Il mese di agosto, si sa, è tempo di lavori pubblici e riassetto del manto stradale, per la possibilità di sfruttare non solo il bel tempo e le alte temperature (perché l’asfalto si incolli bene ci vogliono almeno 25 gradi) ma pure la riduzione del traffico per le ferie agostane. Tuttavia, quest’anno a Verona la comunicazione viabilistica si fa più complessa del solito, specie sull’asse est-ovest della città e viene penalizzata particolarmente la comunicazione con i quartieri dell’est veronese. Incidono, infatti, due cantieri contemporanei che quasi fanno rimpiangere l’ennesima grande opera finita ancora prima di cominciare, ovvero il Traforo delle Torricelle, creatura tosiana bocciata definitivamente nel novembre del 2017.

Perché, se da una parte è stata scongiurata un’opera certamente impattante sull’ambiente – specie nella sua versione “breve” – la fragilità dei collegamenti tra l’est della città e il centro permane in un modo che va ben oltre la piccola seccatura delle estive chiusure serali del tratto legate agli spettacoli del Teatro Romano.

Il cantiere sul lungadige

Come segnala l’Ufficio Stampa del Comune, “il cantiere di Acque Veronesi su lungadige San Giorgio per sostituire la condotta fognaria deteriorata si allunga di qualche settimana, ma è un intervento che non può essere assolutamente rimandato e che si concluderà il 13 settembre.” E speriamo che, davvero, non si superi quella data andando a sovrapporsi all’inizio dell’anno scolastico perché, già oggi, il traffico è molto pesante. Se, infatti, fino a qualche giorno fa da s. Giorgio a ponte Pietra un cantiere restringeva a metà la carreggiata, così da rallentare la circolazione alternata da un semaforo, ora invece per chi desidera avventurarsi da via G. d’Annunzio o via G. Mameli verso Veronetta ha come unico sbocco possibile via Ippolito Nievo. Tutte le vie di accesso a riva s. Alessio, come Breccia s. Giorgio o Madonna del Terraglio, sono a senso unico (via Moschini è chiusa ma per interventi della Provincia agli istituti scolastici) e si è così forzatamente dirottati su via Marsala e via Castel s. Felice, ovvero sulle Torricelle. Tra l’altro, nel giorno in cui ho svolto questa ricognizione (24 agosto), in via G. Caroto erano presenti lavori di potatura e taglio piante e sono così stato dirottato in via Biondella – via Biancolini. Un’odissea.

Dall’altro versante, tutto il traffico proveniente da Rigaste Redentore (che raccoglie il flusso sia di via Interrato dell’Acqua Morta sia di via Giardino Giusti) è deviato su via s. Stefano e, quindi, via Madonna del Terraglio: l’incrocio I. Nievo e Madonna del Terraglio, quindi, è ora un nodo che, se cominciassero le scuole e il cantiere non fosse chiuso per tempo, diventerebbe molto problematico visto che già ora, in certe ore del giorno, è al limite.

il semaforo provvisorio di via A. Volta

Per chi viene dalla parte est della città, però, c’è poi il cantiere in via Alessandro Volta, dove sono ora in opera lavori di ripavimetazione del manto stradale, ovvero consolidamento del sottofondo, asfaltatura e posa dei sampietrini, al momento per il lato sinistro della carreggiata (venendo da via Carlo Cipolla). Il traffico procede su una viabilità al 50% regolato con un semaforo provvisorio.

Contemporaneamente, da inizio agosto ci sono lavori sul Ponte Nuovo che ne limitavano la fruibilità (anche se, per via della ZTL, questo ponte era già meno appetibile per chi avesse voluto entrare in città). Fino al 26 agosto era a senso unico; ora sono stati ripristinati gli usuali sensi di marcia e l’unico tratto al momento non percorribile se non per i residenti è Lungadige Rubele tra Ponte Nuovo e Ponte Navi. Fino a ieri, in ogni caso, l’effetto di straniamento, per chi viene per esempio da via Trota, era notevole a causa di una viabilità molto modificata.

Sempre fino al 26 i lavori di Acque Veronesi in via Sole; fino a settembre in via Monte Carmelo e in via Vicoletto Circolo per conto di Megareti SPA; in Riva s. Lorenzo fino a ottobre sempre per Acque Veronesi. Questi sono solo alcuni dei cantieri attivi sulle strade della città che costringeranno i veronesi – che si ostinano a non voler (o poter) andare in ferie – a dover aguzzare l’ingegno.

Vanno poi segnalati i lavori a Porta Borsari, iniziati a luglio che, tuttavia, non incidono in modo significativo sulla viabilità (ma sui parcheggi di via Armando Diaz sì) e che consistono in saggi ispettivi per la posa di un nuovo collettore fognario.

Fuori dal centro, intanto, prosegue il completamento della ciclabile dal Saval a s. Zeno (via M. Faliero, via Emo, via A. Da Mosto, viale C. Colombo, via Tomaso da Vico), con cantieri che anche qui non incidono sul traffico così come quello di viale C. Colombo; rimane poi la sistemazione dell’area verde di via Emo di fronte al Despar. Oggi, 27 agosto, infine, lavori di asfaltatura riguardano l’ultimo tratto di via s. Marco direzione s. Massimo.

Nella placida melanconia di un agosto che lentamente si spegne, l’orologio corre verso la riapertura delle scuole. E, lento ma inesorabile, il rischio che gli studenti dei quartieri est della città passino nel traffico le loro giornate scolastiche cercando di raggiungere le scuole del centro – magari seguendo le lezioni col tablet – se questi cantieri non si ridimensioneranno, c’è.

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