Manca davvero poco per la conclusione della regular season della SuperLega 2021/2022. Due giornate complete più alcuni recuperi, strascichi poco graditi dell’ondata Omicron di inizio anno solare.
Per tutte le squadre queste gare sono le ultime occasioni buone per migliorare il proprio posizionamento, ognuna con i propri obiettivi da raggiungere. Le uniche eccezioni riguardano testa e coda della classifica. Dall’alto dei propri 61 punti, Sir Safey Conad Perugia è sicura del primo posto e può rifiatare in vista della corsa Scudetto, mentre Consar RCM Ravenna è certa dell’ultimo posto ed è già retrocessa da alcune giornate. Gioca per onor di firma.

Per Verona obiettivo salvezza quanto prima

Verona Volley in dieci giorni scenderà in campo per ben tre volte. Il 10 marzo contro Gas Sales Bluenergy Piacenza, poi nel recupero contro Cucina Lube Civitanova, infine ospiterà Vero Volley Monza per l’atto conclusivo. Sono tre gare contro avversarie che stanno davanti in classifica, che per svariati motivi rappresentano sfide ostiche, ma alla portata.

Gli emiliani si stanno giocando il sesto posto finale con Allianz Milano, è di certo un obiettivo, ma che produce minori motivazioni rispetto a quello della salvezza nel mirino dei gialloblù. Civitanova, perso il duello con Leo Shoes PerkinElmer Modena del 5 marzo, rimane in corsa per il secondo posto con Itas Trentino. Sulla carta è la gara più complessa, ma giocare in casa per Verona ha sempre prodotto un quid in più. L’ultima sfida con Monza è, tra le tre, quella più abbordabile perché i lombardi, a quel punto, saranno certi del quinto posto e prepareranno la post season.

La sfida salvezza, un intreccio di possibilità

Sono ancora cinque le squadre che stanno cercando di evitare il penultimo posto, che provocherebbe la retrocessione. Detto di Verona, forte di 24 punti, ci sono anche Top Volley Cisterna a 24, Gioiella Prisma Taranto a 23, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia a 22 e Kioene Padova a 21, autrice di un girone di ritorno lontano parente delle ottime performance registrate in autunno. Solo Verona deve ancora giocare tre gare, le altre ne hanno solo due per portare punti a casa. Rimane solo uno scontro diretto da disputare, Padova contro Vibo Valentia che promette di essere decisivo.

Gli scenari per Verona

Impossibile delineare tutti i possibili incastri di risultati e definire un ventaglio di probabilità di salvezza. Quello che è certo è che a Verona basta una vittoria, anche al tie break, per mettersi al riparo dai guai. La quota salvezza massima è infatti a 26 punti. Padova, infatti, vincendole entrambe può arrivare a 27, ma in quel caso Vibo Valentia non potrebbe andare oltre i 25 perché c’è da considerare lo scontro diretto. In sostanza a 26 punti si è salvi di sicuro.

Se però volessimo delineare lo scenario peggiore, dobbiamo valutare cosa accadrebbe se Verona Volley rimanesse ancorata agli attuali 24 punti. Cisterna è virtualmente fuori contesa perché può salire a 27, in virtù della sfida contro Ravenna. La giudichiamo già salva. Taranto invece deve ancora fare punti per tirarsi fuori dalla palude. Va a Milano, poi a Modena, che a quel punto sarà già sicura del quarto posto, a meno di improbabili suicidi sportivi di Trento. Dovrebbe superare quota 24 a cui abbiamo lasciato virtualmente Verona.
Rimangono Vibo Valentia e Padova. Solo una delle due può vincere lo scontro diretto, ma solo la prima, così facendo, supererebbe quota 24. A Padova vincere basterebbe per issarsi a 24, alla pari di Verona, con numero di vittorie uguale e a quel punto bisognerebbe davvero fare i conti del quoziente set. Insomma, anche nello scenario peggiore, a Verona manca davvero poco per brindare.

Uno sguardo concreto ai playoff

Inutile però, in questi casi, fare troppi calcoli. Anzi, spesso risulta essere un’arma a doppio taglio. Bisogna entrare in campo per fare più punti possibile e arrivare presto al target. In sostanza, come detto, serve vincerne una con qualsiasi punteggio. Meglio se fosse la prima gara in programma, perché poi, più si rinvia la festa, più le cose si possono complicare.

Visto il grande equilibrio che regna nella parte bassa della classifica, è sacrosanto guardare alla salvezza come obiettivo primario. Sarebbe però fuori luogo non sognare in grande. L’ottavo posto, utile a guadagnarsi la partecipazione ai playoff, è alla portata del sestetto di Radostin Stoitchev. Come detto, al contrario delle altre squadre in lizza, Verona ha una gara in più da giocare e pertanto, pur non essendo ancora salva con certezza matematica, è seria candidata a conquistare la post season. Un risultato che avrebbe quasi del miracoloso se guardiamo alla classifica di alcuni mesi fa.

Una crescita tangibile

Verona Volley meriterebbe un posto ai playoff, per la crescita manifestata fin qui, per lo sviluppo di atleti che stanno sempre più dimostrando di poter essere protagonisti in SuperLega. Di Rok Mozic si è parlato fin troppo, ne valeva la pena perchè ha le stimmate del campione, ma non si possono trascurare i progressi di un Lorenzo Cortesia, centrale che ad inizio anno aveva destato qualche perplessità, ma che poi è salito di rendimento come pochi altri. Per Giulio Magalini poi la stagione ha riservato diversi momenti in campo nei quali il giovane martello veronese ha denotato qualità e capacità di adattamento ad un livello importante.

Accedere alla post season sarebbe la dimostrazione del lavoro svolto, ma soprattutto un’ulteriore occasione di crescita per un gruppo giovane e guidato, in alternanza con Luca Spirito, dalla superba regia di un Vieira de Oliveira Raphael, il cui unico difetto risiede all’anagrafe. Un lusso averlo in organico per Verona, poesia pallavolistica che quest’anno è stato possibile ammirare all’Agsm Forum. La sua presenza non basterà di certo a mettere paura a Perugia in un eventuale quarto di finale, ma possiamo dire che gli appassionati se lo sono goduto appieno e lo faranno anche in queste sue ultime apparizioni stagionali.

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