Benscelto è nato a Verona, ed è già operativo. Si tratta di un portale, forse meglio un motore di ricerca dove si incontrano realtà legate a cibo, cultura e artigianato che, lavorando in ambito locale, curano le relazioni di vicinato e prestano molta attenzione all’ambiente.

Silvia Caucchioli

Parliamo di Benscelto con Silvia Caucchioli, avvocata ed esponente di Adiconsum, realtà della Cisl veronese, che si occupa prevalentemente di tutela
dei consumatori.

Cosa è possibile trovare all’interno di Benscelto?

«All’interno di Benscelto ci sono aziende agricole, mercati, gruppi di acquisto solidale, negozi di vicinato, botteghe artigiane, botteghe che fanno riparazioni di
biciclette oppure sartorie, poi ci sono anche ristoranti ed eventi che puntano alla valorizzazione del territorio».

Parlando del portale hai accennato a radicamento sul territorio e vicinato. A me viene facile pensare a Coldiretti e al loro “km zero”. Che differenza c’è? Qual è il raggio di azione, sul territorio, di Benscelto?

«C’è una norma della Regione Veneto in cui si dice che un prodotto locale è tale se viene prodotto in un raggio di settanta chilometri. Certo è più facile per le aziende agricole far prodotto locale, però nei negozi di alimentari o nei ristoranti non possiamo inserire solo chi ha il cento per cento di prodotto locale, perché la cosa risulterebbe impossibile. Anche per le botteghe e i ristoranti ci rifacciamo ad una norma della regione Veneto che definisce locale un ristorante o una bottega che utilizza almeno il trenta per cento di prodotti del territorio».

Come si fa ad iscriversi, ad essere presenti su questo motore di ricerca?

«Le attività produttive si possono liberamente inserire nella mappatura ma anche i cittadini possono inserire botteghe, ristoranti, produttori e realtà di loro fiducia. Ovviamente per ogni settore c’è un regolamento ed un controllo di Adiconsum che valuta se la realtà proposta risponde ai requisiti indicati nel regolamento e risulta idonea a far parte di Benscelto».

Prodotto locale e biologico sono accostamenti automatici oppure in Benscelto non esiste necessariamente il dato biologico?

«Il biologico non è centrale rispetto alla proposta. Ci sono però alcuni requisiti fondamentali da rispettare, quali il localismo, e altri requisiti opzionali, divisi per categorie. Noi li abbiamo divisi in sostenibilità, ecologia e territorio. Ogni realtà,
per far parte di Benscelto, deve rispettare almeno due requisiti per ognuna delle categorie succitate. In ogni caso sono da preferire quelle aziende, ristoranti, artigiani che hanno un forte e radicato rapporto con il territorio.

Quando una persona effettua una ricerca tramite Benscelto, si troverà di fronte la mappa. Da qui alla scelta della realtà cercata, il passo è facile e pure breve. Con un clic è possibile accedere a tale realtà ed ottenere contatti, collocazione geografica e persino consultare i requisiti che le permettono di far parte di questo motore di ricerca».

Chi sono i protagonisti di questo progetto e da quando siete operativi?

«Il progetto è finanziato in parte dalla Camera di Commercio. Tutto il resto è fortemente voluto da Adiconsum che crede molto in Benscelto. Di fatto il progetto è partito l’anno scorso e tutto questo tempo à stato utilizzato per la realizzazione del portale. All’inizio abbiamo caricato le realtà che conoscevamo noi. Il 2021, invece è dedicato alla promozione. Questa avverrà prevalentemente online, senza però trascurare i consueti strumenti della comunicazione».

Per chiunque fosse interessato oppure anche solo incuriosito può visitare il sito: www.benscelto.it

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