In Lega tira vento, a Verona è tutto un gioco di correnti. E la battaglia interna ha, giocoforza, ricadute sugli equilibri politici del centrodestra veronese (diviso tra Sboarina e Tosi) in vista delle elezioni amministrative 2021.

Il gruppo di Fontana, gelido nei confronti del sindaco Sboarina, era stato messo sotto attacco nelle settimane scorse, ma è passato alla controffensiva. Dapprima ha blindato il commissario provinciale (e assessore) Zavarise, che sembrava sulla graticola, poi ha nominato il nuovo segretario cittadino: al posto del mite Tosato, ecco arrivare un caterpillar come il giovane Comencini, fedelissimo fontaniano e mai tenero con l’attuale sindaco.

E il sibillino comunicato stampa dettato da Zavarise in persona, in cui si collega espressamente l’investitura di Comencini al voto dell’anno prossimo, è il segno inequivocabile che la Lega, per ora, ha deciso di non accucciarsi ai desiderata di Sboarina, che nel frattempo ha stretto un patto di ferro con Verona Domani proprio per isolare il Carroccio. Anzi Comencini, per indole e carattere, è uomo di sfondamento e non certo di mediazione.

Insomma tra la Lega e Sboarina è scontro aperto. La Lega prova a ruggire, il Sindaco la respinge. E tra la base leghista non manca chi vorrebbe abbandonare l’inquilino di Palazzo Barbieri al suo destino…