Prosegue l’avvicinamento alla due giorni di eventi del TEDxVerona 2023, kermesse all’insegna dell’innovazione in programma questo fine settimana al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra.

Professori universitari, ricercatori, giornalisti, sportivi ed esperti di ogni genere affronteranno dal loro punto di vista la tematica di TEDxVerona 2023, YES, una lente attraverso cui guardare la sostenibilità, l’inclusività, la cultura. Ogni speaker darà la sua visione sul tema YES da un punto di vista differente, portando la sua esperienza di vita personale e professionale.

Due giorni unici nel loro genere

Unico TEDx italiano a svolgersi su due giornate, con il sabato dedicato a laboratori, tavole rotonde, workshop, una giornata in cui lo slogan “idee che meritano di essere diffuse” prende vita attraverso momenti pratici e momenti di interazione tra relatori e ospiti. Un appuntamento dinamico che punta alla crescita personale e professionale di ognuno, che vuole fornire diversi punti di vista e aprire nuovi orizzonti. Oltre al tema principale YES, sono 5 i macro-argomenti, le 5 “shape” che conducono i partecipanti tra i laboratori, gli incontri e i talk di questo TEDxVerona: Future & Innovation, Sustainability & Mobility, Design & Creativity, Diversity & Inclusion, People & Culture.

Foto di TEDxVerona Team Press.

La domenica, invece, la ormai collaudata conferenza TEDx, che vede alternarsi sul palco per tenere il proprio talk dodici speaker di altissimo livello e varia provenienza, per offrire una panoramica di idee capaci di aprire la mente al futuro, all’innovazione e alla creatività.

Abbiamo parlato di quello che ci aspetta in Gran Guardia con Désirée Zucchi, organizzatrice e speaker curator di TEDxVerona, che ci ha fornito molti spunti di dialogo interessanti ed originali.

Zucchi, cosa si aspetta dal weekend di TEDxVerona?

«Devo dire che la cosa che mi colpisce ogni anno è la grandissima attesa da parte della città. Lo notiamo ogni volta che incontriamo i nostri partner, coloro che hanno investito in questo evento, così come quando osserviamo i dati di vendita, con i biglietti che vanno sold out sempre in pochissimo tempo.

Désirée Zucchi al TEDxVerona 2019.

Mi aspetto quindi una bella energia e una grandissima voglia di stare insieme. Tutto ciò sarà possibile non solo grazie a quello che succederà sul palcoscenico, ma anche grazie al lavoro del nostro team di trentacinque persone, che da quasi otto mesi si sta sforzando per organizzare questo evento. Possiamo dire che il TEDxVerona è diventato un punto di riferimento per la città.»

In cosa consiste il suo ruolo di organizzatrice e speaker curator e in che direzione vi siete mossi a livello di team nella progettazione di quest’edizione?

«Per quanto riguarda la selezione degli speaker, è un lavoro di squadra, mentre la preparazione, a livello di “coaching autoriale” per i relatori, la seguo solo io. Il lavoro di selezione quest’anno è stato parecchio difficile. Volevamo riuscire ad ottenere delle storie che si focalizzassero molto sulle persone.

Sono tutte storie che partono da concetti come sfida, tecnologia, osservati da un punto di vista artistico e creativo. Ci sono storie che parlano di scelta e libertà di parola, mentre altri racconti vertono sul senso dell’uguaglianza e anche sui nostri gusti, ovvero di come cambiano le nostre percezioni nei secoli.

Abbiamo voluto fare in modo di non parlare di pandemia, anche se di fatto ne portiamo ancora addosso i segni, e la prima cosa che ci è venuta in mente per l’evento in cui finalmente torneremo in presenza, sono state le persone. Ci siamo accorti che tutto quanto ci gira attorno in tema di innovazione, sia essa tecnologica o sociale, deve passare per l’interesse delle persone.

I talk che seguo io, vale a dire le conferenze della domenica, saranno quindi occasioni nelle quali, oltre a parlare di vari temi, verranno portati sul palco dei valori, ed è questo il nostro obiettivo.»

Cosa rappresenta per lei il macrotema di quest’edizione, “YES”?

«“YES” rappresenta una risposta, positiva, alle nuove sfide e a ciò che ci si prospetta davanti. Parleremo anche di comunicazione positiva, di come parlare in maniera positiva anche quando le cose non vanno bene.

 Inoltre, questo è soprattutto un tema che nella mia visione ci ricongiunge con un’accezione buona del termine “positivo”, parola che in questi anni di emergenza sanitaria è stata associata a una condizione sicuramente non bella.»

Ci parli ora del laboratorio che terrà lei all’interno della shape People & Culture, “Storytelling & Public Speaking Merge per (non) addetti ai lavori”.

«Io per TEDxVerona da sempre mi occupo come detto della selezione degli speaker e della loro formazione, in ottica public speaking ma anche in merito alla scrittura dei discorsi per le conferenze. Nel laboratorio proporremo una full immersion in cui alle persone verrà chiesto di individuare tre elementi tramite i quali raccontarsi (un oggetto, una frase, uno speaker di riferimento) e a partire da ciò darò dei loro dei suggerimenti su come migliorare.

L’aspetto da sottolineare, sia per quanto concerne il laboratorio sia per il lavoro che viene fatto con gli speaker, ma anche se vogliamo per quanto riguarda il lavoro di formazione che faccio in generale nella vita, è quello della “trasformazione”. Si tratta del passaggio dal pensiero di non essere capace di fare qualcosa allo sviluppo di determinate abilità, tramite l’utilizzo sì di tecniche specifiche, ma anche grazie ad un percorso di analisi sulla persona, che porta ad esprimersi al meglio, anche davanti ad un pubblico.

Può darsi che parlare in pubblico faccia paura, ma allenandosi e mettendo a fuoco qualche aspetto si riesce a migliorare e diventare dei buoni speaker, e a divertirsi, obiettivo da non dimenticare mai.»

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