In questi giorni in Europa stiamo assistendo ad una eccezionale performance del parco eolico europeo. Condizioni meteorologiche particolari, per la verità non così frequenti, hanno permesso di utilizzare gli impianti al massimo della loro capacità e così soddisfare con il vento oltre il 30 per cento del consumo energetico continentale. Come si può vedere da Fig. 1 il giorno 14 gennaio si è raggiunto il 31.3%.

Fig. 1 Wind Europe. Produzione europea di energia eolica del 14 gennaio 2023

La media europea considera i risultati dei singoli Stati le cui performance sono determinate dalla dimensione del loro parco eolico e dalla ventosità presente nel territorio.

Dalla figura 2 apprendiamo che la Danimarca ha prodotto più del suo fabbisogno (evidentemente ha esportato energia), la Germania ha soddisfatto il 77%, l’Inghilterra il 56%. L’Italia ha prodotto 62 Gwh (gigawattora), ma la sua percentuale sul consumo totale è ancora molto bassa.

Fig. 2 Wind Europe. Classifica stati europei per incidenza eolica su consumo totale di energia elettrica e per quantità Gwh prodotta

Interessante è la situazione della Germania dove da alcuni giorni la produzione eolica è prevalente (vedi figura 3), l’uso del carbone è notevolmente ridotto, nucleare e gas quasi trascurabili.

Fig.3 Electricity maps. Produzione elettrica in Germania alle ore 6.00 del 13 gennaio 2023

Il costo della produzione eolica è bassissimo e la situazione ha avuto un impatto positivo sui prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica tedesca.

Dalla figura 4, prodotta da AleaSoft , si vede come in Germania il prezzo orario sia variato nel corso delle ultime quattro settimane. La linea marcata, descrivendo il trend prezzi negli ultimi sette giorni, e quella a tratteggio di tre settimane fa evidenziano la sensibile riduzione rispetto alle due settimane intermedie. In particolare si può notare la presenza di periodi a prezzo prossimo allo zero.

Fig. 4 AleaSoft. Energy forcasting. Trend prezzi energia all’ingrosso in Germania durante le ultime 4 settimane

In una situazione di crisi energetica come quella che stiamo vivendo, generata dalla dinamica dei combustibili fossili, ci si può solo rammaricare della scarsità di impianti eolici installati che impediscono di sfruttare vantaggiosamente anche situazioni di ventosità meno eccezionali.

Pensando poi alla situazione italiana dispiace avvertire la lentezza con cui istituzioni e cittadini procedono nella transizione energetica del paese.

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