Giornalista professionista, insegna Giornalismo Interculturale e Multimedialità all’Università di Verona. Dirige il magazine "Il Biondino della Spider Rossa" e l'agenzia Corte&Media con ricerche su crimine, giustizia e media. Collabora con l'associazione ProsMedia e il Centro Studi Interculturali di UniVerona. Sito web: https://corte.media
Il mondo crime viene raccontato in pellicole e in episodi televisivi. Come fruire al meglio quei racconti? Cercando sempre di coltivare un approccio critico alla giustizia e al mondo del crimine.
Il delitto di Perugia, nel 2007, rivela come stampa e tv si siano interessate più ai presunti colpevoli che alla vittima della violenza. Il risultato è un'angolazione limitata sull'omicidio e sui possibili offender.
Sull'esame del Dna, che negli Usa ha scagionato alcuni condannati, si è creato un pensiero magico. Si pensa che tutto risolva e che, soprattutto, non lo si possa né criticare né analizzare di nuovo
Nicola Baldo, imprenditore del settore petrolifero: «Le tensioni sui prezzi sono frutto di speculazione. Il nodo da risolvere è la fornitura di gas per uso domestico dalla Russia». Serve una nuova politica energetica.
La ragazzina sparì il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra (Bergamo) e fu trovata morta in un campo il 26 febbrai 2011. Massimo Bossetti è stato condannato all'ergastolo come l'assassino, ma i dubbi restano.
Il Premio Nobel a Ressa e Muratov sottolinea il valore di una narrazione dei fatti che vada oltre le versioni ufficiali e le fonti interessate. E lo faccia in politica come nel raccontare fatti criminali.
Distorsione degli eventi, dipendenza dalle fonti, costruzione del "mostro". Quando giornali e tv tradiscono il rispetto della verità sostanziale dei fatti.
L'assassino del senatore democratico, Sirhan Sirhan, vicino alla libertà. Molti i dubbi sul caso: fu davvero quell'immigrato palestinese a colpire a morte Bob? Un'inchiesta, ufficiale o meno, farà luce su cosa accadde