“La parola ai giurati” per parlare del Libano

L’ultimo film di Mediorizzonti, “12 angry lebanese” di Zeina Daccache, sarà proiettato oggi, 7 giugno, al Cinema Nuovo San Michele. Un'occasione per parlare non solo di drammaterapia, ma anche della situazione attuale del Libano in piena crisi economica.

La rabbia dei libanesi scesi in piazza

Zeina Daccache è un’attrice e regista libanese che sarà ospite di Mediorizzonti, rassegna di cinema mediorientale, il prossimo 26 ottobre al Cinema Nuovo San Michele. L’abbiamo intervistata per capire cosa sta succedendo nel suo Paese dopo l’esplosione a Beirut.

Il Libano e il futuro della Rivoluzione d’ottobre

La Storia ha bisogno di immagini, qualcosa che in breve tempo riesca a catturare la nostra attenzione per focalizzarla sulla follia che spesso sta dietro l’agire umano: gli scoppi nel Deposito 12 al porto di Beirut del 5 agosto 2020 hanno fornito al Libano quell'immagine. E adesso?

La tragedia di Beirut condanna il Libano

Non bastava una pandemia per mettere in ginocchio il Libano. Con l'esplosione al porto di Beirut si chiude l'ultima frontiera verso il mare che poteva salvare uno Stato che oggi, in lutto nazionale, non conosce ancora la portata del disastro subito. L'intervista al veronese-libanese Ibrahim Kachab ci porta in un Paese compromesso.