Nell’ultima settimana, dopo un periodo caratterizzato da temperature fresche e più miti, le temperature sono tornate a salire in modo significativo grazie a una nuova intensa ondata di calore. Questo aumento è dovuto alla sinergia tra l’Anticiclone delle Azzorre nei bassi strati atmosferici e una cupola calda nordafricana situata in quota, accompagnata da fenomeni di subsidenza che provocano caldo al suolo e stabilità atmosferica. Questa struttura in quota, che determina il caldo persistente, è destinata a rimanere attiva nei prossimi giorni, come mostrato nella figura 1 con lo scenario medio a 500 hPa.

L’intensità di questa ondata di calore è particolarmente anomala e fuori dal comune per il mese di giugno: facendo un bilancio mensile per la città di Verona, le previsioni indicano che le prossime quattro temperature massime simulate dal modello avranno una media di circa 32 °C, molto superiore ai 26 °C della norma storica di giugno; per fare un confronto, nel famigerato anno 2003 si registrò una media simile di 31,7 °C.

Fig.1 Scenario medio previsto fino al 2 luglio della 500 hPa

Nella figura 2 è riportato l’andamento previsto delle temperature massime e minime per i prossimi giorni, con i valori normali dell’ultima decade del mese rappresentati dalle linee tratteggiate. È atteso un ulteriore aumento delle temperature, con un aspetto particolarmente preoccupante rappresentato dall’innalzamento dello zero termico oltre i 5000 metri di quota, superando così l’altezza del Monte Bianco che è di 4806 metri, portando a una precoce fusione della neve e dei ghiacciai anche a quote molto elevate e con possibili effetti negativi sull’ambiente montano.

Ricordiamo che lo zero termico rappresenta quell’altitudine specifica alla quale, salendo lungo la verticale atmosferica, il termometro registra esattamente zero gradi Celsius; di conseguenza, a quote inferiori a questa soglia le temperature risultano positive, mentre superando tale quota le temperature diventano negative.

Nella figura 3 è illustrata la mappa dello zero termico per la città di Verona: le diverse linee presenti indicano le varie altitudini corrispondenti a temperature standard differenti. Si osserva chiaramente che la linea corrispondente allo zero gradi (evidenziata in grassetto) nel periodo tra sabato e domenica si sposterà oltre i 5000 metri di altitudine, quindi risulterà fuori scala rispetto alla mappa.

Fig.2 Meteogramma per Verona con  i valori (linee tratteggiate) massimi e minimi della norma climatologica per l‘ultima decade di giugno

Il tempo a Verona nei prossimi sette giorni

Tempo generalmente soleggiato e caldo, con indici fisiologici di temperatura e umidità particolarmente elevati, come l’indice di Thom che si prevede tra 24 e 26, valore che indica un parziale disagio bioclimatico per la popolazione locale. Tra questa sera, giovedì, e la giornata di domani sono attesi annuvolamenti pomeridiani accompagnati da qualche temporale, soprattutto nelle zone di montagna, con possibile estensione alla pedemontana e forse anche alla città, il tutto accompagnato da un temporaneo e graduale rinfrescamento delle temperature.

Per martedì e mercoledì è prevista un’instabilità atmosferica più marcata, con isolati temporali e rovesci che interesseranno soprattutto le aree montane. Si ricorda che, data l’elevata disponibilità energetica presente nell’atmosfera, i temporali potrebbero risultare localmente forti, con la possibilità di grandine e raffiche di vento significative. Le temperature massime, come mostrato nel grafico sopra, si manterranno comprese tra 32 e 36 gradi, mentre le minime oscilleranno tra 22 e 24 gradi. A metà settimana è previsto un leggero calo termico, con un moderato abbassamento delle temperature che porterà un po’ di sollievo rispetto ai giorni precedenti.

  Fig.3 Andamento  per Verona delle temperature standard dal suolo fino in quota, la linea in grassetto è quella della quota dello zero termico che nel fine settimana si innalzerá fin oltre i 5000 m di altezza

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