografico Gabriele Muccino nel teatro d’opera, così come il ritorno alle scene di Katia Ricciarelli, fino all’esordio in Arena di una star internazionale come il tenore Jonas Kaufmann. Questa stagione sarà imperdibile e ci permetterà di fidelizzare gli appassionati della lirica ma, allo stesso tempo, di attrarre con le sue novità nuovo pubblico. Ringrazio tutta l’enorme e affiatata macchina della Fondazione per le energie e la dedizione spesi».

Gabriele Muccino

Il Cartellone di quest’anno, per le opere vedrà il debutto della nuova produzione di Cavalleria rusticana e PagliacciAidaTurandot con la regia di Franco Zeffirelli e Nabucco, diretto da Arnaud Bernard. 

Cinque sono le serate-evento con attesi debutti, a partire dal galà dedicato al tenore Jonas Kaufmann, star al culmine della sua straordinaria carriera operistica che da molti anni il pubblico del Festival attende in Arena. Ritornano Plácido Domingo, con Domingo Opera Night, il Roberto Bolle and Friends e Anna Netrebko, in coppia con Yusif Eyvazov, per The Star of Opera

Grande attesa anche per Ezio Bosso: dopo il grandioso sold out del 2019 nei Carmina Burana di Orff, il maestro dirigerà la IX Sinfonia di Beethoven.
La nuova produzione di Cavalleria rusticana e Pagliacci vede alla regia un nome rubato alla cinematografia, Gabriele Muccino, e un ritorno all’opera di una divina indiscussa del bel canto: Katia Riciarelli. 

Plácido Domingo

«Sono molto contenta di avere in Arena Katia Riciarelli – aggiunge la sovrintendente Cecilia Gasdia –. Davanti a un piatto di tortellini abbiamo parlato a lungo di questo progetto importante che la vedrà nella veste di mamma Lucia, diretta da Muccino. Quest’anno davvero abbiamo concentrato ancor più la preziosità del panorama internazionale, offrendo al pubblico una parata unica di eccellenze, che in pochi giorni consente di ascoltare in un solo luogo e in ruoli diversi stelle di prima grandezza, che altrimenti un appassionato potrebbe godere solo viaggiando tutto l’anno nelle grandi capitali del mondo. Questa continua crescita artistica che ci pone nuovamente al centro del panorama internazionale – conclude – è motivo di grande orgoglio per tutti noi lavoratori di Fondazione Arena». 

Per conoscere tutti cast e le date: www.arena.it