Soave, uno dei borghi più belli d’Italia, diventa capitale dell’arte visiva tra Novecento e contemporaneità attraverso il progetto “Soave Impressioni d’Arte” promosso dall’Associazione SoaveCultura insieme al Comune di Soave. Tra le antiche mura della Chiesa di Santa Maria dei Padri Domenicani dal 5 luglio al 30 novembre 2025 si terranno due mostre, a ingresso gratuito, curate dalla storica dell’arte Roberta Tosi.

Si parte il 5 luglio, e fino al 21 settembre, con «Un altro ‘900. Casorati, Semeghini, Trentini e l’arte a Verona»: 31 opere di 18 artisti, tra cui Casorati, Dall’Oca Bianca, Semeghini, Beraldini, Pigato, Vitturi. La mostra è impreziosita da opere di grande valore come le Uova sul Tappeto di Felice Casorati, che non viene esposto dal 2018, e Lavandaie di Ercole Calvi, recentemente restaurato e ritornato alla sua originaria bellezza.

Le opere in esposizione provengono dalla Collezione della Fondazione Cariverona e dalla collezione privata Veneri – Dalli Cani.

Il secondo appuntamento è dal 27 settembre al 30 novembre con Omar Galliani, un’artista di fama internazionale, che presenterà una installazione site-specific, “…Apri gli occhi”. L’opera, unica, sarà realizzata in armonia con gli affreschi della Chiesa di Santa Maria dei Padri Domenicani traendo ispirazione dalla figura di Santa Lucia. La mostra si propone come riflessione sul tempo e sulla capacità di guardare la realtà con «occhi diversi», unendo passato, presente e futuro. Accanto all’opera principale, saranno esposte altri capolavori che portano il segno inconfondibile del Maestro Galliani.

Ci sarà anche Sabrina Ferrari. I visitatori percorrendo le vie e le piazze di Soave incontreranno anche le opere della scultrice veronese Sabrina Ferrari con il suo “Urban Jungle”. Un percorso ideato dall’artista che vede le sue «creature» in acciaio Corten e bronzo. La Ferrari propone uno scenario di animali vivificati da una scultura estremamente contemporanea che ben interagiscono con il passato del borgo che le ospita evocando quella libertà e quell’universalità a cui il regno animale solitamente appartiene.

«La cultura nella sua complessità, e in particolar modo la cultura della bellezza, è un fattore cruciale per la crescita personale e collettiva perché può educare, arricchire le nostre vite e dare un senso a molti aspetti della nostra quotidianità», racconta Luigino Mericiani, presidente dell’Associazione SoaveCultura. «Le mostre che si terranno a Soave rappresentano un’esperienza unica che non dovrebbe essere persa. L’associazione», ha ricordato il presidente, «ha la consapevolezza e la speranza che l’arte e la cultura possano in qualche modo sviluppare la critica, la creatività e la sensibilità».

«Di sicuro una sfida affascinante e ambiziosa per una realtà come Soave», afferma Roberta Tosi, curatrice delle mostre. «Non facile né priva di ostacoli. Ma l’arte da sempre ha in sé questa capacità di far proprio l’impossibile e l’imponderabile. Sono convinta», continua, «che l’arte sia questo imprevisto, questo segno di speranza, capace di smuovere i tanti che ancora hanno desiderio, anche se non lo sanno, di sentire accesa la propria vita. Portarla in un borgo storico come quello di Soave credo che sia un segnale davvero importante soprattutto quando alla “chiamata” rispondono artisti come Omar Galliani o Fondazioni come Cariverona a indicare che per avere proposte di livello non è indispensabile ricercarle solo nelle grandi città». Per informazioni: Tel. 0456939887 – E-mail: info@visitsoavestveronese.it.

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