Lungo il fiume, limite e naturale via di collegamento, si sta per inaugurare la terza edizione del Festival della lettura. Da domani, 30 maggio alle 17, a domenica 1 giugno il programma include una serie di iniziative e incontri che metteranno insieme libri, autori e lettori di ogni età negli spazi di Villa Dal Bene, a Volargne di Dolcè, luogo che racchiude in sé i mutamenti storici tra il XV e il XVI secolo lungo quella via Tridentina e la Val d’Adige, che univa Verona con il Tirolo. 

E infatti il tema di quest’anno è “Oltre il confine”, perché, come ha dichiarato la direttrice artistica Nicoletta Capozza, “oggi i confini geografici tornano ad essere fronti di conflitto o di sopruso, perciò la lettura di un libro, o l’incontro con un autore, ci aiutano ad andare oltre il confine personale e sociale. Riscoprire piccole o grandi storie di resistenza può contribuire a salvarci dallo smarrimento, aprire orizzonti, vincere la tentazione alla chiusura e spalancare finestre e porte sul mondo”.

Un festival organizzato dai lettori

Un ennesimo – pur meritorio – festival sui libri? A dire il vero, qui la prospettiva è capovolta, perché li progetto non plana dal mondo editoriale, bensì nasce dall’associazionismo no profit del territorio: infatti a scegliere i 30 ospiti sono i lettori, riuniti nei gruppi di lettura, o rappresentati dalla biblioteche della Valpolicella (Fumane, Sant’Ambrogio, Marano, Volargne, Gargagnago), insieme agli studenti dell’Istituto superiore Calabrese Levi e altre realtà sociali e culturali quali la Pro loco di Volargne, la cooperativa Hermete, la Libera università popolare della Valpolicella, l’Utl di Negrar, il Club delle Accanite lettrici e Accaniti lettori. 

Venerdì 30 maggio, dopo l’inaugurazione alle 17 con la mostra “Guardate – Volti e voci oltre noi”, realizzata da Fondazione San Zeno con il fotografo Tiziano Zatachetto, il primo ospite sarà l’antropologo Marco Aime e il suo ultimo libro Confini, Realtà e invenzioni (Edizioni Gruppo Abele, 2023) in dialogo con Nicoletta Capozza. L’incontro, previsto alle 18.30, sarà arricchito dall’Orchestra Mosaika, mentre alle 21 si metterà in scena “Il ponte sugli oceani”, di Modus produzioni.

Viaggi interiori e geografici per esplorare i limiti e le crepe

Sabato 31 maggio saranno in dialogo con il pubblico diversi autori e autrici: alle 11.30, nelle Scuderie di Villa dal Bene, il video reporter e fotografo freelance Marco Carlone parlerà del suo Binario est, edito da Bottega Errante, 2022, insieme al giornalista del Touring club Tino Mantarro. Il volume racconta il viaggio Chisinau-Mosca lungo la rete ferroviaria che si estende dalle coste della Dalmazia ai Carpazi ucraini, dalle rotte remote dei Balcani all’Europa centrale.

Nel pomeriggio, alle 14.30, Esther Bondì parlerà del suo libro di esordio, Piatti rotti (Giulio Perrone editore, 2024) con il gruppo di Lettura Polibooks. Un testo che mette al centro la crisi delle relazioni familiari e la sfida di essere adulti, capaci di separarsi dai ricordi, e che, come scrive Ilaria Padovan sulla rivista Limina “spinge chi legge a confrontarsi con le proprie di crepe, con i propri piatti rotti dell’esistenza nonché con le ferite del nostro tempo”.

Spazio anche al pregevole Premio Corsaro Nero per la Letteratura d’avventura, sempre sabato 31 maggio alle 15.30 nella Loggia di Villa del Bene, che ospita Susy Zappa (Racconti al Faro, Memorie e leggende dell’isola di Batz, Edizioni Il Frangente 2025) e Marcello Simoni (L’angelo di pietra, Einaudi 2025) in conversazione con Massimo Latalardo, dell’Università del tempo libero di  Negrar.

Uno scorcio delle Scuderie di Villa del Bene, dove si terranno diversi incontri con l’autore.

Il dubbio di diventare adulti

Sarà poi con 25, romanzo di Bernardo Zannoni edito da Sellerio (2023), che alle 17 si toccherà un tema generazionale. Si potrebbe forse definire neet la vita di un giovane adulto protagonista del libro, quel Gero che non sa definirsi trai suoi sogni e le sue inettitudini, in una fase in cui si è chiamati a prendere in mano la propria vita.

A conversare con l’autore, già vincitore del premio Campiello 2022 con l’esordio (I miei stupidi intenti, Sellerio 2021) gli studenti e le studentesse dell’istituto superiore Calabrese Levi, che sono anche protagonisti di un progetto con il writer Juro sul tema della migrazione. Partenze e accoglienza finiscono sui muri disegnati da giovani graffitari e se ne parlerà successivamente all’incontro letterario, alle 19.15 nel brodo della villa.

Grande attesa per l’incontro con Paolo Malaguti, in libreria con Fumana (Einaudi, 2024), che alle 18.15 risponderà alle domande del gruppo di lettura della biblioteca di Fumane nelle Scuderie della villa. La protagonista, da piccola orfana cresciuta nelle campagne venete di fine Ottocento, tra controllo ed emarginazione sociale, Fumana si rifugia nella nebbia e si addentra nella vita, instaurando un potente legame con la natura.

