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UN MOMENTO! MEGLIO RIPARTIRE CON LA VERSIONE PER TUTTI…
Premessa: di un film come Tenet si potrebbe scrivere tutto ed il contrario di tutto perché, tanto, capireste tutto e il contrario di tutto.

Ad ogni modo cercherò di evitare qualsiasi tipo di spolier (a parte l’ultimissimo punto, occhio!), il che mi facilita anche la vita, dato che raccontare l’ultimo lavoro di Christopher Nolan potrebbe rivelarsi alquanto arduo.

Se, all’uscita dalla sala, vi dovesse scappare un “Oh, non ci ho capito una cippa!”, non è un problema, credetemi: è esattamente ciò che vuole il regista. No, non dico che la sua intenzione sia quella di farvi passare per stupidi, ma di rimuginare a lungo sul senso del suo film sì; lo ha già fatto con Inception (2010) e ancor più con Interstellar (2014) e ‘sta cosa gli riesce pure benino.

Magari è un consiglio che non vi servirà, ma quando vi ritrovate ad avere a che fare con tematiche “leggere” quali il tempo e lo spazio, fate appello alla vostra memoria cinematografica e ricordatevi di quei due gioielli di apparente semplicità che sono Ritorno al futuro (1985) e Terminator (1984), vere e proprie guide in stile “Paradossi for dummies” che sono riusciti ad avvicinare il grande pubblico a materie ostiche persino per scienziati e filosofi.

Tra l’altro, a pochi minuti dall’inizio della pellicola, un personaggio secondario dice chiaramente al protagonista «Non cercare di capire», quindi prendete la frase in parola come la giusta chiave di lettura e abbandonatevi alla visione.

Woody Allen una volta disse «Non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa» e la stessa cosa potrei ripeterla ogni volta che provo a muovere una qualche parvenza di critica a certi autori che, per alcuni fanatici da fan club duro e puro, dovrebbero essere incriticabili e intoccabili; mi dispiace, ma se persino a dei geni come Orson Welles, Alfred Hitchcock o Stanley Kubrick è possibile contestare qualcosa (poca roba, eh), figuriamoci a un onestissimo mestierante (ecco, già mi fischiano le orecchie) come il solitamente venerato Nolan. Aspettate a incendiarmi la casa; a me il poco prolifico regista inglese piace fin dall’inizio della sua carriera e trovo che la trilogia su Batman sia di notevole fattura, ma anche gli altri suoi lavori hanno sempre guadagnato un’abbondante sufficienza ai miei occhi, però… però questa cosa di definirlo Autore con la A maiuscola per la sua fissa del “tempo” reiterata di film in film l’ho trovata da subito un po’ esagerata e ho come la vaga sensazione che lui ci marci un po’ su.

Detto ciò, Tenet rimane un buon film di spionaggio intriso di supercazzole sull’entropia e di paradossi della coppadelnonno, confezionato in modo eccellente da un punto di vista registico, con le scene d’azione che – alla lunga – nei 150 minuti di visione si mangiano i pistolotti di cui sopra, il tutto ritmato dall’assordante partitura di Ludwig Göransson che forse ricorda un po’ troppo quella che realizzò Hans Zimmer per Inception; inaspettato e gradito il contributo di Kenneth Branagh al suo personaggio sempre sull’orlo della deflagrazione, mentre il protagonista John David Washington (figlio di un certo Denzel e apprezzato più in BlacKKKlansman di Spike Lee, 2018) pecca di poca empatia al limite del “vabbè, se schiatta amen”, forse per colpa della sceneggiatura dello stesso regista che aveva timore di svelare troppo allo spettatore, tanto da affiancargli anche una tabula rasa come il futuro nuovo Batman (toh, guarda caso!) Robert Pattinson. Che, però, ha dei bei capelli.

Il giudizio finale resta comunque positivo, ma è probabile che ciò sia dovuto anche ai seguenti due motivi:
1) era da troppo tempo che non entravo in una sala cinematografica e, con mio grande stupore, ho scoperto che una volta seduto ci si poteva gustare la visione di quello che è stato annunciato da tempo come l’apripista della nuova stagione, anche senza la mascherina. Sì, il distanziamento c’era e pure abbondante, ma per una proiezione pomeridiana in agosto non era così difficile prevederlo;
2) SPOILER: alla fine sono rientrato nel cinema camminando all’indietro e ho capito tutto.

Voto: 3,5/5

Tenet

Regia di Christopher Nolan
Con John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Kenneth Branagh