Brutta storia l’adolescenza per un amichevole Spider-Man di quartiere: la tempesta ormonale ti indirizzerebbe solo verso una cosa, ma tu sei costretto a usare ben altri fluidi per salvare il mondo dai soliti cattivi.

È tornato Peter Parker e, come vedremo, non sarà solo una questione di ragnatele.

Chiusa un’era con l’ultimo Avengers, ora ci sarebbe da elaborare qualche lutto, ma – cosa più importante! – conquistare la bella Michelle Jones in un tour de force per l’Europa che solo gli americani o i giapponesi: una notte a Venezia, una a Praga, un’altra a Londra e… fatto, Vecchio Continente visitato!

Purtroppo non si fanno mai i conti con i produttori che ogni tot minuti ti ricordano che non siamo in una commedia di Chris Columbus, ma in una pellicola Marvel; perciò vai con le esplosioni, vai con i combattimenti, vai con il classico “ora perdo, poi però te meno” e vai con tutto ciò che serve a un film tratto da un fumetto di supereroi.

Alla fine il risultato è molto positivo, con scene d’azione coreografate in maniera ineccepibile, dialoghi divertenti e un’ammirevole capacità da parte degli sceneggiatori e del regista Jon Watts di dosare perfettamente gli ingredienti.

Il grande quesito che viene posto in Spider-Man: Far From Home, quindi, è principalmente uno: vale la pena diventare adulti e affrontare responsabilità più grandi delle proprie (super) forze raccogliendo un’eredità mai desiderata, o è meglio restare un adolescente alle prese con obiettivi apparentemente un po’ più alla propria portata? Già, bella domandona, come se far innamorare la bella compagna di classe fosse un’impresa da poco, tra l’altro…

Se c’è una cosa bella di questo Spider-Man, così come del precedente capitolo Homecoming, è che la Marvel ha saputo mantenere una freschezza e una leggerezza che ben si sposano con l’età dei protagonisti (sempre che poi non si vada a sbirciare tra le note biografiche per scoprire che il bravo e simpatico Tom Holland ha comunque 23 anni…), unendo le caratteristiche del classico fumetto de L’Uomo Ragno con l’altra versione più moderna Ultimate; finché il personaggio non invecchierà troppo ci sarà di che divertirsi, perché è inutile girarci tanto attorno: per quanto il periodo dell’adolescenza possa essere per alcuni traumatico, sarà sempre più divertente dell’età adulta. Sarà per questo che nei film Marvel sembrano tutti dei bambinoni con indosso dei costumini colorati? Lo spettatore bambinone che è dentro me dice di sì.

Importante: non alzatevi dalla poltrona e attendete le due scene dopo la fine del film, perché questa volta meritano più di altre.

Voto: 3,5/5

Spider-Man: Far From Home
Regia di Jon Watts
Con Tom Holland, Zendaya, Marisa Tomei, Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Hemky Madera, Jacob Batalon, J.B. Smoove