Da non crederci. Dopo un campionato trascorso per buona parte ben al di sopra della linea di galleggiamento, dopo che si sono infilate varie serie di risultati positivi (sia alla fine del girone d’andata sia verso la fine del girone di ritorno), la Virtus Verona si ritrova all’improvviso nell’angoscia di dover conquistare almeno un punto nell’ultima giornata per evitare di essere invischiata nei play-out. Il problema è che lo dovrà fare nella tana del lupo, in quello Stadio Euganeo, sede delle partite casalinghe del Padova, che non risulta esattamente un terreno dove è facile “passare”. Soprattutto in questa fase della stagione. Stiamo parlando, infatti, di una squadra che ha dominato il torneo e che si giocherà la promozione diretta all’ultimo turno in una sfida a distanza con il Südtirol.

La “frittata” del Gavagnin

Gigi Fresco

Andiamo con ordine. Sabato pomeriggio, allo Stadio Gavagnin, l’atmosfera era quella da “ultimo giorno di scuola”. La matematica, classifica alla mano, diceva che sarebbe bastato anche solo un punto ai rossoblù di Gigi Fresco per giocare il campionato di Serie C anche nella prossima stagione. Con una vittoria, invece, si sarebbe potuto addirittura alimentare il sogno di partecipare per il secondo anno consecutivo ai play-off promozione.

Insomma, una partita, quella contro la Pro Sesto relegata nei bassifondi della classifica, da vivere per il popolo rossoblù come una festa o quasi. Il finale, però, è stato diverso dalle attese. Già, perché una prestazione a dir poco sottotono di tutta la compagine di Borgo Venezia e il gol del lombardo Adamoli a dieci minuti dalla fine del match (favorito, peraltro, dall’ingenua espulsione di Faedo di pochi istanti prima) hanno “fatto la frittata”, come si suol dire. La Virtus è andata in bambola e non ha saputo, anche per l’inferiorità numerica, raggiungere il necessario pareggio.

La Pro Sesto con questa vittoria ha così evitato la possibilità di retrocedere direttamente come ultima (lasciando la spinosa questione alle altre tre squadre che risiedono nei bassifondi della classifica: Legnago, Giana Erminio e Seregno) e si è già mentalmente proiettata verso gli imminenti play-out. La Virtus, al contrario, è rimasta a quota 42 punti, a +3 dalla quint’ultima piazza, ora occupata da Trento e Mantova appaiate a 39.

Le sfide dell’ultima giornata

Nel match-clou della penultima giornata, nel frattempo, Südtirol e Padova impattavano sullo 0-0 lasciando anche in questo caso all’ultima giornata decretare quale fra le due compagini potrà andare direttamente in Serie B da prima e quale, giunta seconda, dovrà passare per l’incognita play-off. Le due squadre distano al momento due punti (rispettivamente 87 e 85) e quindi tenteranno entrambe di vincere nell’ultimo match. In caso di arrivo a pari merito (qualora il Südtirol pareggiasse e il Padova vincesse) andrebbero a influire fattori come gli scontri diretti (che però sono in perfetta parità: 0-0 all’andata e 0-0 al ritorno), la differenza reti (Südtirol in vantaggio) e via dicendo. Vedremo. La squadra altoatesina se la dovrà vedere in trasferta contro una Triestina – che a sua volta si giocherà con Lecco e Pro Vercelli la quinta posizione (al momento sono tutte e tre appaiate a quota 55) – mentre i biancoscudati affrontano come detto Mimmo Danti e soci, costretti a strappare con le unghie e con i denti la permanenza in categoria. Trento (che giocherà in trasferta contro l’Albinoleffe) e Mantova (che se la vedrà, sempre fuori casa, contro la Pro Vercelli) non hanno impegni facili, ma le motivazioni, si sa, in questi casi aiutano a superare ogni ostacolo.

Una situazione “ingarbugliata”

Potrebbe capitare, dunque, che se la Virtus perdesse contro il Padova ed entrambe le avversarie per la salvezza vincessero, Gigi Fresco sia poi costretto ad affidarsi alla classifica avulsa per non finire invischiato negli odiati play-out contro le altre pericolanti. E la situazione anche in questo caso è più ingarbugliata che mai.

La Virtus è in vantaggio con il Mantova (1-0 e 2-2) e in svantaggio con il Trento (0-1 e 1-1), mentre il Mantova è in vantaggio con il Trento (2-2 e 1-0). A questo punto interverrebbero altri fattori come la differenza reti, il numero di reti segnate e via dicendo, ambito in cui in questo momento è complicato addentrarsi. Trento e Mantova sono comunque obbligate a vincere e a farlo con un largo punteggio. Mica semplice, anche se non impossibile.

Il Gavagnin visto dalla tribuna stampa

Comunque la si rigiri si tratta di un’eventualità, i play-out, non probabile e che considerato anche il percorso della squadra nel corso di tutto il campionato avrebbe oggettivamente dell’incredibile e che sarebbe bene evitare con tutti i mezzi. Gigi Fresco lo sa bene. E sta preparando i suoi ragazzi a una vera e propria battaglia. Perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è decisamente meglio. Appuntamento a sabato pomeriggio all’Euganeo, alle 14.30.

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