È un periodo duro per le star di Hollywood e non tanto per le restrizioni dovute al Covid-19; in fondo un po’ mi dispiace per loro, ma ho recentemente scoperto – alla mia non più tenera età – di poter interpretare qualsiasi ruolo della Storia del Cinema. Film d’azione, commedie, drammoni, thriller, horror, persino le pellicole con i supereroi possono finalmente beneficiare del mio faccione buono per tutte le stagioni cinematografiche. Ah già, che stupido, quasi dimenticavo: pure il mondo della musica sta tremando, perché le mie innate doti di cantante e ballerino sono finalmente davanti agli occhi e alle orecchie di tutti.

Va bene, lo confesso pubblicamente qui su “Heraldo”, come se mi trovassi in un gruppo di supporto: «Ciao, mi chiamo Corrado e sono entrato nel tunnel di Reface App». Fino a dieci giorni fa questa app-alla-lunga-divertente-solo-per-chi-la-usa si chiamava Doublicat, ma evidentemente il nome era troppo fuorviante e insinuava il sospetto che potesse trattare di clonazione di felini, come se in giro non ci fossero già abbastanza gatti e gattari («Ciao, mi chiamo Corrado e sono pure un gattaro» l’ho già detto?).

Insomma, di cosa tratta questa app, dalla cui dipendenza è difficile uscirne, con somma gioia di moglie e amici che continuano a ricevere su Whatsapp le mie ultime performance non richieste?

L’autore di questo articolo, Corrado Benanzioli,
su Reface App

Vi ricordate di quel filmato pazzesco, che girava su YouTube e sui vari social lo scorso anno, con il cabarettista americano a noi sconosciuto di nome Jim Meskimen che “imitava” attori famosi come neanche Jim Carrey a inizio carriera? Solo che Carrey all’epoca trasformava il suo ben noto volto di gomma senza bisogno di alcun trucco, mentre Meskimen ha intenzionalmente sfruttato una tecnologia (fino a quel momento riservata ai sofisticati reparti responsabili degli effetti speciali cinematografici) chiamata Deepfake per la sua performance, lasciando tutti a bocca aperta.

“Ma come, è davvero possibile trasformarsi così facilmente in qualcun altro?”, ci chiedevamo tutti. Evidentemente sì, se ora con uno smartphone, un’app e un autoscatto (l’ho anticipato che sono del secolo scorso) riusciamo a ottenere dei risultati tra il dignitoso ed il sorprendente.

Tutto ciò, però, deve avere un prezzo e non è tanto quello del programmino, perché per nostra fortuna lo si può sfruttare gratuitamente per un bel po’ di filmati prima di una pausa forzata di quattro ore (se non si vuole attendere è necessario pagare e, in questo caso, è possibile anche eliminare il logo sovrimpresso sul video), quanto dei soliti dubbi morali che attanagliano noi comuni mortali con un briciolo di coscienza: “Quando lasceranno modificare anche i film porno con questa app, mi farò tentare dal sostituire la faccia di Rocco Siffredi con la mia?”, ma anche “Cosa succederebbe se qualcuno mettesse il mio volto al posto di quella di un politico che non amo, facendomi fare la figura di uno che pensa solamente ad ingozzarsi di cibo?”. Per dire. 

Naturalmente le domande che ci dobbiamo porre sono ben altre e il pericolo che una tale tecnologia possa venire utilizzata per creare truffe e fake news sempre più complesse (che già c’è chi abbocca a quelle platealmente ridicole…) è considerevole, tanto che colossi come Facebook, Amazon, Microsoft, Cornell Tech e numerose università nel mondo stanno facendo ingenti investimenti per la Deepfake Detection Challenge; lo scopo è quello di individuare video contraffatti che potrebbero manipolare l’opinione pubblica, con potenziali, terribili ricadute sulla nostra società.

Questo è un discorso piuttosto serio che va decisamente al di là di quello delle resurrezioni digitali degli attori (tipo il Peter Cushing in Rogue One, nel 2016) e, se pensate che stia parlando di fantascienza è perché, forse, non avete ancora visto il video realizzato dal regista Jordan Peele che letteralmente sostituisce l’ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama facendogli dire ciò che vuole, oppure perché non avete ancora scaricato questa Reface App per provare di persona che il futuro è già qui, anche se al momento sembriamo tanto delle scimmiette davanti al monolite di 2001: Odissea nello spazio.

Allora? Cosa state aspettando? Non sarete ancora lì a giocare con il ringiovanimento, l’invecchiamento ed il cambio di sesso di Face App, vero? Dai, su, che anche i vostri amici non attendono altro che vedervi nei muscolosi panni di Aquaman…

Video di Jim Meskimen:

Video di Jordan Peele: