A Verona apre lo sportello per il diritto alla Salute
Nasce anche nella nostra città lo sportello per garantire ai cittadini il rispetto dei tempi per ricevere visite ed esami nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Nasce anche nella nostra città lo sportello per garantire ai cittadini il rispetto dei tempi per ricevere visite ed esami nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Gli italiani sono una popolazione che sembra rassegnata alle lunghe attese per una visita medica da eseguire tramite l’SSN, il Servizio Sanitario Nazionale.
Quasi tutti abbiamo avuto l’esperienza di provare a prenotare una visita medica e ricevere come risposta che la prima disponibilità è fissata dopo mesi, se non addirittura anni. Questo accade nonostante in Italia esista una legge che stabilisce che le visite mediche devono essere effettuate entro i tempi previsti, i quali variano in base alla categoria di priorità indicata dal medico nell’impegnativa. Un diritto, quello alla salute, garantito anche dall’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute di tutte le cittadine e i cittadini.
Affinché i cittadini e le cittadine di Verona possano continuare a usufruire di questo diritto fondamentale, grazie al Coordinamento Veronese per il Diritto alla Salute, è stato istituito lo “Sportello Salute Verona”. Lo sportello sarà operativo a partire da lunedì 12 maggio e sarà a disposizione di tutte le persone a cui viene negata una visita medica entro i tempi stabiliti dalla legge.
Lo sportello sarà attivo in due sedi: il lunedì dalle 10:00 alle 12:00 presso il Laboratorio Autogestito Paratod@s in Viale Venezia 51, e il mercoledì dalle 15:00 alle 18:00 presso la sede di Rifondazione Comunista in Via Benedetti 18, zona Borgo Roma.
Il medico di base assegna alla visita medica da effettuare una categoria specifica nell’apposito campo dell’impegnativa, che successivamente viene consegnata al paziente.
Con l’impegnativa, il paziente contatta il CUP per fissare l’appuntamento richiesto dal medico, comunicando la lettera che indica la priorità e l’urgenza. I tempi entro cui deve essere effettuata la visita o l’esame dipendono dalla lettera riportata sull’impegnativa, come indicato nel prospetto seguente:
Nel caso in cui l’ente rispetti queste tempistiche, il paziente potrà recarsi presso l’ospedale per eseguire quanto indicato nell’impegnativa.
Nel caso in cui la data indicata superi i tempi previsti nella tabella, ovvero quelli stabiliti dalla legge, l’utente potrà rivolgersi allo Sportello Salute Verona. Sarà necessario portare l’impegnativa, i dettagli della prenotazione oltre i tempi, la tessera sanitaria e un documento d’identità.
Il coordinamento provvederà ad avviare il ricorso amministrativo individuale nei confronti di ULSS 9 Scaligera e Regione Veneto, al fine di garantire il diritto a ricevere la prestazione sanitaria nei tempi e nei modi prescritti dal medico, presso la struttura sanitaria più vicina.
Gli sportelli per la salute sono stati istituiti nel 2022 e, nel Veronese, sono già attivi a Sommacampagna e San Bonifacio. Questi progetti si ispirano a iniziative simili già presenti in Lombardia, una regione dove, per scelte politiche, la sanità privata ha da tempo acquisito un ruolo predominante rispetto a quella pubblica. Anche il Veneto sembra seguire una direzione analoga.
Da questa necessità emerge l’importanza di organizzare coordinamenti per l’istituzione di sportelli, al fine di garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi sanitari. Un diritto che sta progressivamente diminuendo, come sottolineato dal coordinamento veronese per il diritto alla salute:
“I tempi di attesa per visite ed esami sono ormai inaccettabili! Da anni, le politiche governative improntate al liberismo e all’austerità stanno indebolendo il Sistema Sanitario pubblico a vantaggio di quello privato, rendendo sempre più difficile l’accesso alle cure.”
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