Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Cariverona ha recentemente deliberato lo stanziamento di 1,3 milioni di euro per aiutare  la creazione di 22 Comunità Energetiche Rinnovabili CER  nelle 5 provincie in cui opera. Attraverso un bando ad hoc ha scelto 8 progetti a Vicenza, 7 a Belluno, 3 ad Ancona e ben 4 in provincia di Verona. Il progetto “Energie di comunità”  interessa la città di Verona.

Il bando mette a disposizione dei vincitori, oltre alle risorse economiche per la fase di start up, squadre di esperti e tecnici in grado di fornire assistenza alle nascenti CER in ogni fase del progetto, accompagnandoli in un vero e proprio percorso di sviluppo delle competenze.

Il Bando Cariverona

L’impegno della Fondazione per favorire la formazione di comunità energetiche in un quadro di cambiamento radicale del sistema energetico è reso esplicito nel comunicato stampa emesso nell’occasione:

«Sulla transizione ecologica, l’Italia è ancora indietro.  Il Paese dovrebbe correre otto volte più veloce di quanto stia facendo a partire dalla progressiva riduzione dell’uso dei combustibili fossili per abbracciare le energie rinnovabili»

Il presidente di Cariverona Alessandro Mazzucco, nel presentare i risultati del bando, ha sottolineato che «la crisi climatica ci costringe ad accelerare i processi autorizzativi utili a sviluppare sistemi alternativi di produzione e di consumo di energia.

Dietro questa sfida si nasconde una preziosa opportunità: quella di costruire un nuovo futuro, sostenibile e a misura d’uomo, per le nostre comunità»precisando «La nascita delle Cer dà forma a questa nostra visione: è un passo piccolo, ma concreto e molto importante, nella giusta direzione.»

Comunità energetiche rinnovabili: la rivoluzione inizia da qui

Secondo le direttive europee del programma Green Deal sarà il sistema elettrico rinnovabile a fornire la chiave tecnologica alla transizione affidando all’auto consumo energetico distribuito un ruolo fondamentale.

L’autoconsumo individuale si sta già sviluppando spontaneamente. Ormai vediamo molti cittadini, abitanti in villette, installare pannelli solari per autoprodurre l’energia loro necessaria come modo per sottrarsi dal sempre più costoso e imprevedibile mercato dell’energia.

In Italia le forme di autoconsumo collettivo,comunitario sono invece ancora poco diffuse, nonostante siano considerate uno strumento fondamentale della strategia climatica nazionale, mentre in Germania se ne contano circa 4700.

Tra le forme aggregate di autoconsumo rivestono particolare rilevanza le cosiddette Comunità Energetiche Rinnovabili CER , quelle che rispondono ai criteri descritti nell’articolo 31 del DL n°199/2021. Si tratta di un soggetto giuridico no profit che unisce soci collegati alla stessa cabina elettrica primaria, con la piena disponibilità dei loro impianti, dove l’energia  autoprodotta è utilizzata prioritariamente per l’autoconsumo istantaneo collettivo. Sarà la forma di comunità destinata a riceve gli incentivi statali.

Cariverona  ha premiato progetti che rispondono a quest’ultime caratteristiche. In provincia di Verona sono  localizzati nel Comune di Povegliano Veronese, nel Comune di Tregnago, nella parrocchia di San Leonardo di Vestenanova e nel Comune di Verona.

“Energie di comunità”: il progetto cittadino

Verona, dove solo il 3% circa dell’energia totale consumata viene prodotta in loco in modo rinnovabile e l’autoconsumo è praticamente assente, questo progetto avvia una radicale, profonda e positiva trasformazione del proprio sistema energetico.

Il Comune di Verona è il capofila del progetto  con l’obiettivo di realizzare, in una realtà complessa come una grande città, la prima comunità energica rinnovabile ‘Community driven’, ovvero con un approccio partecipativo dei cittadini, ricavandone un modello di CER replicabile.

Insieme all’assessorato alla Transizione ecologica si sono impegnati come partner di progetto l’Associazione Diocesana Opere Assistenziali Verona ADOA, l’Università degli studi di Verona, Legambiente Verona e un costituendo comitato promotore CER Verona con un gruppo di cittadini già attivi nel quartiere Santa Croce.

«Partiamo concretamente» ha annunciato l’Assessore Tommaso Ferrari  nella conferenza stampa convocata insieme ai partner in Sala Arazzi di Palazzo Barbieri il 6 novembre. 

Conferenza stampa 6 novembre 2023. Matteo Nicolini Univr, Tomas Chiaramonte ADOA, Tommaso Ferrari Assessore Transizione ecologica del Comune di Verona, Enrico Ballestriero referente CER Verona, Andrea Gentili Legambiente.

«Abbiamo un grande obiettivo: definire un modello attraverso cui arrivare ad una comunità energetica rinnovabile che metta i cittadini e le cittadine al centro. Prevediamo quindi un processo partecipativo, che coinvolga i quartieri interessati, un modello ‘donato’ alla città, per cui associazioni, cittadini, istituzioni possano attingervi per replicarlo in modo spontaneo in altre parti. Siamo molto contenti del risultato».

L’Assessore, inoltre, precisa: «La scelta sulla localizzazione di questo progetto pilota, nell’area di Borgo Venezia/Borgo Santa Croce in Circoscrizione 6^, è data sia dagli investimenti in quella zona a livello di impianti fotovoltaici del Comune di Verona sia per la presenza dell’Università con il polo di Scienze Motorie». La zona dove il costituendo comitato promotore CER Verona è più attivo e presente.

I partner di progetto

«Una sfida che, nel solco della Laudato sì, di papa Francesco è stata colta» ha spiegato Tomas Chiaramonte dell’Associazione Diocesana Opere Assistenziali Diocesi di Verona «per avviare un processo di cambiamento culturale fondamentale e necessario. Ringrazio a nome della Diocesi il Comune di Verona per questa opportunità che ci ha offerto, che mette le istituzioni nella condizione di essere concretamente protagoniste in un progetto che è innanzitutto un processo di sensibilizzazione della cittadinanza su questi temi, che ci devono vedere tutti impegnati.»

Per Matteo Nicolini dell’Università degli studi di Verona  «L’università deve sposare interventi concreti che siano connessi alla sostenibilità e alla lotta alla povertà energetica, trasformare la cultura, conoscenze e competenze, in un progetto dalle potenzialità importanti, che contribuisce a costruire la Comunità Energetica e con essa cittadinanza consapevole.» 

«Finalmente la Comunità Energetiche Rinnovabili prendono piede anche a Verona» ha dichiarato Andrea Gentili di Legambiente Verona «un primo passo fondamentale verso una transizione ecologica, che punta a modelli partecipativi diversi, che coinvolgano in modo democratico e dal basso la cittadinanza. Legambiente è lieta di mettere a disposizione la sua esperienza maturata nelle formazione di diverse CER in Italia.»

«Grazie al Comune di Verona» ha spiegato Enrico Ballestriero referente CER Verona «che ha creduto al nostro progetto di quartiere a Santa Croce e che oggi ne diviene, insieme ad altri partner, sostenitore» e aggiunge «con le CER il cittadino consumatore diventa protagonista, responsabile della produzione della propria energia rinnovabile, costruisce un modo efficace per contrastare la povertà energetica e combattere i cambiamenti climatici.»

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