Il 24 febbraio di un anno fa iniziava l'invasione russa in Ucraina. Un conflitto che si è allungato ben oltre le previsioni del suo massimo fautore, il presidente Vladimir Putin. All'orizzonte, peraltro, non si intravedono facili soluzioni.
Dopo dieci anni di guerra, migliaia di morti e feriti e oltre 13 milioni di profughi, interni ed esterni, ancora non si intravedono soluzioni concrete per risolvere la crisi che coinvolge il Paese mediorientale.
Il premier turco Erdogan prosegue imperterrito il suo percorso per rendere il suo Paese sempre meno democratico e sempre più lontano dai valori occidentali.
I respingimenti delle ultime ore con gas lacrimogeni e le violenze perpetrate dalla guardia costiera greca contro i migranti provenienti dalla Turchia ci dimostrano come l’Europa stia, purtroppo, progressivamente perdendo l’anima e l’essenza stessa per cui è nata.