Diego De Silva e il suo Trio Malinconico

Il trio Malinconico: al centro, lo scrittore Diego De Silva, a sinistra il contrabbassista Aldo Vigorito e a destra Stefano Giuliano, al sassofono.

Alle 20.30 sarà quindi ospite Diego De Silva (I titoli di coda di una vita insieme, Einaudi, 2024) in conversazione con Roberta Cattano, presidente del Club Accanite Lettrici e Accaniti Lettori.

A seguire sul palco si unirà alle 21 il Trio Malinconico, un progetto in cui De Silva unisce la sua narrazione ironica e coinvolgente alle sonorità del sassofono di Stefano Giuliano e del contrabbasso di Aldo Vigorito.

I brani in lettura, tratti dai romanzi dell’autore napoletano, avranno al centro la creatura letteraria dell’avvocato Vincenzo Malinconico e le suggestioni musicali dei classici del jazz.

Dialoghi tra città ideale e umanità planetaria

Domenica 1 giugno alle 12 Daniela Piana, ordinaria di Scienza della Politica all’Università di Bologna, associate fellow all’Institut des Hautes Etudes sur la Justice, esperta formatrice della Scuola superiore della magistratura e componente dell’Osservatorio per la valutazione delle politiche giudiziarie, presenterà il saggio La città ideale (Divergenze, 2023) con Elisa Huidan, collaboratrice della rivista Limina.

Si proseguirà nel pomeriggio alle 14.30 con la presidente della Fondazione Ernesto Balducci, Grazia Bellini, per presentare il libro edito da Gabrielli nel 2024 L’uomo planetario di Balducci, in dialogo con Cecilia Gabrielli. Il libro è il primo volume della nuova Collana “Per una cultura di Pace” e ruota intorno alla domanda sul ruolo delle diverse fedi religiose nel nostro tempo, che Balducci definisce di “congiuntura apocalittica”.

Una nave che affonda e le storie dei nostri confini

Seguirà L’ultima crociera (Piemme dizioni, 2024) di Chiara Clini, alle 15.45, in dialogo con la scrittrice veronese Susanna Bissoli. L’opera della sceneggiatrice e attrice teatrale ricostruisce la vicenda dell’Arandora Star, che un prozio dell’autrice visse di persona. La nave passeggeri, un tempo nota per i suoi viaggi di lusso, divenne protagonista della deportazione di oltre 1500 persone di nazionalità italiana, tedesca e austriaca, colpevoli solo di trovarsi sul suolo inglese quando il Terzo Reich dichiarò guerra alla Gran Bretagna.

Diretta a un campo di detenzione in Canada, fu silurata da un sommergibile tedesco il 2 luglio 1940 perché considerata nave nemica; il 16 agosto un corpo fu ritrovato sulle spiagge delle Ebridi e da allora i cittadini dell’isola di Colonsay ricordano la tragedia. Tra le vittime, molte erano persone migranti che nel Regno Unito avevano costruito la propria vita, tanto da ritenerla patria di elezione; ma bastò la nazionalità a determinare l’arresto di cittadini originari dei Paesi dell’Asse.

Alle 17 la giornalista de L’Arena Camilla Madinelli converserà con il giornalista Mauro Suttora, già corrispondente dagli Usa e columnist per Newsweek e The New York Observer e ora firma dell’Huffington Post. Il suo Confini (neri Pozza, 2021), racconta la storia difficile delle nostre frontiere alpine, limite terrestre che si pensava abbattuto da Schengen ma che ora diventano sempre più centrali in un’epoca di nazionalismi e migrazioni.

Un hotel a Gerusalemme, scenario di un conflitto senza tregua

Chiude la selezione di libri di questa terza edizione l’inviato del Corriere della Sera Francesco Battistini, autore di Jerusalem Suite ((neri Pozza, 2024). Il dialogo, facilitato dal giornalista de L’Arena Bonifacio Pignatti, attraverserà la storia dell’American Colony di Gerusalemme, albergo storico sulla prima linea del conflitto arabo-israeliano, sul limite fra l’est e l’ovest della città.

Lawrence d’Arabia, Wistn Churchill, Mark Twain, persino un piccolo Rudolf Hess, ma anche i giornalisti da tutto il mondo a bivaccare nella hall per scrivere delle guerre dei Sei Giorni e del Kippur, poi Tony Blair, hanno preso parte all’intreccio più complesso e conflittuale del Medio Oriente. Un luogo che è metafora di una storia sempre contemporanea, in cui si scrivono pagine non ancora conclusive sul conflitto.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Il programma include ulteriori iniziative come i laboratori di disegno e illustrazione con Marco Rossignoli per realizzare taccuini di viaggio, la passeggiata letteraria “Storia e storie” lungo i confini tra Rivoli e l’Adige, ma anche un reading alla scoperta dell’Uzbekistan. 

Tante le attività per i bambini, da consultare sul programma, e un servizio cucina in riva al fiume a cura degli Alpini e della Pro loco di Volargne.

©RIPRODUZIONE RISERVATA