Tornano live a Verona i Marlene Kuntz. Sabato 19 novembre la band sale sul palco del The Factory di San Martino Buon Albergo con il nuovo album Karma Clima e chiude un mini tour di otto tappe iniziato il 2 ottobre a Palermo.

A sei anni dall’ultimo lavoro (Lunga Attesa, 2016), tornano con un concept album dedicato al tema ambientale. Nove tracce che affrontano su più fronti e senza giri di parole l’incombenza dell’emergenza energetica e climatica. Un lavoro che nasce da un progetto, tra arte e sostenibilità, che ha portato la band da ottobre 2021 in tutta Italia, alla ricerca di realtà che sono un modello in materia di eco sostenibilità. A guidarli, il dovere etico di “creare un senso di responsabilità verso il mondo che abitiamo”.

Un manifesto musicale e politico, nell’accezione più nobile del termine, che nasce da un’urgenza, una sveglia puntata al massimo volume per scuotere chi lo ascolta.

Cristiano Godano: «Svegliamoci, il tempo è davvero poco»

karma clima

«Abbiamo cercato di trovare una narrazione che aiuti la gente a rendersi conto che il problema c’è ed è reale e urgente, molto urgente» dice Cristiano Godano frontman della band. «Una narrazione che possa, nella maniera meno presuntuosa possibile, essere a supporto e a sostegno della scienza. Credo che la scienza sia molto felice di avere il sostegno di narratori in grado di trovare un linguaggio forse più comprensibile per tutti».

«Credo che sia necessario avere la capacità di dire alla gente “svegliatevi, svegliamoci perché il tempo è veramente poco“. Non è un problema che non ci riguarda, non è un problema che riguarda i nostri figli e i nostri nipoti e a cui non ci pensiamo neanche tanto, è problema che riguarda tutti noi».

I Marlene Kuntz, nel loro piccolo, vogliono creare spunti di riflessione. «È quello che stiamo facendo col nostro disco – continua Godano -. Questo è un album che non guarda al suo ombelico, non è fatto di vanità o di pura vacuità, ma di poetica sostanza o di sostanziale poesia, prova a suggerire una riflessione. Ogni persona che riusciremo a convertire, a far passare dalla indifferenza all’essere una persona che a sua volta dice che c’è un problema e che è ora di darsi una mossa, sarà il nostro passionale gol. Più di tanto noi non possiamo fare».

Il mondo brucia, e noi?

Nel pezzo “Bastasse”, in un mondo che brucia, si legge un invito, quasi una preghiera, a godersi un ultimo giorno in “un’oasi di felicità” prima dell’inevitabile arrivo del “tempo dell’oscurità”. C’è da chiedersi se ci sia ancora l’occasione per un’ultima chance. «C’è una parte consistente del mondo delle giovani generazioni che è molto attrezzato per gestire, almeno da un punto di vista teorico, la questione – riprende Godano -. Alludo alla tribù di Greta Thunberg e ai ragazzi di Fridays for future».

I Marlene raccontano di averli incontrati in un paio di occasioni, tra cui durante una delle residenze che hanno dato vita all’album, quella a Borgata Paraloup, luogo dove per la prima volta i nuclei partigiani di Cuneo si trovarono per organizzare la resistenza. «In questi incontri – continua il frontman – ho sempre avuto la sensazione di trovarmi di fronte a ragazzi molto consapevoli, vogliono prendere in mano il futuro perché non si fidano più di noi e della nostra ignavia. Ho massima fiducia nella loro determinazione lucida e consapevole».

In fuga dai social

Ambiente ma anche social network, in La Fuga, pezzo che apre il disco, si sente una critica aspra e inequivocabile. Come rimarca Godano «il brano parla esattamente e male dei social. La prima cosa che mi viene in mente quando accedo è che siamo imbrigliati, siamo al loro servizio. Ci sono delle volte che il resoconto della giornata mi dice che ho passato cinque ore sui social e mi vergogno di me stesso. Siamo al servizio del loro business: nel momento in cui stiamo lì dentro, produciamo dati che vengono comprati e gestiti da questi grandi multimilionari».

I Marlene Kuntz nella foto di Gabriella Vaghini.

Un pianoforte per rompere gli schemi

Karma Clima è un disco intenso, diretto e pragmatico nei testi. Il sound è articolato ed è innegabile una rottura con la produzione storica della band. «Volevamo rompere gli schemi di trent’anni di scrittura musicale» sottolinea Davide Arneodo, al pianoforte, sintetizzatori e cori. «Generalmente partivamo con le chitarre, per questo album siamo partiti da pianoforte e tastiere e questo ha comportato un cambio musicale notevole».

L’appuntamento con Karma Clima e Marlene Kuntz live a Verona è per questo sabato, 19 novembre, al The Factory di San Martino Buon Albergo.

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