I protagonisti di "Succede a Verona". La presentazione
Una provocatoria presentazione dei sei protagonisti del primo incontro di "Succede a Verona"

Una provocatoria presentazione dei sei protagonisti del primo incontro di "Succede a Verona"
โIl Nazionaleโ ospita martedรฌ 19 novembre alle 18.30, Al Calmiere di Piazza San Zeno (Verona) – in un incontro aperto il pubblico dal titolo “Verona 2029: la cultura per la cittร , la cultura per i quartieri” – alcuni giovani politici veronesi, che saranno intervistati da Ernesto Kieffer. Qui ne tracciamo un breve (e provocatorio) profilo.
Fabio Venturi, Generazione Verona
Due anni fa ha deciso di provare a diventare โadultoโ, affrancandosi dal leader di una vita, Flavio Tosi. La sua Generazione Verona, per ora, รจ una piccola associazione di professionisti della cittร e giovani attivisti. Ha due anni e mezzo per cercare di svilupparsi e radicarsi. L’obiettivo di Venturi, infatti, sono le elezioni comunali del 2022. Qui perรฒ โ pur nell’alveo del centrodestra โ ancora gli manca una chiara collocazione politica (pro o contro Sboarina? Dialogo con la Lega o con Tosi?). L’ex presidente di Agsm per ora preferisce navigare da spirito libero. Ma la sfida che Venturi lancia รจ innanzitutto con se stesso: ha sempre dimostrato doti di grande organizzatore e di ottimo comunicatore, meno di visione politica. Ora, a 40 anni, cerca il definitivo salto proprio nella dimensione di leader politico. Il suo feudo รจ Borgo Roma, ma va valutato il suo effettivo peso elettorale nel resto della cittร .
Tommaso Ferrari, Traguardi
Il ragazzo ci sa fare. Cultura, sensibilitร sociale, visione, idee, conoscenza della cittร . Ferrari, ingegnere, ha indiscutibile talento politico. Si rivelรฒ, appena 29enne, alle elezioni comunali del 2017, quando con la sua lista di centrosinistra Verona Civica superรฒ il 5%. Il suo difetto sostanziale perรฒ รจ l’immagine un po’ โfighettaโ, che ne limita l’incidenza nei quartieri. Ferrari, infatti, rischia di rimanere incagliato nel clichรฉ del โgiovane progressista Ztlโ, astratto, troppo liberal, molto civile ma poco sociale. In realtร lui non รจ radical chic come sembra: รจ anzi persona molto concreta e ampia nei suoi rapporti trasversali con la cittร reale. Perรฒ, nell’epoca in cui l’immagine รจ tutto, ogni tanto servirebbe spogliarsi dal clichรฉ del โmaglioncino fighettoโ. Soprattutto a Verona.
Elisa La Paglia, Partito Democratico
Da sempre in mezzo al guado. Molto votata, molto conosciuta, molto comunicativa. Ma confinata ancora nel suo piccolo mondo di preferenze personali. La Paglia รจ da sempre โdivisivaโ, anche nel suo partito. Molto a sinistra, non รจ mai riuscita (o non ha mai voluto) allargare il suo consenso, preferendo rafforzare la propria identitร e corrente. Da sempre contraria a un PD che a Verona guardi a istanze piรน moderate per cercare di vincere, involontariamente rischia di rimanere imprigionata dall’immagine di โmassimalistaโ e โfemminista militanteโ, con proposte โ soprattutto sui diritti civili e delle donne โ anche condivisibili ma ammantate di politicismo. La Paglia rappresenta per certi versi quel PD di bandiera che si conta i voti ma che a Verona rimane sempre all’opposizione.
Andrea Bacciga, Battiti
Lo accusano di essere โfascistaโ. Lui รจ soprattutto un (riuscitissimo) provocatore. Ha un talento innato: sa, come pochi, andare sui giornali. La sua funzione รจ โfare casinoโ chรฉ poi qualcosa resterร . Bacciga svela e scoperchia il vero e unico vaso di pandora ormai esistente: i โsepolcri imbiancatiโ di un certo pigro e vecchio giornalismo, quello che non cerca i fatti ma spreca inchiostro sulle โestreme tesiโ o sui presunti โscontriโ di idee. Fuffa. Bacciga scandalizza perchรฉ c’รจ chi, tra di noi, si scandalizza. Butta l’esca e l’amo allo stesso momento e i pesci, ogni volta, abboccano. Lui si diverte un mondo. Se ci fermassimo un attimo a riflettere capiremmo che tutto รจ prevedibile. Ma Bacciga ha vinto e se la ride. Ha ragione.
Alessandro Gennari, Movimento 5 Stelle
Si sono un po’ perse le tracce di lui, almeno rispetto alle premesse iniziali. Dopo unโottima campagna elettorale da candidato sindaco (pagรฒ la debolezza dei 5 Stelle nei Comuni), ci si aspettava da lui un predominio dell’opposizione corsara e antisistema. In realtร Gennari รจ un โgrillinoโ pragmatico, ma l’impressione รจ che sia anche un tantino titubante nello svelarsi pienamente. Ogni tanto ha delle uscite indovinatissime โ vedi quelle sui diritti civili e contro gli istinti reazionari di una certa destra veronese โ, ma quando ti aspetti che acceleri, lui rallenta. ร giovane, sveglio e capace e puรฒ ancora emergere, ma a oggi politicamente รจ una mezza incompiuta.
Andrea Macario Velardi, Lega
Il neoleghista (ex Forza Italia) rischia di passare alla storia della legislatura per i monopattini che, comunque la si pensi, forse le cosa maggiormente percepita di un’amministrazione a volte un po’ dormiente. Eterno โgiovaneโ, pr, comunicatore, di sicuro potrร contribuire a โsvecchiareโ l’immagine un po’ bigotta e impolverata della Lega veronese e, perchรฉ no?, anche della cittร . Molto attivo sul campo dell’entertainment, non ha velleitร di leadership politica, ma quella (perfino piรน ambiziosa) di ridisegnare la โculturaโ a Verona. Non vorremmo perรฒ che un eccessivo tasso di โgiovanilismoโ creasse una sorta di appiattimento nichilista in cittร . Verona, tra le sue pieghe, รจ piรน complessa e profonda.