C’era anche l’ex Sindaco di Verona Paolo Zanotto, ieri pomeriggio, alla manifestazione che si è tenuta in Piazza Bra promossa dal Movimento Federalista Europeo di Verona. L’iniziativa nasce da un’idea di Romano Prodi che ha proposto – in occasione del 21 marzo, San Benedetto patrono d’Europa e primo giorno di primavera – di celebrare la cosiddetta Primavera d’Europa. E così ecco che intorno alle 18 di giovedì 21 marzo –di fronte all’Arena e a Palazzo Barbieri – alcune decine di “federalisti” scaligeri hanno sventolato le bandiere dell’Unione Europea per poi passeggiare lungo il Liston di Piazza Bra, nel tentativo di segnalare la necessità di compattezza fra coloro che ancora credono nel progetto (oggi messo in crisi) di creare una vera Unione Europea.

Il volantino diffuso dal MFE Verona

In una nota diffusa dall’associazione nazionale si legge, infatti: «La bandiera europea e la bandiera italiana esprimono la nostra unità, a garanzia dell’inclusione di tutti; la solidarietà, cresciuta con convinzione nonostante le difficoltà; il progresso, realizzato con l’ingegno e il lavoro per tutti; la partecipazione, contro ogni deviazione del potere; la democrazia, per il futuro e la libertà delle giovani generazioni; la pace, ottenuta con il sacrificio e l’impegno di tanti, da mantenere e sviluppare con il dialogo e il rispetto tra tutti i cittadini e i popoli europei nell’interesse e per il beneficio dell’Universo intero».

Giorgio Anselmi

«Vedete quello che sta succedendo
in questo momento in Gran Bretagna, un Paese ormai allo sfascio», ha spiegato
Giorgio Anselmi, Presidente del MFE Verona (che nella nostra città conta 266 iscritti e che ha sede nella Casa d’Europa, in Via Poloni, 9, zona Valverde). «Recentemente un politico inglese, commentando la Brexit, ha affermato che mai avrebbe immaginato che la miglior classe dirigente, educata a Oxford e a Cambridge, potesse portare il Paese a una catastrofe di questo tipo. Ma attenzione: anche in Italia stiamo attraversando una fase in cui ci si divide nettamente fra Europeisti e Sovranisti.»

«Mario Draghi ha affermato che oggi solamente l’Europa ci può concedere di essere veramente sovrani», ha proseguito, poi, Anselmi. «Quest’anno ci sono le Elezioni Europee e rispetto alle elezioni del passato la sfida non è più fra centrodestra e centrosinistra, ma tra Nazionalpopulisti e Federalisti. Non ci si può contrapporre a una convinzione forte come il Nazionalpopulismo, una religione che ha portato nei tempi moderni a milioni e milioni di morti, con un generico europeismo. Occorre un grande progetto politico, forte. Il grande statista francese Jacques Delors (Presidente della Commissione Europea fra il 1985 e il 1995, nda) diceva che l’Europa è come un ciclista: o pedala o cade. E se non pedala il rischio è di fare la fine degli Etruschi. Scomparire. Siamo d’accordo: anche per noi non si salverà più nulla dell’Europa se rimarrà la divisione degli Stati nazionali.»

I volontari di MFE Verona ieri, davanti all’Arena, con le bandiere dell’Unione Europea